“Ci vuole qualcuno che veda il tuo bisogno per fare un Salto Quantico Oltre”
Il mese di maggio ha portato una prima fioritura attraverso due eventi che mi hanno coinvolta in prima persona ma con una spinta e accompagnamento in Pamoja e che ha rappresentato l’opportunità, per l’Alsa Foggia, di riaprirsi e presentarsi al territorio con un nuovo Comitato partendo da me come Presidente, il 18 maggio, attraverso il racconto del mio viaggio di andata e ritorno da Foggia nel 2008 ad Ancona e dopo 13 anni nel passaggio-viaggio di ritorno a Foggia nel 2021.
Un evento che nel PRIMA dei preparativi ci ha viste in un lavorio prezioso mio e di Annarita al mio fianco, Vicepresidente dell’Alsa Foggia attenta e concreta, per pubblicizzare l’Evento.
Per me la preparazione nell’invitare associazioni e conoscenti ma anche persone degli ultimi nuovi incontri ogni volta è stato un attraversamento, un darmi valore per la mia storia e superare lo scoglio del giudizio, degli occhi esterni e di chi ha giudicato e non ha conosciuto il mio percorso di crescita all’interno del Progetto Nuova Specie e sicuramente la Presidenza ha aggiunto dignità e spessore alla mia storia difficile e pesante.
Il momento più importante è stato quando ho invitato le corsiste del corso Montessori che da gennaio ho deciso di seguire e che mi sta arricchendo molto perché ho la possibilità di confrontarmi e di scambiare con la mia esperienza e così con la loro partecipazione hanno accolto il mio invito con gioia e amorevolezza.
Nel prima e nei preparativi ci sono stati giorni difficili a scuola e in famiglia, il negativo era sempre lì ed io ho dovuto tirare avanti con fermezza e man mano che procedevo mi sono preparata con determinazione e emozione ma anche con gioia e serenità assieme a qualche timore che di volta in volta mi ha messo alla prova.
Gli attraversamenti e le contraddizioni che vivevo hanno aggiunto nel Procedere Incerto un pezzetto nel rapporto con me stessa.
Il pomeriggio del 18 erano lì ad accogliermi Barbara e Roberto che avevano già preparato la strumentazione e la serenità di Barbara ma anche gli occhi emozionati di Roberto mi hanno rasserenata; poi Raffaele, il nostro Presidente della Fondazione Nuova Specie, fratello e testimone del mio viaggio di andata e ritorno mi ha reso onorata, serena e orgogliosa di poter far parte della grande Famiglia Ontologica.
Mentre la sede dell’Alsa si riempiva delle persone invitate, Raffaele ha cominciato a far presentare i nuovi arrivati assieme a Monica, la mia amica degli anni marchigiani e Annarita che ha rappresentato in quel giorno l’Alsa nel territorio foggiano, entrambe con un materno tenero, accogliente e fiducioso nei miei riguardi e con gli invitati.
Raffaele era raggiante, amorevole e giocoso tra presentazioni, racconti e immersioni di persone nuove e nei momenti di leggerezza con i bambini siamo partiti in una giostra di emozioni.
Tanti filamenti s’intrecciavano ed io ero lì ad ascoltare fino a che ad un certo punto ho sentito l’importanza del mio raccontarmi non solo per me ma anche per i miei figli a distanza e per chi non c’era e per le persone che ascoltavano ma anche per chi viaggia oggi nel Sincronico e mi sentivo collegata con il tutto.
Il mio racconto è partito dalla bellissima locandina realizzata da Barbara che mi rappresentava pienamente.
L’immagine di spalle e lo sguardo in avanti con i due bambini in braccio che rappresentavano non solo i miei figli ma i tanti bambini che ho accompagnato nei 13 anni anconetani e di come ho dovuto e voluto guardare avanti senza fermarmi tra mare e cielo, profondità e Conoscenza, facendo tante cose contemporaneamente con un ritmo africano nel cuore ma anche ferite che man mano si sono rimarginate.
