Santarcangelo di Romagna (RN), domenica 5 marzo 2017. IX Edizione del Progetto “La Finestra di Babich”: secondo giorno.

Secondo giorno del progetto la Finestra di Babich.

Anche oggi abbiamo iniziato la giornata con i pensieri “ossessivi” che ci accompagneranno per tutto il Progetto, che sono: l’accensione da parte di Paola della candela, la lettura del Pillolendario, il ricanto che Marinella ha scritto per il Progetto “La Finestra di Babich” e infine l’ascolto della canzone “Io e mio padre”.

Poi, Valentina per la prima volta ci ha fatto ascoltare il suo ricanto, molto bello e profondo.

Questo secondo giorno abbiamo iniziato ad affrontare il tema del Progetto. Ognuna di noi ha portato un oggetto o una fotografia che ricorda il padre e da lì, molto lentamente e devotamente, abbiamo iniziato a raccontarci e ad immergerci. 

Ogni racconto è stato sacro e ognuna di noi si è rispecchiata nelle storie che abbiamo condiviso. 

Nella teoria fatta dalle coordinatrici è emerso come tutte noi abbiamo messo delle lastre, delle lapidi nel Codice Analogico: infatti, si è percepita la difficoltà ad esprimersi con il corpo perché ci sono mancati gli abbracci e le carezze dell’uomo che più di tutti abbiamo amato.

Con la giornata di oggi è iniziata una teoria che attraverso le nostre storie ci accompagnerà a vedere e a rivisitare le nostre miserie, ma anche ci accompagnerà a riconoscere la nostra grandezza per riprovare a volare!

Sara e Stefania

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