TeoLab del 20 Aprile 2022: esperienza e considerazioni di Claudio.

LA MIA ESPERIENZA A TEOLAB
Una decina di giorni fa ho avuto l’opportunità di partecipare ad un incontro di Teolab il cui programma prevedeva una riflessione a partire dal testo della canzone “La ballata dell’errore” di Roberto di Luzio. L’incontro ha fatto seguito ad un concerto, che ho avuto l’opportunità di tenere presso la Fondazione Nuova Specie, in cui ho potuto presentare delle canzoni scritte da me e dal mio amico Roberto. Prima di parteciparvi non avevo ben chiaro di cosa si trattasse, sapevo esclusivamente che Mariano Loiacono avrebbe tenuto una lezione teorica presso la cucina della fondazione rivolta principalmente a chi lavorava in quei luoghi, ma avevo la netta sensazione di trovarmi dinanzi a qualcosa di eccezionale sotto vari punti di vista.
In primo luogo, per me che sono un cantautore, è stata una piacevolissima sorpresa scoprire che esistono dei posti in cui le canzoni vengono rispettate come genere. Ormai, si è soliti considerare una canzone esclusivamente come una occasione per svagarsi per qualche minuto, non come un pretesto per riflettere su se stessi o sul mondo. Questa malsana tendenza, dal mio modesto punto di vista, è in forte ascesa a causa dell’avvicinarsi della musica in generale alle logiche del mercato finanziario: la canzone oggi non è altro che un prodotto destinato ad essere superato nel giro di poche settimane dall’ultima uscita. Quel che conta non è la profondità, ma il vendere, ed è chiaro che un prodotto più è semplice e più è facile che venga percepito come più piacevole dopo un primo ascolto (spesso anche distratto). Dato il contesto storico, ho trovato del tutto eccezionale il trovarmi in un luogo dove la canzone non solo non veniva considerata come un genere di seconda o terza fascia, ma addirittura veniva commentata al pari di un testo di Leopardi. Per me, e penso di poter parlare a nome di moltissimi cantautori, è stato un grandissimo riconoscimento del valore del mio impegno che da molti anni impiego per la scrittura di canzoni. Al di là degli esercizi di retorica che spesso vengono fatti, credo che una operazione culturale come Teolab sia davvero un ottimo mezzo per creare una società più inclusiva, ed il fatto che l’incontro abbia incluso il genere della canzone fra le opere degne di nota ne è un esempio.
In secondo luogo, ho trovato del tutto eccezionale il luogo dell’evento: un comunissimo luogo di lavoro. Questo aspetto non ha solo un valore formale, ma modifica anche la sostanza dell’incontro in quanto il luogo finisce, inevitabilmente, per decidere su chi siano i partecipanti alla “lezione”. È millenaria la tendenza degli intellettuali ad arroccarsi nelle mura tranquille di una università o di un circolo privato, cosi come lo è quella di chiudersi in una stanza ed isolarsi dal mondo, è assai più raro vedere qualcuno che si apra a chiunque lo voglia. Attenzione, qui non si tratta di tenere comizi dinanzi a folle sconfinate, ma di confrontarsi con un ristretto numero di persone solitamente votate ad un lavoro manuale; non ci sono allori da ottenere, ma solo passione e vera ricerca. È chiaro che un atteggiamento di questo tipo sottenda, in maniera neanche troppo celata, una visione della cultura che è eccezionale rispetto a quella che normalmente viviamo. Qui non c’è un uditorio da istruire al fine di svolgere una determinata attività, ma ci sono delle persone che intendono formarsi (auto-formarsi); non ci sono secondi fini, tutto è finalizzato alla crescita personale di chiunque ne abbia voglia. Ecco, volendo usare una frase che sintetizzi le mie sensazioni, posso dire di essermi trovato in un luogo di vera formazione (quella che gli antichi greci indicavano con il termine paideia ed i tedeschi del 1800 con il termine bildung) e non di informazione, e questa è una cosa molto rara al giorno d’oggi.
Potrei andare ancora avanti nell’elencare motivi per cui Teolab sia un qualcosa di eccezionale nella nostra società, ma preferisco terminare il mio breve articolo spendendo qualche parola su quello che si è detto durante l’incontro. Il pretesto, come è stato accennato, è stato il commento della “La ballata dell’errore”, il cui tema centrale, come è ovvio che sia, è appunto l’errore. La concezione che ognuno di noi ha del concetto di errore influisce sul proprio modo di vivere e affrontare gli eventi, per questo è necessario capire cosa sia realmente un errore. In prima battuta si è cercato di normalizzare l’errore: finché l’uomo ci sarà ci saranno errori, e questi ultimi non sono delle anomalie all’interno dei processi umani, ma delle fasi essenziali per il progredire. In maniera solo apparentemente paradossale, anche la scienza (che siamo generalmente portati a vedere come un qualcosa avulsa da errori) ha inglobato nel suo metodo l’errore: il metodo scientifico procede per prove ed errori. Se si guarda la questione da un punto di vista psicologico, chi prende coscienza di ciò è in grado di affrontare meglio la propria esistenza e di sfuggire alla tentazione di sentirsi un fallito. A ben vedere, se un fallito è chi sbaglia, e se l’errore è una parte fondamentale dei processi umani, ogni uomo è un fallito! Giunti a tale conclusione non rimangono che due possibili strade da percorrere: o ritirarsi in un pessimismo cronico alla Leopardi; o godersi il fatto di trovarci in un mondo in cui tutti siamo falliti. Leopardi non se la prenda, ma credo che la strada giusta da percorre sia la seconda. Forse sto usando troppa enfasi nell’esprime il concetto (sono consapevole che, se non mitigata, questa concezione dell’errore porterebbe ad una totale de-responsabilizzazione di ognuno di noi), ma ciò non toglie nulla alla importanza di quanto detto di sopra.
Sono giunto alla conclusione, anche se ci sarebbe ancora molto da parlare su quel che è successo durante quell’incontro. Il tempo, tuttavia, stringe ed io devo terminare questo articolo, ma non lo farò prima di aver ringraziato chi mi ha dato la possibilità di partecipare a questo stupendo evento, ed in particolare a mio zio Sandro Taurisani e a Mariano Loiacono,
Claudio de Cesare

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