“Mi auguro di poter fare un 48…”, riflessioni di Teo
Oggi 09/11/2022, mi auguro di poter fare un 48, scatenare addirittura un terremoto!
Sì, avete capito bene, spero che, nel mio quarantottesimo anno di età, possa avvenire un caos ulteriore nella mia vita, far tremare e crollare tutti gli schemi che mi hanno imprigionato, si possano aprire squarci nuovi sulla mia esistenza, non come le 5 giornate di Milano, quelle storiche, seppur buone per allora, anche perché abbiamo le Ci.Gi.TRO. le Cinque Giornate di Troia, a mio parere molto più profonde e costruttive per la vita, e né tanto meno voglio fare la rivoluzione seppur simbolica Europea di quel tempo, accaduta appunto nel 1848, ma la vera rivoluzione del ventunesimo secolo. La voglio fare a partire da me, da ciò che solo io già sono, per cui, per festeggiare il giorno della mia nascita, mi faccio e vi faccio un dono, ovvero un mio pensiero personale, generato in questi giorni, frutto del lavoro svolto su di me, e dell’accompagnamento amorevole e devoto di molti di voi, e soprattutto grazie al mio percorso nel PRO.NU.S. Può non essere condiviso, e può non piacere a tutti ma, essendo una mia primizia, la voglio condividere con voi e con la RRRETE che mi e ci aiuta tanto.
Buona e proficua lettura, sono graditi ritorni anche negativi per chi ne senta il piacere e voglia.
Personalmente per me, che sono cresciuto laico ed ateo, avendo sempre cercato un qualcosa che mi desse il senso della mia vita, aver incontrato in primis te caro Mariano ed il progetto, mi sta dando la possibilità di potermi vivere una bellissima poesia, un’ipotesi di vita a partire da me, da ciò che sono stato, da ciò che ora sono, partendo e dando valore a tutto il negativo che mi sono vissuto e che fortunatamente continuo a vivermi.
Già, fortunatamente, perché è il negativo che mi spinge ad andare oltre e non fermarmi, è il Ciclo Esistenziale Universale che alimenta e nutre tutte le mie parti, anche quelle buie, quelle che non fa piacere avere o essere, e questo mi porta a vivermi parti inedite nuove.
La storia ci insegna che è ‘stata scritta e vissuta dal patriarcato, io stesso ho subito colui che ha ingravidato mia madre, proprio quello spermatozoo maschile che ha fecondato un ovulo che, dopo un precedente figlio maschio nato e morto subito dopo, la mia venuta al mondo, ovvero un erede maschio dopo due femmine avrebbe dovuto essere una gioia, una grazia, il lieto evento…
Ma di gioia, di grazie e di eventi lieti, fin dai primi anni di vita, non ne ho ricordi, ho invece ricordi indelebili di tutte le botte prese senza motivo da colui che chiamavo papà, di punizioni incomprensibili per un bambino. Ora spesso dalle mie sorelle sento dire: “ SI VEDE CHE CE LE SIAMO MERITATE!” Ma andate a fanculo gli ho detto, non credo proprio di aver fatto atti o azioni così orribili da bambino da essere ferocemente punito!
Sono cresciuto con l’odio verso mio padre e verso la terra in cui sono nato, dopo pochi anni prima della sua morte, sono riuscito ad avere un rapporto diciamo più sereno tra padre e figlio con mio padre, il mio rifiuto e l’odio verso il suo forte e distruttivo maschile mi ha portato ad emigrare, a fuggire, a fare solo albero della vita, a cercare donne con un finto o apparente materno, ma anche maschi che mi riconoscessero per ciò che faceva piacere a loro, ed io facevo di tutto per essere riconosciuto, per sentirmi maschio, e dunque ecco il paracadutismo, motociclismo, arti marziali, sport da veri maschi, che mi offrivano soluzioni sballosi di adrenalina, per andare dove, verso cosa soprattutto????
Essere uno di quei tanti milioni di spermatozoi che si affannano e muoiono nell’intento di arrivare al nulla, e come diceva M.M arrivare alla fine del nulla.
