Un’alternativa al modello sanitario per il “trattamento” del Covid- 19. Ricanto di Debora

Coronavirus? No! Mi sei CARONEvirus!

Lettere, like, ricanti, suppliche, proposte di collaborazione e richieste di amicizia al Virus!

Sei proprio un Carone tu, oh Virus,

che tanto m’hai fatto sospirare durante i mesi primaverili per non aver potuto vedere amici e relazioni importanti.

Ti sento davvero un Caronte, oh tu Virus,
che hai scelto di non mostrarmi i volti di coloro che se ne sono andati per l’ultima volta da questa Terra.

Ma sai, di Te e della tua Corona, oh Caronevirus, mi sono avvolta, e ho percepito la possente forza con la quale sai agire;
e così ho visto i deboli vacillare e gli ottimisti cercare nuovi spazi.

Soffia forte ora il vento del tuo mutare in questo mondo: Carone, io sento che non voglio arrestare ora la tua corsa, poiché, se nel pozzo profondo delle paure vuoi e devi arrivare non sarò io a fermarti.

Di te avverto nelle mie viscere la profonda spinta a far emergere la tensione tra ciò che muore e non serve, e ciò che vitale è e vuole essere, senza soffermarti troppo.

Sai che insegni davvero a selezionare i più precisi bisogni?
Decido io chi è meglio incontrare e chi invece proprio non desidero.
E di questo ringrazio con gran sollecitudine te, oh Caronevirus, che mi spingi in ricerca della mia spinta vitale, della passione di vita, degli interessi che donan sorriso.

Solerte infine tu, oh Caronevirus, hai sollevato il velo di molteplici ambiguità permettendo al mio intuito di raffinarsi.

E sì, Caronevirus, m’affido ancora a Te per vedere e sentire quanto la tua falce deciderà di recidere erbe come luoghi ed eventi non più generosi con me.

Per me grazie, Carone, buon CaronteVirus.

Debora

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