Aula didattica globale “Gianna Stellabotte” (FG), lunedì 10 e martedì 11 aprile 2017. EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Accoglienza e primo giorno della I Settimana.
Il corso è iniziato!?
Credo che nessuno di noi abbia la consapevolezza di come ne uscirà, ma nel frattempo siamo qui, chi spintaneamente, chi volontariamente.
I protagonisti di questo nuovo corso si sono quasi tutti presentati dicendo un po’ da dove vengono, cosa si portano, condividendo i loro stato quiete.
Ogni stato quiete era diverso: c’era chi non vedeva l’ora che arrivasse questo giorno, chi non ha la più pallida idea del perché si trovi qui, o chi lo trova ad intermittenza, chi si è ritrovato i propri familiari e ne è sorpreso, e chi invece avrebbe desiderato la presenza di alcuni rapporti forti.
Mariano comincia l’accoglienza cogliendo di sorpresa Michele, e con l’occasione inizia con cenni teorici attraverso il Graal, la Piramide e la zona pellucida.
Sono stati presentati, oltre i partecipanti, anche i conduttori: Barbara, Francesca, Raffaele, Sandra e Davide. Quest’anno il gruppo del know how o meglio “No au” è formato da Marialetizia, Graziana e Antonio.
L’accoglienza è continuata ed è stata molto coinvolgente.
Le dinamiche in diretta non sono mancate.
Mariano ha cercato di chiamare quante più persone possibile per capire le motivazioni profonde che hanno spinto ognuno dei corsisti, futuri epistemologi, a partecipare. Cominciando dalle nostre storie, si è cercato di introdurre la teoria che intrecciasse tutte le vite, aiutandoci a riconoscere, tramite il fondo comune, la conoscenza a partire dalle nostre profondità.
Il corso risulta essere particolare poiché coinvolge in prima persona Mariano e il rapporto con Giovanna.
Infatti, Giovanna si ritrova a vivere un suo dolore profondo emerso già nella domenica del salotto letterario globale.
La coppia si mette generosamente in discussione, mettendo a disposizione la propria storia per trovare importanti spunti di riflessione.
A partire dal Graal, Mariano spiega come possono formarsi i vari livelli di una coppia: il livello simbolico corrisponde all’etichetta di essere fidanzati, il livello analogico corrisponde al fatto di vivere nella stessa casa, nel livello bio-organico si condividono le emozioni e in quello ontologico si condivide un globale massimo e altre motivazioni profonde.
Mariano utilizza il maschile e il femminile, due parti che rappresentano un circuito: il maschile nel far riconoscere a Giovanna anche il suo ruolo di madre, oltre quello di figlia delusa e moglie incazzata, e il femminile dedicandole e ballando con lei “vedi cara” di Francesco Guccini.
Vediamo in diretta come i nostri desideri, se vengono delusi, creano dolore che trasformiamo in rabbia verso noi stessi o verso l’esterno. Dopo un po’ la rabbia ci pietrifica, appesantendoci.
Corpi fermi e appesantiti.
Il corso servirà proprio a spiegarci come liberarci dai meccanismi psicotici, servendoci di due cose: un albero della vita devoto a noi che ci accolga e ci spinga, come accade se si è in rete, e un albero della conoscenza, ovvero fare teoria.
Per potersi de-psicoticizzare bisogna essere globali e per essere globali bisogna avere il padre, ovvero il piede fermo, l’angolo alfa, la tua identità; poi, avere il figlio, ovvero il piede che si muove e fa nascere nuove prospettive. I due sono messi in relazione dallo spirito, l’anemos.
La pillola del giorno non a caso parla di pietre e cammino: l’appesantimento ti blocca il viaggio: se io prendo un sacco di pietre pesanti, non cammino più. Le pietre pesanti sono i giudizi, sono le cose che io mi aspetto dall’altro, il confronto differenza che faccio. Quelli sono macigni che spesso ci fanno rimanere sempre dove stiamo.
… Direttamente dalla macchina dei bio-gas, Giorgia, Angela, Michele, Simona, Mara… 😆