PIL E-PIS sul Cantico dei Cantici, riscontro di Amelia

Le Pillole Epistemologiche e Piste per l’arena esistenziale dal commento del libro Cantico dei Cantici

Grazie Mariano che hai scelto innanzitutto di approfondire, ”Il Cantico dei Cantici”, un libro a me molto caro, pieno di poesia, parole così ascensionali della profondità che, sin da quando le ho sentite la prima volta, mi hanno fatta innamorare…
Mi è sembrato, quasi, di visualizzare i passaggi che raccontavi, rispetto all’archetipo, come griglia, e mi ha colpita tanto che tu abbia scelto i due ommatidi del Pira Graal e CEU, uno inserito nell’altro per collocare il rapporto con se stessi, che hai collocato già dalla fase della meiosi/arco di sinistra…fino al salto quantico oltre e formazione del gamete! Cioè la propria specificità! Quindi si genera il rapporto forte nell’incontro tra ovulo e spermatozoo, che superato la fase del chiasma e scambiato… si sposano/arco di destra! Bello è stato come ci hai fatto vedere la morula, o fase della nascita dei gruppi, per poi scoprire il senso del globale o viaggio nel salto precipiziale! Mentre ascoltavo la prima pillola mi è sembrato di stare al cinema, mentre pensavo al CEU che è interno in ogni piano del pira Graal e ci hai ben accompagnati a farcelo vedere nei vari passaggi della gravidanza. Così pure hai saputo riconoscere la fusionalità, abitante indiscussa del regno della meiosi!
Quindi mi colpisce come oggi, come da sempre riesci ad estrapolare da un testo, (in questo caso un testo antico a te caro) un archetipo “anche per la coppia” ma solo “anche” della coppia uomo-donna! E chiunque abbia stato scritto il Cantico dei Cantici, lo ringrazio, uomo o donna che sia stato, perché ha parlato sicuramente un linguaggio universale del quale tu sicuramente sei padrone! Per me personalmente il Cantico parla sì di fusionalità, ma parla anche di mancanze: ora, che queste mancanze siano nella coppia o nella famiglia di origine, nel rapporto con se stesso o con i gruppi o globale massimo, il denominatore comune per me è anche la mancanza! Che poi, detto in positivo, diventa la base dei desideri! Desideri che non muoiono mai, che sono così forti da andare contro tutto e tutti, quando si risvegliano, quindi secondo me questo libro parla della fusionalità, del potere del fusionale che, quando risvegliato, vuol vivere nell’esistenza! Il massimo di questa sua potenza si manifesta nella notte e risveglia tutti i codici perché, sentendosi solo/a, avendo perso il suo amore, lo va a cercare disperatamente, come se non potesse più vivere senza! Mi sembra un atto di amore profondissimo che ci spinge a rompere ogni sistema o schema simbolico che imprigiona la fusionalità. E certamente questo può avvenire in ogni piano della piramide o del Graal! Ecco perché, ogni sperimentazione, compresa la tua, che è molto aperta e globale, penso che sia da benedire perché può accompagnare l’essere umano a ritrovare l’amore perduto specifico. Quindi, se lo volessimo applicare alla coppia uomo/donna, dovremmo anche riflettere sul fatto che nessuna coppia, fino ad oggi, può essere stata intera sin dal suo nascere, perché il frutto non è ancora maturo, e che quindi ogni fase che sta spingendo i due mondi, quello maschile e quello femminile a recuperare i pezzi inespressi, è una fase sacra, che non possiamo che benedire! Mi piacciono molto e non vedo l’ora di sentirle tutte! Buona notte

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