“Dopo sessant’anni riprendo a pedalare, anche se con un triciclo” – Giovanna

“Incredibile ma vero, non si può capire quello che mi sta succedendo… dopo sessant’anni riprendo a pedalare, anche se con un triciclo”.
Avevo messo una bella lapide su questa mia passione…
Sembrava tutto morto, e invece sto rivivendo la bellezza di quello che provavo da ragazza!
Per me la bicicletta era come avere la possibilità di scappare da casa, da una casa dove non volevo stare, e sentire la gioia della libertà.
Avevo undici anni quando ho smesso di pedalare!
L’incidente del luglio del 1960 è stato determinante per la mia vita… un brutto incidente in cui ho fatto un volo e poi sono precipitata da un muro molto alto che recintava la villa comunale.
Ai miei tempi non c’era comprensione, aiuto da parte dei genitori, c’era solo punizione. Mio padre, anziché consolarmi, alleviare il mio dolore, anche fisico, mi ha punita.

 

Per lui avevo subìto l’incidente per mia distrazione e quindi meritavo una severa punizione! Non solo non sono stata accolta nel mio dolore, ma mio padre ha fatto sparire la bicicletta da casa nostra per sempre, provocando anche un danno ai miei fratelli, visto che sono la seconda di sei figli.
Non ho più ripreso una qualsiasi bicicletta perché temevo di cadere e di essere punita di nuovo.
Ho cancellato tutto per amore e rispetto di mio padre.
Il desiderio di sentirmi libera pedalando sulla bici, sentire il vento tra i capelli, il sole che ti sfiora e ti bacia la pelle e tanto altro ancora ormai non mi appartenevano più…
Il mio meccanismo era diventato che per paura di essere punita rinunciavo a tutto, non osavo, mi ero chiusa a fare solo poche cose semplici che sapevo di non sbagliare.
E questo meccanismo l’ho applicato in tutto, fino a pochi giorni fa.
Mariano, nonostante le mie iniziali resistenze, ci ha tenuto che rompessi questa lapide, che tornassi a quando avevo undici anni; mi ha spinta a riprendere la bicicletta anche se con tre ruote perché avevo perso l’equilibrio, con fatica ho accettato e adesso non mi sembra vero poter andare in giro, dove voglio, libera di percorrere tutte le strade ma con la gioia di una bambina che riscopre la leggerezza di camminare.
Il vento sulla pelle, il sole, mi danno nuova linfa.
Sì, non sono più una bambina, un’adolescente, ho ormai settantun’anni, ma la voglia di pedalare mi è ritornata fresca e genuina come prima.
Pensavo fosse morta, non ci pensavo più, data anche l’età,
mi sono sorpresa da sola, mi sto meravigliando della mia forza!
Le lapidi si possono togliere a qualsiasi età, basta volerlo…

Giovanna

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