Ma per fortuna, sfortuna chi lo sa??? Ho conosciuto il PRO.NU.S., la sua metodologia, il progetto di genere maschile EVVIVA che mi ha fatto conoscere i maschi di NUOVA SPECIE, aver prima partecipato e poi coordinato e condotto il progetto, insieme ad altri progetti ed iniziative del PRONUS, mi ha fatto riscoprire un maschile inedito, nuovo, al servizio del femminile, non solo dell’altro sesso, ma verso il mio di femminile. Ho imparato ad aiutare quelle partì mie che, se le avessi tirate fuori o espresse fuori da un contesto devoto e cresciuto, sarebbero state giudicate parti omosessuali, ed è proprio grazie alla grande ed emozionante possibilità, che ho avuto per ben due volte, di partecipare al progetto di genere femminile LA FINESTRA DI BABICH, in una fase di sperimentazione in cui alcuni maschi partecipano al progetto di genere femminile, ed alcune donne partecipano al progetto di genere maschile, essendo i due progetti svolti negli stessi giorni, ho avuto modo di sperimentare sul campo le mie parti di spermatozoo e di ovulo allo stesso tempo.
Questo è stato il vero sballo per me, avere la possibilità di potermi vivere, senza giudizio mio in primis, quelle parti di accoglienza, di fragilità, di apertura, di devozione verso la vita, per poter generare nuove emozioni, trasmettere le stesse senza paura e senza vergogna, intravedere dentro di me un Maschile Di Nuova Specie. La società in cui viviamo oggi, secondo me, è di questo che ha bisogno, è stato buono aver avuto un maschile al servizio del femminile, ma ora credo fermamente che ci voglia un maschile che danza con il femminile di ognuno di noi, sentirci spermatozoi ma anche utero allo stesso tempo per noi stessi e per la Gravidanza Universale Kosmica, il CEU (Ciclo Esistenziale Universale) è dentro ogni essere vivente, persona, pianta, animale, pesce, cellule, fiume, mare, terra, lo stesso universo, tutto ciò che è in movimento, che è in grado di generare, ha una parte maschile ed una parte femminile.
Le vecchie epistemologie ed i loro radicati dogmi stanno morendo, perché non sono più in grado di generare un nuovo, ognuno di noi può generare qualcosa di nuovo, in questo è fondamentale l’albero della vita, il femminile che amorevolmente costruisce, affronta, aiuta,
l’albero della conoscenza, il maschile che accoglie, impara, accompagna devotamente verso la propria crescita, di ognuno di noi. Ringrazio te, caro MA.D.NU.S. MARIANO, che per primo e sempre più solidale, ci hai aperto questa strada, non senza fatica, dolore, fallimenti, che hai coraggiosamente affrontato da solo, e che ci hai ampiamente descritto, io mi voglio impegnare a continuare questa mia crescita e ricerca, a portare avanti questo meraviglioso e poetico pensiero che a me personalmente dà speranza, non nell’alto dei cieli, ma in questa valle di lacrime che ogni giorno viviamo, cercare di acquisire più strumenti possibili per poter navigare e restare a galla in questo diluvio universale dilagante che e ‘il disagio odierno.
Preferisco pensare e formarmi per essere io, come persona e come mia unica specificità, a contribuire, con il mio operato, a cercare di poter costruire e generare un qualcosa di nuovo, ad avere strumenti che mi facciano vivere e non sopravvivere, ad essere felice, a generare con il mio femminile che danza con il mio maschile. Certo questo è un mio personale pensiero, so già che non sarà facile, sarà difficile, duro, impegnativo, doloroso, ma anche il giorno che sono nato ho vissuto ciò e, rinascere in parti nuove ogni giorno, è l’augurio che mi faccio e che faccio ad ognuno di noi che crede in ciò.
Per me è arrivato il momento di generare, di procedere, soprattutto in questa terra calabra che ho odiato e da cui sono scappato, piano piano ci sto facendo pace, sono caduto e mi sono alzato, so che cadrò ancora, e che, se non avrò la forza per rialzarmi, ci saranno tante compagne e compagni di viaggio, con un Maschile Di Nuova Specie, che mi aiuteranno a rialzarmi e continuare il mio cammino, un passo alla volta, un giorno alla volta, in un procedere inedito ed incerto, in cui l’unica certezza è che ognuno di noi può alimentare entrambi i propri alberi sia della vita che della conoscenza.
Buon cammino di fertile e proficua crescita, Teo.
1 Commento/i
Lucia
Mio caro Teo, leggendoti mi hai fatto pensare alla coppia Teo/Teo ed anche Teo/Calabria, mi è venuta in mente questa dolce canzone di Venditti che VI dedico https://youtu.be/ZEqxOL0cpiQ