Incontro ad Osimo per una applicazione del percorso B.Ad.A. (Bambino, ADolescente, Adulto).
Sabato 13 Novembre 2021
Grazie alla generosità di Cindy (e non sono di parte…è oggettivamente così!), ci siamo incontrati sabato pomeriggio per fare un approfondimento e delle applicazioni sulla base del percorso B.Ad.A.. Questo acronimo corrisponde ai termini Bambino, Adolescente, Adulto e rappresenta, oltre alle le fasi anagrafiche della nostra esistenza, anche, e Soprattutto, il modo in cui le affrontiamo, le facciamo nostre, le sublimiamo o ne restiamo ingabbiati all’interno. Partendo proprio da questi imprescindibili passaggi, cercando cioè di cogliere quali parti adulte oggi risentono, e come, dei tagli del bambino o del nostro adolescente, leggere il nostro modo di affrontare questo nostro viaggio nella A.L.L.E. Mariano, per mettere a punto questo, che secondo me può essere a buona ragione considerato come un ommatidio importante, lo ha applicato ad un ristretto gruppo di donne, tra cui proprio Cindy che, dopo averne sistematizzato le deregistrazioni ne ha cavato sapientemente fuori una griglia da cui partire anche per cercare di immergersi e riconoscere i nostri meccanismi di bambino ingabbiato o adolescente incazzato o abbandonato o tutte insieme …più altre a scelta!
È stato un pomeriggio molto interessante, per me…interessante e ricco di stimoli per immergermi in parti mie del viaggio che ancora faccio fatica a “sbloccare”. Non apro questo file perché sarebbe molto lungo. Mi limiterò a fare un resoconto di un incontro di approfondimento, di ricerca, di blow-up di cui non ricordo averne vissuti di uguali! Oltre a Monica, padrona di casa, e Cindy, padrona del know how, c’eravamo io (Luca), Mara, Luciano, Teresa e Lucia (in forma piatta).
L’ascolto dello stato quiete è stato importante in quanto, oltre ad avere osato per primo, mi sono anche permesso di aprire all’esterno raccontando del mio periodo, delle difficoltà e dei sintomi che il mio corpo sta mandando insistentemente e soprattutto del fatto che non riesco ad interpretarli in profondità o sentire che posso vivere insieme a loro e magari anche superarli. Ho sentito devozione profonda nell’ascolto e sento di aver preso anche per me spunti da voler riportare alla mia storia.
Per applicare poi, la griglia del percorso B.Ad.A. è stato importante ritornare sugli atti,leggerli di nuovo (dato che ognuno si era già preparato leggendoli nei giorni scorsi), e soffermarsi sui vari step o sulle figure proposte da Mariano, che poi sono molto ampie e dentro le quali ognuno di noi si è potuto riconoscere, una o più volte! Transitare infine attraverso gli stadi di Bambino, Adolescente e infine Adulto è certamente importante per ognuno di noi per evitare di restare incastrati in punti dove l’esterno troppo spesso ci ha tagliato e riproporre nelle modalità più disparate tali tagli nelle fasi successive.
Un bambino che non sente di essere importante per le proprie figure di riferimento, tenderà a fare tutto da solo in adolescenza, a non volersi/sapersi legare a niente e nessuno e magari a sentire, da parte delle figure adulte, la “mannaia” del giudizio incombere continuamente su di sé anche in età adulta….
Con estrema ed impietosa sintesi questa può essere una delle letture della griglia e, ovviamente, rappresenta solo il livello simbolico di lettura. Gli altri livelli poi sono dipendenti dal nostro vissuto e da come riusciamo ad immergerci in questo. La difficoltà principale che ho riscontrato sta proprio nel riuscire ad immergersi nel proprio vissuto invece che fermarsi a vedere lì che la storia fa vedere, sia la nostra che quella degli altri. Immergersi sta a significare astrarsi dalla storia e tornare a contattare codici più profondi che hanno a che fare con le emozioni, il biorganico e quello che rimane del nostro collegamento con l’ontologico. Quello che infine mi rimane del pomeriggio è l’unione del gruppo, l’onestà di provare a “perdersi” in una ricerca non semplice con il desiderio di crescere o far crescere parti nostre ingabbiate, svelare parte degli incastri che ci fanno sentire in difficoltà anche nella vita quotidiana e che spesso si trasformano in lapidi e ci induriscono o ci fanno piegare le ginocchia.
Dicevo che è un desiderio, un tentativo, una ricerca…sì, di sicuro non si è mai arrivati ma almeno provarci è importante, per questo mi sento di consigliare incontri come questi di applicazioni e approfondimento, per il percorso B.Ad.A. o con altre griglie.
Luca