PIL E-PIS sulla Lettera ai Romani, riscontro di Amerigo
Caro Mariano,
ho finito poco prima di pranzo di ascoltare la sedicesima Pillola sulla Lettera ai Romani di Paolo di Tarso. Ti ringrazio di questo lavoro Ma.d.nu.s, ipostemologico e importante, prima di tutto per me e credo per le tante persone che ascolteranno le pillole e, a macchia d’olio, per tanti altri.
In tanti “criticano”, creano “I.De.A.” a partire dagli scritti ma nessuno fino ad oggi ha voluto contestualizzare nell’oggi i limiti che Paolo ci ha portato. E sono tanti, più di quelli che possiamo immaginare.
Mi impegno sempre di più a sciogliere la Zona Pellucida legata a questa epistemologia che sto intaccando, anche, grazie a queste tue generose Pillole. Non mi sento di averla digerita del tutto, ovviamente, non è una cosa così immediata e facile, ma sento che avendolo fatto tu per primo posso camminare su un terreno già battuto e semplificarmi la vita.
L’epistemologia religiosa, per me, è molto legata alla figura di mia madre essendo mio padre “comunista” e non legato a questi aspetti. Era strano stare in casa con una figura “credente” e una figura “non credente”, con una che non diceva mezza parolaccia (ma che dentro stipava serpi ben più velenose di mio padre) e mio padre che bestemmiava.
Ovviamente da piccolo mio padre era quello “pericoloso” poiché invadeva i miei codici profondi, mia madre semmai mi piallava il simbolico e mi donava la sua continuattiva assenza di codici profondi regolamentandoli con le parole e col suo credo religioso. Sciogliere la Zona Pellucida religiosa è anche attaccare dentro di me mia madre. Mio padre non mi ha donato “un credo”, non si è mai proposto attivamente nel propormelo, manco discutevano su particolari questioni, in pratica ho avuto una educazione di una religiosità “attiva” e di un paganesimo “non attivo”.
Sento l’importanza di sciogliere questa Zona Pellucida che mi ha tanto condizionato specie per quanto riguarda la paura dei “4 nuovissimi” (ovviamente non sapevo si chiamassero così) e nel bisogno di attivarmi in maniera “pura” per guadagnarmi il Paradiso. Oltre che, tra l’altro, delle mie opere Dio non se ne faceva niente, avendo ora conosciuto meglio i testi, non raggiungevo mai nessuna mia azione della purezza che io consideravo giusta, potrei dire quel fatto di essere totalmente a servizio dell’esterno senza volere un ritorno, manco di un riconoscimento del lavoro fatto. Credo sinceramente che questo sia legato alla Zona Pellucida con mia madre per la quale non sono mai andato bene e per la quale tuttora non vado bene.
Mi impegno quindi a continuare questo lavoro di scioglimento di questa Zona Pellucida simbiotica a quella con mia madre per procedere verso me e verso una appartenenza alla Locomotiva Madnus più libera di queste Zone Pellucide.
Per festeggiare col gioco questo tuo lavoro importante ti invio questo video che allego allo scritto. Il gatto sei tu che rendi Paolo un topolino da inghiottire in un sol boccone! A differenza del gatto in questione, però, non ti sei spaventato della sua parte “leone” e nonostante la tua storia e la somiglianza di Paolo con Ninarello lo hai affrontato senza nasconderti dalla paura
Ti voglio bene e ti ringrazio per il tuo essere PIP (Primus Inter Pares),
Amerigo