Corso Maestrepolo, rubrica PASQUALINA: I PERCHE’ DELL’ESISTENZA. Perché l’allattamento… domanda di Elisa, riscontro di Pina

disegno di Monica Glorio

 

 

Perché l’allattamento al seno, pur essendo un atto di nutrimento che consente la crescita di un essere umano e quindi della specie, un atto che dovrebbe essere semplice, istintivo e facile, è invece in molti casi per le donne doloroso e anche talvolta dà origine a infezioni (es. mastiti), malesseri, etc.?

 

 

Grazie Elisa per questa profonda domanda che, come la gravidanza, almeno dal punto di vista biologico, è un’esperienza esclusiva delle femmine.
Anche se, come la gravidanza, è un’esperienza che tutti abbiamo vissuto. Tutti veniamo da un utero e tutti siamo entrati in relazione con un seno che può averci nutrito o no.
Credo che, dopo la fusionalità vissuta nell’utero, è il primo atto che la può riprodurre nell’arena esistenziale.
Il neonato, ancora attaccato al cordone ombelicale, viene appoggiato sul grembo materno e già sa dove andare a cercare, dove andare ad attaccarsi. Una magia che mentre scrivo rivivo potentemente!
E rivivo la differenza tra il primo ed il secondo figlio, ma questa è un’altra storia che posso solo accennare. Il primo figlio, nato da un parto difficile e aiutato con la ventosa, non mi fu appoggiato sul grembo perché era sofferente e quindi dovettero intervenire sia su di lui che su di me. Uno strappo violento…
Per fortuna, il mattino dopo, la magia si avverò e mi ritrovai ad allattare un neonato che aveva una fame eccezionale. Fui costretta a interrompere l’allattamento per ritornare a lavorare e, seppure lavorassi in un’organizzazione sindacale, non avevo tutela alcuna. Con il secondo figlio le cose andarono come le ho descritte prima; ma lui non tirava e dovetti, mio malgrado, passare all’allattamento artificiale.
Il breve racconto mi riporta subito a riflettere sul diverso vissuto rispetto alla fusionalità, sia da parte mia verso i figli, sia dei figli verso me. E mi porta a riflettere su come stavo io rispetto a loro e a quali debiti originari dovevo pagare e interrompere nella catena di trasmissione tra le generazioni di femmine da cui provengo.
Nella magnifica teoria dell’insieme madre-neonato, Mariano parla di un delirio a due: la magia di questa relazione esclusiva e di un contratto di sangue fra le parti che riporta ad una sensazione di benessere e pienezza unica.
Ed è proprio questa la raffigurazione che abbiamo anche grazie all’arte, ai miti, alle fiabe, ma… c’è il C.E.U. dell’allattamento.
L’allattamento infatti, quando c’è una mamma sufficientemente buona e un neonato che utilizza i movimenti messaggi, parte da una fase Spettacolo che con il tempo e, man mano che il neonato cresce ed evolve anche nei bisogni, passa alle altre fasi dell’arco di destra per arrivare al Salto Quantico Precipiziale. Anche nell’allattamento il salto può essere da esodo, accompagnamento devoto per passare allo svezzamento e a un’alimentazione più adulta, oppure da esilio quando, come ho accennato nella mia prima esperienza, ci sono eventi che obbligano.
Penso per esempio a quante donne delle passate generazioni che usavano l’allattamento anche come anticoncezionale, si ritrovavano a “dover togliere il latte perché incinte” e quindi di fronte a un Salto Quantico Precipiziale da esilio a due, per il figlio e per se stesse.
Dopo il salto c’è tutto l’attraversamento dell’anello diabolico: la rottura di una relazione di dipendenza fino alla morte e molte donne conoscono quanto è difficile staccare dal seno il figlio, specialmente dopo un lungo allattamento. Tutto ciò per arrivare al nuovo spettacolo che conserva l’esperienza del seno e arriva a un’alimentazione autonoma, equilibrata e adulta.
La domanda di Elisa è probabilmente la faccia della medaglia più in ombra. È la situazione in cui non si parte dallo spettacolo, magari si parte da una funzione ruolo che allatta più la mamma che il figlio; magari si parte da un obbligo-dovere perché quel figlio non era desiderato; magari si parte da una mamma che vive già una situazione di arco di sinistra e che magari non può neanche parlarne perché sarebbe una mamma giudicata cattiva, disumana.
Allora l’allattamento diventa pesante per la mamma: quante volte si dice “l’allattamento la sta consumando” oppure “è un po’ esaurita perché sta allattando” e, soprattutto, diventa un peso che si trasmette ai figli che a questo punto mangiano latte e veleno e non arrivano a fare il Salto Quantico Oltre verso il nuovo spettacolo del cibo, sviluppando, probabilmente, negli anni un cattivo rapporto con il cibo, il così detto “disturbo dell’alimentazione”.
Ultima considerazione sulla “mastite”: può essere causata da germi, ecc., ma la mia esperienza, l’ho avuta quando ho interrotto l’allattamento per lavoro, mi conferma che c’è stato un Salto Quantico Precipiziale da esilio, per cui i dotti lattiferi, che ancora volevano e potevano produrre cibo, si sono riempiti al punto da scoppiare e si sono infiammati tanto da provocare dolori fortissimi, febbre, ecc.… Se il salto fosse stato da esodo anche i dotti lattiferi avrebbero prodotto sempre meno e sarebbe stato un passaggio “naturalissimo”.

Pina

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

FACEBOOK

5x1000-Fondazione Nuova Specie