Il cerchio è la figura più antica e naturale come il cibo che la ciotola contiene. (11)

Carissime/i, sono Mariano Loiacono e ho pensato di avviare l’iniziativa PdM, ovvero Pillole di Mariano. Un modo simpatico, per me, di sentirmi vicino a voi.

 

Il CEU è politeismo.

Le cellule sono state una soluzione evolutiva importante.

I vortici sono fusionalità lineare con l’apparenza di un CEU… un vortice è una fusionalità lineare che si avvita su se stesso.

Il Nirvana è tutto autoreferenziale. Quando abbiamo immaginato Dio, lo abbiamo immaginato così.
Per aiutare una persona non devo eliminare i miei bisogni.

Le prime dimensioni si rivelano? Quando si incarnano nel fenomeno vivo.

Chi vuole vivere, deve travagliare.

Come possiamo curare il ramo se non curo il tronco e le radici?

La terza dimensione non la puoi eliminare, quella è, la puoi mettere offline.

Le cose più importanti dell’esistenza sono il codice bio-organico (vita-morte) e il codice ontologico.

La tecnologia è fusionalità lineare.

Noi siamo fusionalità CEU: abbiamo in noi infinite possibilità di girare. La macchina invece non può produrre qualcosa di inedito. È ALFA, programmata. La cosa viva, invece, ha il triangolo del cambiamento che è alla base di tutto.

Le macchine sofisticate sono molto utili ma, nel momento in cui la realtà virtuale mi dà un biorganico e un ontologico, sono un biorganico ed ontologico falsi. Noi stiamo creando qualcosa. Generazioni, nate dalla tecnologia, ma non più in collegamento col viaggio dell’esistenza.

Eliminare la cibernetica non è giusto ma, metterla come surrogato della realtà, questo è il peccato originale. Non a caso il simbolo della Apple è una mela morsicata, proprio a ricordo del peccato originale.

C’è una fusionalità cibernetica? Si, ma è lineare. Non ha la ricchezza del CEU.

Il biorganico e l’ontologico non si possono acquisire, per cui, in un certo senso, l’era della cibernetica, per me, è finita.

Ci troviamo in una qualità scadente e, man mano che la usiamo, ci accorgiamo che non ci ha risolto l’esistenza. Anzi, proprio il virtuale è diventato la fuga dall’esistenza. Se la cibernetica fosse stata la soluzione, la vita avrebbe utilizzato la cibernetica, non il CEU.

Se io voglio fare BETA – PI GRECO, mi impicco. Perché voglio evitare il BETA-GAMMA che scomoda. Chi si inserisce in tutto questo? Il Faraone Finanziario. La cibernetica si è alleata col Faraone Finanziario, facendo sostituire completamente l’uomo dalle macchine. Ha buttato fuori gli umanoidi, perché la gente si ribella, si stanca, ha diritto alle ferie, le macchine, no. Ma sostituendo l’uomo con le macchina, bisognerà aprire di continuo nuovi mercati.

Siamo in un momento di tramonto come fenomeno vivo della cibernetica, perché sta aumentando il disagio. Il contraltare della cibernetica è proprio il disagio.

Il mondo di oggi è in transizione. Della cibernetica dobbiamo prendere quello che ci può arricchire, ma dobbiamo sviluppare non tecnologie, bensì dinamiche.

La cibernetica permette di creare sballosi di riferimento, accelera la fusionalità lineare. Basta pensare alle fotografie: una volta il processo per ottenere una foto era lungo. Adesso, immediatamente, abbiamo l’immagine. Siamo inondati da cose che non apprezziamo più.

I cosiddetti psicotici sono espressioni del modello univoco.

Se non fai un percorso, tutte le informazioni sono carta straccia.

L’albero della conoscenza deve stare insieme all’albero della vita. Qui stanno facendo di tutto per sostituire in modo artificiale i frutti dell’albero della conoscenza. Non funzionerà. Può durare per un po’, ma non funzionerà. Bisogna avere la saggezza di saper aspettare.

Partiamo da quello che c’è, ma non lo consideriamo qualcosa di canonico.

Per essere cocreatore, ti devi avvalere del triangolo del cambiamento. Un computer potrà mai avere il triangolo del cambiamento? No, mai. Ecco, già, un limite. Uno che vuole cocreare, deve ECCELLERE nel triangolo del cambiamento. Ma per non usarlo, usa mille scuse.

Una relazione tra due che non cresce, abortisce.

Uno come me, che sono esageratamente triangolo del cambiamento, non può essere contenuto in un angolo alfa.

È l’epistemologico che ci fa uscire all’esterno e ci fa perdere. L’ipostemologico non ti fa perdere la tua strada.

La prima dimensione è già addentellata con tanti altri aspetti

Con i bambini, è fondamentale essere continuattivi, se uno li vuole liberare.

Pillole dal TgQua settembre 2022

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