LA FONDAZIONE

Chi siamo, il punto di vista alla base della nostra operatività e la nostra storia.

Chi Siamo

La Fondazione, sotto forma di ente del terzo settore denominata “Fondazione Nuova Specie – ETS”.

La Fondazione è apolitica e aconfessionale, non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nell’ambito dell’assistenza sociale e socio-sanitaria (della formazione e della formazione professionale), nei confronti delle nuove tipologie di disagio diffuso asintomatico e sintomatico, tra cui: conflittualità nell’ambito della coppia, della famiglia, dei gruppi e delle istituzioni, dipendenza da sostanze psicoattive quali droghe, psicofarmaci e alcool, attacchi di panico, disturbi dell’alimentazione, disturbi fobici, ossessività, depressioni, patologie autoimmunitarie, disabilità semplici e complesse, dismaturità, disturbi della personalità, disturbi dell’umore e sindromi psicotiche.

Si prefigge inoltre di:
• perseguire finalità di beneficenza e di solidarietà verso le persone che versano in condizione di emarginazione e, in tal senso, sostenere progetti di solidarietà anche di altre organizzazioni senza scopo di lucro, in Italia ed in altri Paesi, con finalità simili alle proprie;
• organizzare iniziative e programmi di educazione e formazione alla salute globale, e per la promozione e la difesa dei diritti di cittadinanza, anche con l’impiego di personale di volontario e servizio civile;
• organizzare manifestazioni e spettacoli per diffondere tra i giovani la cultura della tutela e valorizzazione globale della vita;
• organizzare iniziative e programmi di educazione allo sviluppo per la promozione e la difesa dei diritti delle donne, minori e giovani, immigrati provenienti da altre etno-culture;
• promuovere e realizzare attività formativa atta a perseguire le finalità della Fondazione anche in collaborazione con Enti ed Istituti, Pubblici e Privati, Istituti Universitari, Scuole di Specializzazione.

La Fondazione ha ricevuto l’importante riconoscimento di “Persona Giuridica” di rilevanza nazionale, da parte del Ministero dell’Interno.

Il Punto di Vista Globale

La Fondazione Nuova Specie ETS opera per la diffusione e applicazione di un nuovo punto di vista sull’esistenza. Questo punto di vista prende il nome di Epistemologia Globale, la quale è stata concepita come teoria-prassi da Mariano Loiacono – esistenziologo globale, fondatore ed attuale presidente della Fondazione.

L’epistemologia globale è il risultato di un profondo processo di ricerca portato avanti da Mariano Loiacono, a partire dal 1966, anno in cui lui vive la crisi dei tre punti di vista dominanti: quello religioso, quello filosofico e quello scientifico. Non riuscendo a trovare le risposte necessarie a sciogliere il suo disagio, attraverso questi tre modi di vedere l’esistenza, si mette alla ricerca di un punto di vista più ampio. Dopo due anni, nel 1968, approda all’epistemologia globale. La applica dapprima a sé e al suo disagio per poi trasmetterla alla vita di tanti. Questo lo fa, dapprima e per 40 anni, nel Centro di Medicina Sociale dell’azienda ospedaliero-universitaria di Foggia e poi attraverso la Fondazione, nella quale nel frattempo sono confluite tante persone che vedendo i benefici dell’epistemologia globale, l’hanno fatta propria e la trasmettono attraverso numerosi progetti teorico-prassici.

Il termine epistemologia viene inteso etimologicamente come l’unione di tre parole greche: ‘epi’, ‘stemé’ e ‘eklego’. Ovvero: mi colloco sopra (epi-stemé) per raccogliere e scegliere (eklego). In questo senso, l’epistemologia globale è un porsi al di sopra, nell’accezione di distinguersi dall’albero della vita in corso, per raccogliere e scegliere tutti gli elementi di come funziona l’esistenza. Perché è stato aggiunto il termine ‘globale’? Perché per questo punto di vista non solo la parte del positivo è significativa ma anche il negativo, il quale ha pari dignità. Anzi, l’epistemologia globale vede il negativo come ciò che nell’esistenza spinge al cambiamento e viene quindi accolto e rielaborato. Inoltre, pari dignità hanno anche le fasi di passaggio e, quindi, tutti gli eventi e circostanze le quali ci spingono a fare quel salto che da situazioni positive ma esaurite ci porta verso il negativo e, allo stesso modo, tutto ciò che dal negativo ci aiuta e spinge verso il transitare in un nuovo e più ampio positivo.

Il Ciclo Esistenziale Universale

Il processo appena spiegato può essere visualizzato attraverso l’ommatidio del CEU. Gli ommatidi sono delle modalità di rappresentare come funziona l’esistenza, messi a punto da Mariano Loiacono come strumenti per l’applicazione dell’epistemologia globale.
Un ommatidio, dal greco ‘omma’ ovvero occhio, è una sorta di occhietto attraverso il quale si può leggere in profondità le dinamiche dell’albero della vita. Sono strumenti che vanno aldilà del linguaggio verbale, anche se ne includono alcuni elementi, e delle altre modalità di leggere e rappresentare la realtà. Un ommatidio, come si diceva, è il CEU: Ciclo Esistenziale Universale (raffigurato in questa sezione).

Il CEU mostra i quattro quadranti dell’esistenza e come funzionano nella loro successione. L’arco di destra, quello della creazione, consiste di sei quadranti i quali sono la successione delle fasi di ogni positivo che noi viviamo: dallo spettacolo fino agli obblighi-doveri. La scaduta verso gli obblighi-doveri è la naturale tendenza di questa fase che ci porta al salto quantico precipiziale o primo punto b.o.a. – basta, ora affonda! – ovvero il momento in cui abbandonarsi al negativo che emerge. L’arco di sinistra, quello del negativo, consiste di cinque fasi che mostrano le varie tappe del percorso attraverso il quale, se accolto e attraversato, si possono far morire le cose che non ci servono più. Questo, poi, ci porta al secondo punto b.o.a. – basta, ora ascendi! – ovvero il momento in cui procedere verso un nuovo positivo e riprendere il ciclo con una consapevolezza più ampia.

In quest’ottica, il disagio viene visto come un giacere lontano dal proprio circolare nel CEU che poi si mostra in tutte le modalità sintomatiche e asintomatiche (dalle contestazioni, passando per le cosiddette psicosi, fino al suicidio-omicidio). Per questo il disagio viene accolto come una spinta al cambiamento e non come qualcosa da escludere-eliminare-combattere.

La Fondazione Nuova Specie ETS, tuttavia, non opera solo nell’ambito del disagio ma per rinnovare, attraverso gli strumenti dell’epistemologia globale, tutti gli ambiti dell’esistenza: famiglia, arte, infanzia, coppia, ricerca, modalità di circolazione della propria linfa esistenziale e via dicendo. Anche per questo tale epistemologia è globale: perché è possibile applicarla a tutti i livelli di vita/conoscenza.

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