Corso Maestrepolo, rubrica PASQUALINA: I PERCHE’ DELL’ESISTENZA. Come faccio ad accorgermi… Domanda di Moris, riscontro di Giovanna

Grazie al percorso nella Fondazione lavoriamo per mettere in relazione la nostra parte maschile a servizio di quella femminile. Ma come faccio ad accorgermi se sono diventate parti in competizione e quindi come posso rielaborare per procedere e rimetterle in armonia?

Carissimo non voglio fare nessuna teoria sul maschile e femminile perché le conosci bene.
Voglio solo dirti che anche dentro di me c’è stata questa lotta tra il maschile e il femminile perché, non conoscendo l’importanza del mio femminile e vivendo in una società dove puoi essere rispettata solo se sai esprimere il maschile, io ho sviluppato molto maschile soprattutto nel mio posto di lavoro.
Quando ho scoperto che il femminile, grazie al progetto NS e alle teorie di Mariano, era, forse, più importante del maschile ho cominciato ad approfondire il femminile, ho partecipato a gruppi
di donne molto femministe. E lì ho sentito, da una parte, un po’ il riscatto del mio essere donna senza sentirmi inferiore all’uomo, ma dall’altra parte. era come ribaltare i ruoli, era come dire “prima hai comandato tu, adesso comando io”. Ma si trattava sempre di comando parziale. Quindi neanche questa soluzione mi sembrava buona anzi mi sentivo ancora più sconfitta perché non mi sentivo né un forte maschile né un forte femminile.
Le cose sono cominciate a diventare più chiare, per me, quando Mariano, per rispondere a una mia domanda cioè ” perché le donne non si fidano delle donne?” mi ha regalato un’altra sua bella teoria per me illuminante che è quella dei Graal parziali. Questa teoria è diventata per me un cavallo di battaglia. L’ho riempita di tanta storia anche mia, l’ho proposta a diverse edizioni della FdB e ho capito che non c’è bisogno di nessuna guerra fra femminile e maschile ma solo accoglienza delle due parti che stanno dentro ognuno di noi. La grandezza di ognuno di noi sta solo nel fatto che ci sono occasioni in cui può predominante il maschile e altre in cui può predominante il femminile senza fare, per questo, una scala di valori e senza guerre.
Come sappiamo gli opposti non devono essere opposti ma devono danzare insieme e in armonia e non c’è un peso o una misura, ma c’è la vita che dobbiamo esprimere in pienezza.

Giovanna

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