Perché l’allattamento al seno, pur essendo un atto di nutrimento che consente la crescita di un essere umano e quindi della specie, un atto che dovrebbe essere semplice, istintivo e facile, è invece in molti casi per le donne doloroso e anche talvolta dà origine a infezioni (es. mastiti), malesseri, etc.?
L’allattamento è un atto che mette in comunicazione due individui e, in questo atto, uno tutela necessariamente la vita dell’altro e l’altro rimane passivo, quasi senza risposta, feedback, specchio-riconoscente, se non per piccoli gesti, movimenti che però non ci vengono agevolati ma che dobbiamo ricostruire senza un dizionario pregresso.
In questa dinamica ci vedo tutta la bellezza delle dinamiche storiche.
Ma anche la difficoltà, perché, la crescita, l’evoluzione, il viaggio richiede, come transitorio punto di arrivo, l’equilibrio tra chi dà il seno e chi succhia.
Ma non solo l’equilibrio nel gesto, nel fare, ma anche nel comprendere: i movimenti messaggio dovrebbero essere più chiari, più espliciti, più personalizzati.
In questo viaggio ideale, da quando nasciamo a quando diventiamo genericamente grandi, ogni minuto che passa, dovrebbe portarci a fare uno sforzo in più per non essere più tetta e fare uno sforzo in più per riconoscere il lavoro fatto dalla nostra tetta meravigliosa.
In questa dinamica storica, poi, si vanno ad aggiungere come delle veline sempre più invisibili che sono gli intrecci delle nostre dinamiche metastoriche.
Dinamiche che la Mamma porta con sé nella pancia e nell’allattamento.
E così, come ogni secondo di vita ci dovrebbe portare a una dinamica storica nuova, così ogni secondo il neonato attraversa dinamiche nuove piacevoli o spiacevoli che costruiscono, anche per lui, veline di dinamiche metastoriche.
Centinaia e migliaia di salti percorrono la vita del Neonato, mentre la vita della madre già stata neonata, con tutta probabilità, delusa negli anni, ripercorre alcuni di questi salti passati (probabilmente i salti più sentiti come negativi, visto che non siamo ancora abituati a dare valore al negativo e al positivo).
Questa fitta rete di intrecci, di per se stessa, non è il solo unico problema (se così si può dire). L’altra difficoltà è che questa rete fitta scende sempre più in profondità, diventando ad un certo punto Conoscenza.
La Conoscenza è affascinante anche perché, se una dinamica inizia e finisce, una volta che ha superato tutti i nostri veli e muri, vive dentro di noi con la potenza del Sincronico ma spostandosi nel Diacronico.
Perché quindi un gesto così legato alla vita può portare a stare male?
Prima di tutto perché la vita è un CEU, quindi è anche anello diabolico, e nessuna relazione, per quanto da favola (come purtroppo è ancora banalmente vista la relazione Madre-Neonato), è esente dal negativo. Anzi, direi che, quando una relazione bella porta con sé un negativo forte, vuol dire che è vera, reale.
In secondo luogo, essendo l’allattamento una delle primissime interazioni con l’Altro (assieme agli abbracci, al calore, all’essere cambiato, etc.…), è anche una delle dinamiche più intense di Amore, ma anche di Paure, cioè di Biorganico Vita/Morte.
Se la nostra vita fosse un palazzo, l’allattamento sarebbe uno dei piloni di cemento più profondo che sorregge tutto, che non si vede e che, per essere sistemato/rielaborato, andrebbe scavato e lavorato con arnesi appropriati e parecchia fatica.
Ma qui vengono in aiuto le dinamiche metastoriche, le quali aleggiano oltre la materia e sono in grado di scassare, ribaltare, rinnovare, rigenerare il tutto con semplicità.
Ecco perché solo fare l’allattamento, o vederlo (quante battaglie per allattare in pubblico) con semplicità, trascina piloni di cemento alla luce senza alcuno sforzo. Ed ecco perché in molti progetti – come tanti hanno scritto negli altri contributi – essere allattati o vedere altri allattati, riporta a quelle reti leggere ma potenti che ci riportano ai primi momenti.
Perché poi il seno si ammali, in alcune occasioni, quando la mamma allatta ce lo dice il Graal.
Innanzitutto non è vero che la donna ha una naturale e innata propensione alle cose di mamma: se è vero che può farlo non vuol dire che deve, sa, vuole e, siccome sono pochi gli accompagnamenti all’essere madre, spesso per paura di deludere l’esterno, una donna si butta o viene buttata senza aver sciolto quel magma che la sua Scena Primaria con l’allattamento ha causato.
Se aggiungi, anche, che le donne sono ontologicamente più sensibili alle variazioni metastoriche e che il corpo è la membrana che divide quell’intricata rete sepolta da anni (biorganico) dal Mondo fuori di noi (simbolico), si capisce come gli avvisi che ci dà la Vita su dove dobbiamo andare, sono tutti scritti nel nostro corpo, come tatuaggi al contrario: se il tatuaggio simboleggia una decisione iscritta nel nostro corpo dal fuori al dentro, così la cosiddetta malattia ci dà tatuaggi di decisioni prese dalla Vita per noi dal dentro al fuori.
E ognuna forse racconta di una sfumatura diversa dentro di noi.
Infine, come fa un uomo a supporre certe cose di una dinamica solo al femminile?
Beh, la risposta sta nel fatto che tutti abbiamo vissuto la dinamica dell’allattamento e, in un modo o nell’altro, l’abbiamo replicata per cercare di attraversarla o di riviverla come una morula all’infinito.
Ogni essere vivente della specie uomo può nutrire o essere nutrito, solo che, le modalità per farlo, diventano infinite e, anche se la bocca si guadagna il luogo preferito dove far passare la dinamica della nutrizione, non è detto che questa sia la sola.
In questo modo tutti proviamo a replicare la dinamica, alle volte allattando alle volte succhiando, in un’infinita e ampia rete di trasformazioni della quale è difficile tenere traccia, ma che, tramite dinamiche metastoriche che come gli incendi distruggono gli orpelli e lasciano la sostanza, così riportano all’indietro nel tempo e nello spazio la nostra vita.
L’allattamento quindi è una dinamica delicata che sembra semplice, come gesto, ma che richiederebbe, per ogni poppata, una profonda comunità attorno che ti lascia il tempo e ti stimola per raccontarti, stare male, stare bene, fare festa, ridere-piangere-dormire, e fare teoria.
Bisognerebbe fare sì che ogni poppata fosse un Progetto dove affondare e risalire a CEU continuo.
P.S.: quello che racconto qui è il frutto della mia esperienza con le dinamiche sull’allattamento, specialmente quelle legate al cibo, all’ingordigia, all’accumulo mangione e all’aumento di peso che solo oggi, dopo 10 anni, sto affrontando e che ogni giorno si presenta come una sfida a cui prestare attenzione e alla quale dare homelife sempre nuove.
Ma soprattutto quello che ho raccontato è già detto meglio e più nel dettaglio nel primo capitolo del libro “L’uomo a quattro dimensioni” scritto – orgogliosamente e segnitivamente nel mio anno di nascita – nel 1988 da Mariano con un gesto teorico che a mio parere, dopo anni di studi dei più vari pensatori, posso dire di non averlo mai ritrovato scritto simile da nessuno ma che, soprattutto, non ho mai visto trasformato in un sogno concreto com’è il Progetto Nuova Specie.
Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza di navigazione possibile sul nostro sito. Cliccando su “Accetta Tutti”, dai il consenso all'utilizzo dei cookie.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie
Durata
Descrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 months
The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy
11 months
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.