Aula didattica globale “Gianna Stellabotte” (FG), mercoledì 26 aprile 2017. EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Secondo giorno della II Settimana.

La giornata di oggi si è aperta con il negativo: Dina ha comunicato di aver trascorso la notte in ospedale per una colica renale.  

Ivan aveva trascorso la notte in bianco, iniziando subito una dinamica nella casa dove alloggiava: questo però gli ha permesso di stare in positivo durante la giornata. 

Vittoria è entrata dalla cucina tamburellando con un coperchio e  un mestolo per attirare l’attenzione dei presenti al fine mettere un po’ di regole sulla pulizia degli spazi comuni.  

Il negativo emerso anche dalla pillola del giorno, ci ha spinto ad allinearci con l’In.Di.Co. favorendo il cambiamento, dunque la metastoria ci ha accompagnato a partire già dal mattino. 

La pillola ci ha permesso di riprendere le dinamiche iniziate il giorno precedente, facendoci lentamente scendere nelle nostre profondità accompagnati dalla teoria. 

Partendo da un negativo vissuto a casa da Nicola, i conduttori hanno proposto di farlo transitare da un angolo Alfa ad un angolo Beta attraverso musica, balli e giochi per manifestare la vita che c’è in lui in quanto non riesce ad esprimere i propri bisogni. Questo gli ha permesso di entrare più facilmente in relazione con gli altri.

Graziana è intervenuta per parlarci dei meccanismi psicotici che ognuno di noi ha: spesso ci si sofferma su questi, non tendendo conto che essi rappresentano solo la punta dell’iceberg e crescono a dismisura se non riusciamo a fare un cambiamento. 

A questo proposito si è raccontato Michele, che è uscito dalla sua identità psicotica di bravo ragazzo e studente modello ribellandosi contro una situazione familiare che gli stava stretta. 

Dopo aver attraversato una serie di vicende negative, Michele è riuscito ad innescare un movimento nuovo iscrivendosi ad un corso di fotografia all’università di Firenze ed andando in Vietnam per fare un servizio fotografico per la sua tesi di laurea. La permanenza in questo paese gli ha permesso di vivere la solitudine, ascoltare il suo Stato Quiete ed andare alla ricerca di specchi riconoscenti nei soggetti da lui fotografati.  

Il pomeriggio inizia con l’allegra partecipazione di Mario che con la sua fisarmonica ha coinvolto tutti, trasformando i piani della Piramide in un coro di voci.  Ciò ci ha permesso di risalire dal negativo emerso in mattinata favorendo l’intervento di Prisca. 

Lei stessa ha ringraziato Mario per aver messo in circolazione tanta energia positiva con la sua musica. 

Questo ha favorito anche il coinvolgimento di Neil, incoraggiato da Barbara ad entrare in relazione con i pensieri di Prisca, che si è dimostrata sensibilissima alle sofferenze altrui. E’ proprio questo che l’ha portata ad amplificare il dolore della madre. Rossella ci ha fatto capire quanto una parola possa spaventare una persona al punto da non farla entrare in relazione con la propria figlia, in quanto nel suo caso la telecamera religiosa ha condizionato e influenzato negativamente la vita. 

Barbara ha introdotto in modo simpatico giocoso e coinvolgente tutte le stanze della Home Life.  

In seguito Sandra ed Antonio hanno letto la prima parte della Mela Gimagiona per illustrare lo Stato Quiete. 

Lo Stato Quiete viene riconosciuto come fondamentale per lo star bene e selezionare il bisogno di ciascuno di noi, altrimenti ci imprigioniamo nelle rappresentazioni mentali che congelano il corpo e le emozioni. Quando passiamo da uno Stato Quiete ad un altro abbiamo bisogno di essere accompagnati, altrimenti i passaggi rischiano di essere solo dei rituali. 

E’ solo quando noi ascoltiamo il nostro Stato Quiete che emerge in noi un maschile e non ci facciamo più invadere dall’altro. 

 Mariella, Melania, Monica, Rocchina

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