Corso Maestrepolo, rubrica PASQUALINA: I PERCHE’ DELL’ESISTENZA. Come faccio ad accorgermi… Domanda di Moris, riscontro di Debora
Grazie al percorso nella fondazione lavoriamo per mettere in relazione la nostra maschile a servizio di quella femminile. Ma come faccio ad accorgermi se sono diventate parti in competizione e quindi come posso rielaborare per procedere in armonia?
Caro Moris e Maestrepoli tutti-e,
La tua e’ una domanda stimolante e ricca di colore che necessita di ordine e anche, credo, di percorso alle spalle.
In teoria, sarebbe semplice se riuscissimo a ritagliarci tempo e spazio per rifondare il nostro Graal, scendendo giu’ nel Biorganico, sostenuti da un saldo ontologico e magari anche da una persona a noi vicina e responsabile; se potessimo altresi’ fare tanto Albero della Vita (Yang maschile) insieme e intrecciato all’ albero della Conoscenza (Yin femminile) allora saremmo forse un po’ piu’ interi di quanto non siamo.
Spesso pero’ questo Crossingover risulta non cosi’ fluido e dinamico a causa di pesi che ci portiam dietro, magari da troppo tempo, Chronos, ingabbiati e non espressi come il senso di abbandono o la svalutazione e-o la rabbia per non essere stati accettati.
Nella mia esistenza io ad esempio, mi sentii fortemente svalutata a 20 anni, portatrice di una linfa compressa e di un femminile svuotato, a servizio dell’ esterno. Desiderosa poi, di scoprire il Maschile sano che dentro avvertivo, iniziai dal corpo per approdare alle emozioni e acquisii piu’ salda sicurezza. Mentre il mio nuovo maschile faceva pace con un femminile carico di parti vulnerabili, mi approcciavo al mondo maschile con curiosita’ e gioco ma molto piu’ in ascolto dei miei bisogni.
A volte luce e notte si sfidano dentro di noi e non riusciamo subito a trovare la risposta a scelte che l’ esterno ci chiede.
L’ embriogenesi della donna di pochi anni fa (2000), ad esempio, ci domandava, da riviste e media, di essere audaci e procaci tanto che poi questo ha finito per spaventare l’ Uomo che invece chiedeva una Donna ancora dolce e materna.
Alla luce della mia esperienza col Tao prima e con il Progetto Nuova Specie da 5 anni, posso affermare che la Ricerca degli opposti termina se e quando sentiamo che, ancorandoci alla Fides e al nostro Albero maestro, esiste un nucleo originario di parti e qualita’ che ci fanno risplendere, ovvero quando cio’ che esprimiamo all’ esterno ben rappresenta cio’ che dentro portiamo.
Credo quindi, che un buon Spirito saldo e forte, nutrito sia dalla delusione di aspettative che non ci rispecchiano, sia nel Positivo dal soddisfacimento dei bisogni, diventi quel Maschile al servizio del Femminile sacro, fervido e complesso che trova rispondenza nel Progetto.
Ad oggi, grazie ai progetti, Finestra di Babich prima e Rainbow poi, ho donato maggior vigore e luce ai miei desideri di donna che erano sì presenti, ma non canalizzati dal mio Ontologico.
Oggi questo aspetto dolce, forte e profondo di me, lo sento sempre piu’ anche a servizio dei gruppi e della Rrrete.
Per questo vorrei festeggiare questo mio passaggio cambiando nome da DeboraCa- Lumaca a DeboRadice
Un abbraccio