Verso la Via Lattea

Siccome non sono un cretino,
non faccio gli auguri per San Valentino.
Preferisco sentire un amore profondo
per il mio viaggio in questo mondo.
E prepararmi con amorevole prassia
a viaggiare nella nostra galassia.
Mariano Via Lattea

 

Amore… è facile a dirsi
ma con tutti quei FUK, come capirsi?
Che poi l’amore va in una sola direzione:
da quello che ama all’altro in questione,
che se lo ricambia nello stesso momento
è quasi magia, un caso, un evento.
A San Valentino non faccio regali
al Faraone dai sentimenti artificiali
resto qui fermo con me e aspetto
che un altro cuore batta nel petto
di qualcuno che voglia co-creare
insieme a me nella GUK da scoprire.
AdalBirth

Caro Mariano Via Lattea, oggi ricorre la cosiddetta festa di San Valentino ovvero festa degli innamorati. Infatti questa ricorrenza ha smarrito il senso profondo ed è stata molto commercializzata dal Faraone Finanziario, come tante altre cose. Ma tornando a te. Tu non sei affatto un cretino, anzi sei stato e continui ad essere un uomo sensibile, profondo, un grande ricercatore che vuole andare al di là. Hai speso tutta la tua vita per cercare di cambiare un punto di vista ormai privo di profondità e conoscenza. Hai saputo trasformare il tuo dolore in ricerca e con tanti sacrifici anche in discendenza. Oggi, nonostante la tua età, continui a lavorare e cocreare per formare una nuova specie. Questo è vero amore! Tante sono le cose buone che potrei elencare ma la cosa più importante è augurarti un buon viaggio per come tu desideri e senti . L’amore ha tanti volti e tante espressioni ed oggi il mio augurio per te è amorevole e profondo perché te lo meriti . Ti auguro di continuare il tuo viaggio Mariano Via Lattea e di approdare ad un inedito ancora da conoscere, che sarà ancora discendenza per tutti noi. Con amore profondo, Annarita.

Ho avuto per tanto tempo l’ idea (e forse ce l’ho ancora) che l’amore fosse quello delle favole, del per sempre felici e contenti, ed è stato doloroso fare i conti con questo. Non so perché e come io mi sia costruita questo ideale, in fondo ho vissuto la coppia dei miei genitori che era una coppia “normale”, con le incomprensioni, i musi lunghi, i silenzi ma sempre nel rispetto reciproco.
Ciononostante ho accettato un amore che non aveva niente di “normale”:
Ti amo ma se non cambi non stiamo più insieme
Ti amo ma sono stato con altre
Sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita ma ti do mazzate perché sei arrogante
Ti amo ma devi stare zitta perché non capisci
Ti amo ma non puoi avere altre amicizie.
Sono stata devota ad un amore infantile e malato fino a perdere me stessa.
Sono rimasta incastrata in questo meccanismo per molto tempo, troppo tempo, e ancora oggi scopro cose che offendono la mia devozione.
Tutto questo mi serve per riconoscere che non mi sono voluta bene, che non mi sono amata per evitare tutto il negativo che invece mi sono beccata, perché forse il desiderio di essere amata e riconosciuta era più grande dell’amore che provavo per me.
E allora, sì Mariano hai ragione tu, non sono più cretina, preferisco sentire un amore profondo per il mio viaggio in questo mondo.
Grazie per aver condiviso con me il tuo pensiero e per avermi dato la possibilità di esprimere il mio
Patrizia Cornelia

Per fortuna c’è questa festa, a ricordarmi quanti anni della mia vita ho festeggiato un amore occluso, condensato, inscatolato. Come un coagulo di sangue, un trombo. Una vena che si è intasata di un amore che è stato importante per sanare le solitudini, le povertà, i buchi nostri, per regalarci delle dolcezze e dei sorrisi che non avevamo mai ricevuto, ma era un amore che man mano ci ha plasmato in un’unica entità, facendoci dimenticare di noi stessi, di chi eravamo veramente. Fino a sentire lo smarrimento del senso. Tutto questo ha bisogno di trasformarsi in qualcosa di più ampio. Un amore per la vita, per creare percorsi nuovi, per stare in relazioni più profonde che possano nutrire tutto il nostro Graal, deturpato dalle epistemologie classiche. Un amore che non scorra soltanto tra due spighe, ma che il vento lo porti tra le tante spighe, fino a coprire le colline.
Elisir

 

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