Mi ero segnata solo le date, per non dimenticare i passaggi e il mio racconto è partito dall’incontro nel 93 con kebè per poi arrivare al 2005 con il mio approdo al Centro di Medicina Sociale e poi il 2008 la partenza ad Ancona e i 13 anni per poi arrivare al mio passaggio nel 2021 a Foggia.
Nel chiudere il racconto con kebè per poi continuare il racconto del mio viaggio da sola è salito un pianto liberatorio e ancora di per-dono, ho ringraziato la radice africana che oggi anche grazie a kebe e i miei figli è parte di me e che nei momenti più difficili, in cui potrebbe essere facile smarrirsi, la ritrovo. Abbiamo ad ogni passaggio fatto festa e lasciato andare. La sorpresa più bella è stata quella dei miei marchigiani, l’altra terra mia, che mi hanno dedicato un video accompagnandomi con il racconto nel passaggio a Foggia. Le Marche, la terra delle opportunità, dello sgomitare e della crescita. C’è stato un momento in cui avrei voluto i miei figli lì con me ma questo non mi ha resa nostalgica o triste perché a distanza oggi stiamo lavorando ciascuno per se stesso e so che non è facile ma so anche che non siamo soli.
È stato bello avere Sandra lì con me che ha potuto raccontare la parte legata alle nostre attività con le comunità e aggiungere, la sua presenza per me ha significato tanto.
Gli interventi della Presidente dell’Associazione Nazionale Montessori e delle altre compagne montessoriane è stato importante perché ho sempre dovuto faticare con l’esterno per portare la buona novella ma con loro è stato semplice, ho visto delle donne aperte con un ascolto attento attraverso il quale hanno riconosciuto anche pezzi delle loro storie.
E poi la festa, i doni, le risate e le prospettive che si sono aperte nel dopo con le persone che sono intervenute con l’Alsa Foggia. Questo evento spinto da Mariano era un mio desiderio ma non mi permettevo neanche di selezionarlo dentro me e invece avevo tanto da dire, raccontare, trasmettere chiudere e lasciare andare.
Riattraversando e raccontando le varie tappe oggi riesco a dar valore ancora di più alla mia forza, il coraggio, alla mia ricerca continua spinta dai tanti momenti di buio soprattutto nella crescita- accompagnamento dei miei figli ma ho avuto un ancora ferma che è stato il Progetto Nuova Specie che mi ha dato gli strumenti per conoscere e vedere in profondità i meccanismi e la strada da seguire insegnandomi ad accogliere la Gravidanza del negativo.
Ci vuole qualcuno che veda il tuo bisogno per fare un Salto Quantico Oltre che poi non si esaurisce in quel momento ma ti apre ai tanti salti che ti permetteranno di sentirlo su tutti i codici e di entrare in un nuovo spettacolo di te ma ci deve essere un Progetto.
Il dopo è stato ricco e felice ma anche impegnativo soprattutto con le corsiste montessoriane e qualcuno di famiglia perché mi hanno chiesto di raccontare ancora, hanno voluto sapere di più rispetto al mio percorso e vogliono conoscere anche la nostra realtà, infatti organizzeremo un pomeriggio per fargli visitare il Villaggio.
In questi giorni ho scoperto che il 18 si festeggia la giornata mondiale del povero.
Io sono partita dalla mia povertà e ne ho fatto ricchezza per me e per gli altri, sono stata cibo, vento e acqua e oggi penso che mi possa sentire degna di ricevere per quello che ho dato ma anche di continuare a dare ma a partire da uno scambio, un dono reciproco e restare umile, più radicata anche alla mia radice originaria che comincio a scoprire e a non temere troppo con la mia Presidenza; magari povera per alcune cose materiali ma ricca dentro e non accontentarmi ma continuare nel viaggio con il CEU dentro di me ed io dentro la GUK.
Ancora grazie a tutti, mi sono sentita voluta tanto bene.
Nicoletta