Caro Mariano junior, sono Mariano senior.

Stamattina, come altre volte, abbiamo commentato le tre letture di questa domenica per riportarle a noi e alla nostra esistenza. È stato molto bello e fruttuoso.
Anche alla luce delle interessanti considerazioni fatte, ho sentito che oggi era opportuno scriverti su questa nostra breve conoscenza e sulle modalità unilaterali che hai adottato.
Quando Francesca mi ha parlato dell’interesse che hai manifestato, dopo la visita al Villaggio, e della tua richiesta di intervistarmi, ho accettato solamente perché richiestomi da mia figlia. A 74 anni sono abbastanza disilluso dal trovare veri ricercatori in questo millennio disagiato e confuso. Mi ha stimolato il tuo voler rappresentare le scuole della felicità. Come immaginerai, in tanti anni ho fatto tantissimi progetti e interventi nelle scuole. Per circa dieci anni, il Provveditore agli studi mi volle esperto nel Comitato Tecnico.
Nel conoscerti quel pomeriggio dell’intervista che mi hai chiesto, mi sono reso conto che non conoscevi il tantissimo materiale che mi riguarda in tutti gli ambiti, e che volevi una voce in più per avvalorare questa tua Mission, virtuale, nella scuola di oggi. Ti è bastato il mio definirmi eretico, etimologicamente parlando, che la tua curiosità si è spaventata ed è andata in panico. Sono stato libero nell’interloquire con te e nel non addentrarmi in quella tua banale richiesta con domande banali e confirmatorie. Sono stato clemente, conoscendomi, nel non sputtanarti sul campo, anche per rispetto di mia figlia che aveva co-organizzato il tutto.
La cosa inaudita che hai combinato è che, piuttosto che gioire per poter conoscere una esperienza di più di mezzo secolo di ricerca teorica e di sperimentazione prassica, hai osato unilateralmente cancellare definitivamente il video dell’intervista, come se stessimo in epoca di inquisizione. Sarà una delle tue macchie interiori che ti porterai dietro. Hai insultato me e migliaia di persone e iniziative che da più di mezzo secolo stiamo onestamente sperimentando nuove prospettive in questo tramontante millennio, di cui tu sei un degno rappresentante, virtualmente illuso.
Le tue certezze non ti hanno fatto nemmeno sentire il bisogno di avvisarmi di questo tuo grave gesto, teso solo a difendere il tuo orticello virtuale.
Direbbe Dante NON RAGIONIAM DI LORO MA GUARDA E PASSA.
Ti farebbe onore se mi chiedessi scusa e se chiedessi scusa alle tante persone che avrebbero voluto visionare il video e che tu hai eliminato pochi minuti dopo, mentre mi salutarvi, alla fine dell’intervista, col tuo sorriso stampato in faccia e senza per niente accennarmi al tuo imbarazzo disagiato e alle mosse che stavi per mettere in atto.
Pur essendo cattolico, sei molto lontano dallo spirito e insegnamento delle tre letture di oggi.
Ti auguro di arrivare a un milione di LIKE virtuali, buona conferma della indiscutibile felicità che stai mietendo per te e per tante persone. Ci vedremo, prima o dopo, a Filippi.
Sono contento di averti conosciuto e confermato in quale profonda crisi ci troviamo, anche con persone giovani come te, impegnate in illusorie scuole della Felicità. Faccio come fece Davide nei confronti di Saul.
Un consiglio. La prossima volta, prima di intervistare una persona, cerca di conoscere e visitare il suo iceberg per non prendere altre cantonate e per non dover ricorrere a soluzioni POLITICALLY SCORRECT.
Ti perdono.

P.s.Se sei un vero credente e credi nella parresia, dovresti pubblicare questa mia riflessione sul tuo sito e chiederci scusa.

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