Spe.Psi.Co.L.A. Sperimentazione Psiconauta, bilancio di Massimo

 SPE.PSI.CO.L.A. SPErimentazione PSIconauta COsiddetti Laboratori-Labirinti Autista

Cari tutti, a conclusione del Progetto Spe.Psi.Co.L.A., voglio comunicarvi il mio personale bilancio dell’esperienza vissuta dal 14 al 16 u.s. in Fondazione. La premessa è che siamo stati selezionati, come famiglia, a seguito delle varie attività organizzate dalla Fondazione alle quali abbiamo partecipato sia singolarmente che a coppie che tutti assieme, ma ritengo che abbia inciso in modo determinante, l’esito della sperimentazione di convivenza tra Fede e Marghe, questa estate, nel mese di luglio, a Matera, nei Sassi, della durata di 10 giorni, del Progetto Pilota, proposto da Mariano, dal titolo “Meno per meno fa più “. Abbiamo accettato, senza se e senza ma, tale iniziativa tra due “cosiddette” potenti, fidandoci e affidandoci e credendo in inedite aperture di questo nuovo percorso sperimentale di convivenza dagli esiti incerti, ma ritenendoci rassicurati dalla vista lunga di Mariano che ha sentito pronte le due ragazze verso tale salto. La conclusione di tale esperienza è stata indubbiamente positiva e Mariano, anche sulla scorta di tale esito, ha ideato, magistralmente, un ulteriore passaggio sperimentale creando la Spe.Psi.Co.La. In questa nuova sperimentazione hanno preso parte tre famiglie che, accompagnate da un congruo gruppo di Conduttori/Maestrepoli, sono entrate, in modo separato tra esse, in dinamiche singole e di gruppo per ricontattare, in immersioni, le proprie profondità interiori, in cui ancora dimorano episodi, negativi e dolorosi, lapidizzati ma che ancora condizionano il procedere nei rapporti con se stessi, con le famiglie, di origine e acquisita, e nei rapporti con gli altri. Il focus è stato mettere in risalto il rapporto genitori – figli in un’ottica di riavvicinamento tra di essi in modo graduale ma intenso. Devo dire che il nostro arrivo a Troia è stato fortemente ostacolato da Fede che, con le sue antenne, ha sentito che stavamo andando a svolgere un’esperienza forte e dolorosa e non voleva che venissero toccate certe corde ma, alla fine, pur dopo vari tentativi di fuga, ha accettato di salire in macchina e partire. L’accoglienza di Mariano, il giorno seguente, è stata importante e ha fatto comprendere a noi tutti, nel suo tipico stile, quale fosse il globale massimo del progetto dandoci elementi di teoria e infondendo fiducia nel procedere. Così si è dato inizio alle attività prassiche laboratoriali dove siamo stati al centro inizialmente io e Fede nel rapporto padre – figlia, successivamente M., come donna, madre e moglie e infine tutti e tre assieme. Fede è stata brava perché, dopo aver compreso la bontà delle modalità e dei contenuti di cui si stava trattando, ha partecipato attivamente non in maniera passiva ma, al contrario, quale enzima del gruppo addirittura dettando lei stessa tempi e ritmi nel procedere delle dinamiche. La cosa bella è che si è fidata e, personalmente, mi ha trasmesso serenità abbattendo la mia iniziale titubanza nel timore di fallire con i movimenti analogici del mio corpo. Voglio evidenziare la naturale perfetta sintonia, non affatto programmata, del gruppo dei conduttori i quali in tutte le situazioni si sono mossi con abilità, competenza, sensibilità, sicurezza e tanta ma tanta devozione non risparmiando energie e amore nei nostri confronti e aiutandoci ad affrontare il procedere esperienziale sollevandoci da paure e blocchi mentali. Ho vissuto emozioni forti e intense ma sentendomi sempre incluso in un utero, caldo e accogliente, dove poter esprimere il mio sincero sentire. Credo che questo stato emotivo lo abbiano vissuto anche Fede e M. in quanto le ho viste abbandonarsi ad emozioni pulite e profonde. Voglio evidenziare come nello svolgimento di tali dinamiche entrava in scena, silenzioso e acuto osservatore, Mariano che con saggia esperienza suggeriva ai conduttori quale sentiero seguire per non deviare il cammino verso il raggiungimento delle mete prefissate. Che dire di tale agire del nostro Maestro? Elogi, riconoscimenti e tanto altro per come si è speso per la riuscita della sua sperimentazione. Grazie Mariano! Il pomeriggio laboratoriale conclusivo del progetto è stato bellissimo per averci donato un holding meraviglioso con massaggi personalizzati, a più mani, e un ascolto conclusivo di gruppo. Esperienza meravigliosa e ripetibile. Infine, la giornata conclusiva, con il ritrovamento in sala delle tre famiglie, è stata condotta in modo, devoto e perfetto, da Mariano che ha delineato le prospettive per ognuna di esse e laddove necessario ha esercitato il ruolo di Cigno Nero al fine di spronare un po’ tutti i partecipanti, presenti e in Zoom, nel rielaborare su quanto vissuto e appreso e nel fare salti quantici oltre per uscire fuori da comportamenti ambivalenti, soprattutto tra le coppie marito – moglie che tengono imprigionati sè stessi e i propri figli. Bilancio senza ombra di dubbio ottimo. Un suggerimento organizzativo: dotare di wi-fi il piano inferiore per consentire collegamenti musicali tramite internet, con apposite casse, e provvedere a dotare per tempo di materassini, coperte, olii e altro materiale necessario in ogni spazio laboratoriale per accompagnare le varie dinamiche.
Con sentimento di affetto e stima, Massimo

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