“IL PESCATORE DI ANGUILLE” opera di Yusuf Hayate.
“Stipa sierp ca truov anguill”, ma anche il pescatore di anguille. Ho scelto di rappresentare questa figura perché, secondo me, prima riflette molto la condizione della realtà che vivo nel rapporto con il mio territorio di origine, poi anche per dare valore alle figure dei padri fondatori di Paterno, appartenenti alla cultura organica del mondo contadino, dove le risorse di ogni tipo erano preservate con spirito e con presenza costante e coerente, se pur con i limiti ma continuativa…
Poi l’anguilla, per una sua caratteristica principale, mi e ci ricorda, che è difficile da stringere tra le mani, essendo appunto serpeggevolmente
sfuggente. Il concetto è che quando abbiamo tra le mani una verità o direi la concretezza di un’esperienza vissuta, che ci riavvicina al senso profondo dell’esistenza, si fa fatica a trattenerla e a volte sfugge via, ritornando nelle acque tra limacci e zone paludose.
Con questa mia condivisione che faccio con enorme entusiasmo, voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sinceramente visto e visitato per quello che solo io sono, in particolar modo il Dottor Mariano Loiacono, presidente della Fondazione Nuova Specie, Troia (FG), primo promotore della mia rinascita oltre il mio disagio.
Un abbraccio a voi e grazie, Yusuf