Quanto ho pagato per quell’essere vista! E neanche andavo bene…
Incontro in casa di Rosanna D’Errico nel giorno del suo compleanno. Lettura di una lettera scritta a Marilisa, sua madre, il 27 ottobre 2006.
Sono al convegno e la mia mente vaga. Sono giorni in cui non vivo la realtà di oggi, ma di chissà quale periodo della mia vita. Vorrei starti vicina e festeggiare con te il tuo compleanno perché meriti di essere festeggiata, non solo perché in quanto Marilisa hai un valore, ma anche e soprattutto perché hai lavorato davvero tanto per arrivare ad essere quella che sei oggi, per ritrovare i pezzi persi e rimediare ai tanti errori commessi con noi.
Ti voglio bene e sono fiera di avere una mamma come te. Solo che, certe volte, il passato torna con tutta la sua forza, quando meno te lo aspetti, ti visita… E torna la rabbia!!
La rabbia perché ho passato la mia vita a farmi del male, a reprimere ciò che ero per far entrare ciò che non ero, che non volevo. Ho dovuto imparare ad amare, costringermi a far diventare mio ciò che non mi apparteneva e tutto questo solo per essere vista. Quanto ho pagato per quell’essere vista!! E neanche andavo bene…
Quando poi mi sono ribellata a quella gabbia con il mio disagio, mi sono sentita un’appestata.
Sono arrabbiata perché ho dovuto distruggere tutto ciò che tutto ciò che ho costruito in questi anni per ricostruirmi.
Sono arrabbiata perché costa andare avanti quando gli strumenti che avevi non danno nulla, ma ti fanno morire. Ho dovuto crearmi nuovi strumenti ed imparare a vivere, crescere da sola, giorno dopo giorno. Sono arrabbiata perché a volte è talmente difficile che avrei voglia di rifugiarmi fra le tue braccia a farmi da utero devoto… Ma quelle braccia non possono più solo per me perché quelle braccia, quel corpo stesso ha bisogno di chi lo avvolga per proteggerlo.
Sono tanto arrabbiata, ma ti voglio tanto bene perché, ciò che di cui sto parlando, tu le conosci benissimo avendo tu fatto un percorso simile al mio, forse, a volte, più duro perché anche mamma.
Ti auguro di continuare questo percorso vivendo ogni giorno come un nuovo giorno e che la vita ti doni sempre più, nuove parti di te.
Ti voglio bene
Rosanna