Corso Maestrepolo, rubrica PASQUALINA: I PERCHE’ DELL’ESISTENZA. “Quale evento (forse qualche FUK?) spinge ognuno di noi…” Domanda di Cindy, riscontro di Adal
Quale evento (forse qualche FUK?) spinge ognuno di noi ad essere più attratto e/o più portato per una determinata espressione artistica? Perché invece con qualche altra arte facciamo più fatica?
Grazie Cindy per lo spunto e grazie agli altri maestrepoli che hanno risposto, fra cui Elisa, con un approfondimento molto interessante.
Io mi faccio molto spesso questo quesito, soprattutto quando mi trovo di fronte alle resistenze nei confronti di una espressione artistica. Ad esempio faccio fatica a prendere in mano il didgeridoo se non mi “obbligo” ad andare a lezione. Pensare che poi quando mi sforzo e quasi mi “violento”, poi ne godo tantissimo, ma il salto precipiziale è sempre faticosissimo. La stessa cosa mi capita quando mi cimento nella pittura o nei lavori manuali. Grande difficoltà iniziale e poi grande godimento, ma la volta successiva torna il blocco. La stessa cosa mi capita quando vorrei scrivere qualcosa che non mi nasce spontaneamente, arte che, tra l’altro, è quella rispetto alla quale mi sento più portato e meno svalutato.
Riassumendo le mie varie rielaborazioni, su di me sento che è come se, accettando il mio desiderio di esprimermi attraverso diverse forme d’arte, dovessi accettare di cambiare e, affrontando un cambiamento, si attivano subito tantissime resistenze. Infatti appena provo a mettermi a suonare, a disegnare, a scrivere una storia, un monologo, ecc. mi parte l’istinto verso le soluzioni. Sento chiaramente che fra il mio simbolico o il mio analogico (a seconda della forma d’arte) e il mio ontologico si attivano lapidi che non mi permettono di esprimermi con serenità.
Con questa occasione di ulteriore rielaborazione, mi viene da pensare a queste difficoltà come delle porte che potrei aprire, per raggiungere i miei FUK, attraverso i codici e quindi utilizzare la weltanshart per vederli e scioglierli. Un po’ come succede quando parto dalla mia rabbia, per raggiungere i miei desideri, lungo la formula di Einstein 3DxR=L.
Adal Makuru