G.A.S. Gruppo Alla Salute a Palermo
Sabato scorso, 4 Marzo, dopo una gravidanza di nove mesi, è tornata ad incontrarsi l’Associazione della Sicilia della Fondazione Nuova Specie ONLUS.
Grazie a Barbara, responsabile del Dipartimento Sud, che ci ha incontrati via zoom il lunedì precedente, con lo scopo di rilanciare le attività dell’Associazione, abbiamo scelto di ripartire con un evento eccezionale: accogliere ed ascoltare Cetti che è rientrata in Sicilia, dopo che, spintaneamente, aveva partecipato alla XIX edizione del progetto E.V.V.I.V.A. (Esperienze di Vicinanza Virile per Incrementare Virtù Adulte), a Troia dal 17 al 26 febbraio u.s.
Così nell’utero devoto della nuova casa di Kika che speriamo possiate conoscere presto a Troia, ci siamo incontrati per accogliere, far festa ed ascoltare Cetti, sabato 4 Marzo.
L’incontro è stato seguito via zoom da Barbara, Rocchina, Paola C., Patrizia R., Rachele e Michele che hanno dato un grosso contributo all’incontro. In presenza c’erano le accompagnatrici devote di Cetti, Pina S. e Lina S. che hanno condotto insieme a me l’incontro, Kika G., la padrona di casa, Enzo M., Angelo V., ed Elena S., new entry.
Superate le solite difficoltà di connessione, l’incontro è iniziato con una mia breve introduzione, per chi non conosceva il progetto EVVIVA, sul significato del progetto per poi passare all’ascolto vero e proprio di Cetti.
Così ci ha raccontato come la rrrete, su suggerimento di Miki, in occasione del suo compleanno, le ha voluto far dono della partecipazione al Progetto. Regalo che l’ha lasciata un bel po’ perplessa ma che ha accettato, predisponendosi positivamente all’evento e superando le riserve iniziali.
Si è immersa nel racconto dell’esperienza, partendo proprio dall’emozione del conoscere il regalo che aveva ricevuto, alla sua ansia di essere l’unica donna partecipante al progetto, alla paura, subito superata, di iniziare le attività e di condividere la stanza con altri maschi. Ci ha raccontato come si è sentita parte integrante del gruppo, come è stata accolta dal femminile dei maschi di Nuova Specie, come al Mosaichaos ha vissuto un’immersione che l’ha riportata al momento in cui è andata all’incontro con Piero nostro figlio, steso sul lettino dell’obitorio, senza poterlo neanche sfiorare, perché erano queste le “regole” che hanno imposto per poterlo vedere, e come oggi la situazione sarebbe stata diversa perché, come madre, oggi si sarebbe autorizzata ad abbracciarlo e a coccolarlo così come può fare solo una madre davanti alla sofferenza del proprio figlio.
Il racconto ha emozionato un po’ tutti e tutti i presenti sia in zoom che di presenza, le hanno voluto riconoscere i cambiamenti.
Bellissimo l’intervento di Barbara, che partendo dall’ommatidio della piramide, ha voluto riconoscere in Cetti, i cambiamenti avvenuti in tutti i piani della piramide. Particolarmente sentito da Cetti, l’intervento di Patrizia R. che l’ha esortata a non accogliere più, come ha fatto finora, il volere degli altri, ma di partire dai propri bisogni, dalle proprie esigenze, dai propri desideri, e non obbedire alle richieste degli altri.
Mi piace concludere questo resoconto con un aforisma di Seneca: “è un errore vivere secondo il modo degli altri e fare una cosa solo perché la fanno gli altri. È un bene inestimabile appartenere a se stessi.”
Ci siamo dati appuntamento alla prossima volta fra un mese, per leggere e commentare con quello “schifoso” di Nathan, una favola presa dal libro di Mariano “Fiabe di ogni continente per una regione da fiaba”.
Sebi