Santarcangelo di Romagna (RN), sabato 11 marzo 2017. IX Edizione del Progetto “La Finestra di Babich”: ottavo giorno di bilancio con Mariano.

Può
una figlia volare insieme a suo padre?


Ebbene
sì, siamo giunte alla fine, oggi è giorno di bilanci per noi 24 donne che
stiamo facendo la traversata insieme. C’è un clima disteso e siamo anche un po’
dispiaciute di essere arrivate alla fine.


Dopo
i pensieri “ossessivi”, Mariano ci porta un pensiero speciale per una persona
presente al Progetto: un link al sito www.lacooltura.com,
dove c’è un articolo che parla dell’amore. 



Vengono citati grandi filosofi tra
cui Platone (Il mito dell’Androgino), il mito di Orfeo e Euridice e “La mela
Gimagiona” di G. Lotulev, alla quale viene dedicato più spazio di tutti. La
semplicità e profondità di questa storia evidentemente ha colpito molto ed è
anche molto attuale. 

Mentre leggiamo l’articolo, Mariano lo commenta
applicandolo anche alla teoria che ci interessa in questa giornata. 



Oggi, 11 marzo 2017, Platone viene superato da Ganinova Lotulev!


Poi
Mariano ci racconta la giornata passata a Corinaldo con i partecipanti al
Progetto E.V.V.I.V.A. 

In particolare, la giornata è stata dedicata a una grande
donna: Cathie Summers, la prima Donna Globale del Terzo Millennio.


Come
preparazione al bilancio, Mariano ci fa un panorama della griglia da applicare
per facilitarci usando l’Unità Didattica dei Graal Parziali. 

Il Graal maschile
è composto dalla parte superiore, da codice Simbolico e Analogico e può essere
considerato come attico o nicchia dove sta il santo, oppure può rappresentare la
torre di Babele, dove si pensava ci fosse dio, invece dio si trova nei codici
più profondi del Graal parziale femminile, che si raggiunge attraverso un
percorso.


Ieri
noi abbiamo festeggiato che questo attico è crollato. Questo è ben rappresentato
anche nella canzone che ascoltiamo, “La verità” di Brunori SAS.


Ritorniamo
al titolo del Progetto e cioè se è possibile volare con il proprio padre. La
risposta è chiara: volare oggi con i maschi non è possibile, oggi l’uomo deve
cadere da solo per andare nei codici profondi dove non è mai stato. Chi si
esalta ora deve umiliarsi. Infatti, nel manifesto è espresso il desiderio di
poter volare insieme, invece nell’attestato si vede la realtà dei fatti. Sono
le donne che ora dovranno occupare il codice Analogico non solo come corpo
cosmetico (da cosmo= abbellire) concepito da una cultura maschile. Il corpo
invece è ciò che del mio si travasa all’esterno. 

Poi, il prossimo passo sarà di
appropriarsi del codice Simbolico, non come economia quantitativa numerabile e
quindi che esclude i codici profondi, ma un Simbolico Globale che preserva
tutti i codici. 


Il desiderio del padre ci ha costretto a restringere i codici
superiori per fare spazio a loro e portarceli dentro.


Eliminare
i maschi oggi sarebbe molto facile, invece la prospettiva è quella della donna
globale del terzo millennio che riattraversa tutti i codici in modalità
ascendente senza avere rivendicazioni rispetto alla storia subita.


Per
navigare in questo nuovo ordine, Mariano ci dà il decalogo della donna del terzo
millennio:

Perdonare
i maschi a partire dai padri, ma anche i mariti e i figli.

Non
mettersi con maschi dominanti embriogenetici, ma aspettare che crollino senza
svendersi perché non possono capire il nostro valore e la nostra prospettiva.

Dovremmo
metterci invece con maschi in crisi, in fase meiotica e facilitarne le
situazioni di salto precipiziale e di umiliazione, non allineandoci. I maschi
devono essere al servizio del femminile, ma non scomparire.


Possiamo
invece rieducare i maschi a scoprire il corpo, e rieducarlo a vederlo come
utero. Man mano che scende, aiuta anche noi a creare onde ascensionali.

Rieducarlo
a fare festa e alle emozioni di vita: la transizione, la convivialità in sé, ma
anche le emozioni negative e le fragilità che vanno vissute anche da loro.

Non
possiamo aspettarci uno specchio riconoscente da loro, non può riconoscere le
parti che lui non ha! Infatti, sarebbe importante imparare a farsi da specchio
riconoscente da sole o tra donne. Se si parte disilluse, avremo la possibilità
di fare SPIN e non incagliarci nelle aspettative deluse.

Fare
da stormo per scendere nelle profondità per diventare P.U.M.M. (Potenziale Uno-Trino
Metastorico Messianico) insieme ai maschi che ci vogliono stare.

Prendere
il testimone ordinariamente (Ordine deriva da Orior= sorgere) e fare strada
verso la Supernova servendosi del proprio insieme femminile-maschile. 

Ci vuole
il Globale Massimo, altrimenti non si procede.


E’
fondamentale avere determinazione, umiliandolo e riportandolo al humus. Ma non c’è
bisogno di rivendicazioni.

Non
guardare dietro ma immergersi nelle nostre storie di oggi per vedere i punti di
meiosi e i P.U.K. (Potenziale Uno-Trino Kundalinizzato) e le difese-resistenze che
si manifestano e poterle sciogliere con il nostro calore, mantenendo viva la
fede e la speranza.


Dopo
questa bella parte teorica, che fa luce su un momento storico importante di
“mutamento antropologico”, Mariano introduce il bilancio dando valore a noi
come gruppo storico di un nuovo Progetto e del suo sapere trasmissivo.


In
questo modo, il Progetto è diventato un laboratorio di sperimentazione della
Donna Globale del Terzo  Millennio. Si
tratta di un angolo beta, un’annunciazione, e ora si inizia il percorso beta
gamma, la traversata per creare un nuovo angolo alfa della Donna Globale nella
fase fetogenetica.


“Il
cammino di mille miglia comincia da un passo” (antenato Lao Tse) è il motto del
bilancio: infatti, se facciamo il primo passo, poi si aprono gli orizzonti,
soprattutto se lo facciamo insieme come popolo che ha il senso della cordata.


Più
che ascoltare l’andamento della settimana, Mariano ci chiede se vogliamo
veramente arrivare ad avere un angolo alfa della donna globale, per cominciare
ad avvicinarci a questa donna di Nuova Specie, ci chiede di fare un passo alla
volta.

Le prospettive sono la parte più importante dei bilanci e come sempre
oltre le nostre idee e possibilità, Mariano ci spinge ad andare oltre con i
suoi consigli ed indicazioni preziosissime. 


Dopo cena, ascoltiamo le
coordinatrici, soddisfatte del Progetto: il tema si è rivelato
interessantissimo anche se impegnativo e pieno di prospettive, tanto che sarà
riproposto per tutto l’anno nei futuri Progetti “La Finestra di Babich”.

Rita
e Vickindica

1 Commento/i

  1. pina pitta

    Tutte queste cose belle abbiamo fatto?
    Orgogliosa e fiera dico sì!
    Grazie a tutte per questi post veramente belli.
    Vi voglio bene!

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