Vieste (FG), 14 settembre 2016. VIII edizione del progetto “La finestra di Babich”: sesto giorno.

Oggi è il sesto giorno del progetto ed è iniziato con una esercitazione della slanciata G.B. sul respiro, prendendo coscienza del nostro respiro, ma in maniera volontaria. 

Poi B. ha proposto un rito per oggi, per evidenziare il passaggio dall’albero della vita, attuato fino ad oggi con immersioni, ecc., all’albero della conoscenza, facendoci salire fisicamente una ad una su un albero di ulivo, invitandoci a guardare dall’alto e facendoci avere un punto di vista più ampio, staccandoci dalla terra e dagli eventi per fare teoria. Pur essendo la scala, l’albero e il paesaggio gli stessi, ognuno vede e sente cose diverse a seconda della propria specificità. 

Per rientrare nella nostra stanza dei gruppi, cambiata anche nel setting per favorire l’ascolto della teoria, partecipiamo al rito, ideato da P., che consiste nel tagliare la corda per il nostro passaggio da donne arrabbiate a donne che utilizzano la teoria delle “3D (Desiderio, Delusione, Dolore) + R (Rabbia)”. 

Poi B. ha introdotto la teoria del Quadrimensionalismo, trattata da Mariano Loiacono nel suo secondo libro, e ci ha illustrato il concetto di “blow-up”, che serve ad ingrandire e ad avvicinarsi all’evento, e il concetto della signora “L.I.D.I.A.” acronimo di “Lento Incerto Dubbioso Inedito Aperto”, che deve portare ad una nuova lettura della vita

Noi veniamo da una società dove è prevalsa la visione maschile della realtà, che ha portato alla rivoluzione della donna, per acquisire i propri diritti, e solo successivamente alla consapevolezza della differenza di genere. 

Il Progetto Nuova Specie non è etnocentrico, cioè non sostituisce una cultura vecchia con una nuova, ma è il compendio, il fondo comune di tutte le culture conosciute, per fare teoria

Il rapporto madre-neonato/a è alla base della conoscenza, è universale, è osservabile, e ti permette di fare “haggadah”, cioè di dare un contributo proprio alla realtà osservata. Per far nascere qualcosa di nuovo è strutturale che madre-neonato/a siano insieme: la gravidanza ci fa vedere quanto è importante l’insieme, mentre nel passato c’è stato un sovrapporsi di vedute, di ruoli, ecc. 



Diamoci valore perché siamo nati e siamo di valore, di uguale importanza per l’In.Di.Co.! 

B. ci fa vedere poi il filmato del miracolo della vita e poi ci presenta il Gra-Cum: Viaggio Vita-Conoscenza insieme. 

Oggi studiamo la dinamica energo-anergetica, cioè il passaggio dall’energia alla mancanza di energia. La nostra esistenza è fatta di cicli, di alternanze, viene presentato il Cummunitometro e il Graal insieme. 

Il codice ontologico ci permette di ricaricarci, ci fa stare in uno stato quiete che ci piace, e le soluzioni virtuali per arrivare all’ontologico non bastano né per crescere né per avere una pienezza. L’esistenza ci porta ad andare avanti, a rompere lo stato quiete, e quando c’è un bisogno, si sale nel Graal, ma se non c’è un accompagnamento adeguato, si va fuori di testa, c’è la malattia, ecc.

Il bisogno è benedetto perché amplia il codice ontologico e permette di fare appieno il ciclo del Graal, per poi tornare a nutrie il codice ontologico, per cui ogni esperienza non è mai uguale all’altra. Il bisogno deve essere esplicitato all’esterno, senza aspettare sempre una madre che lo intuisca.

Il bisogno quindi è la I dimensione, può essere il bisogno del cibo ma anche un tumore può essere il messaggio di un bisogno. 

La II dimensione è l’oggetto del bisogno, e si ha bisogno della III dimensione, che è il movimento, per esplicitarla. 

La III dimensione è un muoversi verso, è la scintilla dell’In.Di.Co., perché vuole andare da una situazione di mancanza ad una situazione di pienezza. Quando il bisogno non viene esaudito si va ad intaccare la propria riserva aurea e diminuiscono le difese immunitarie. 

Chi interviene come IV dimensione può essere la madre ma anche la molteplicità, ma la IV dimensione può essere addirittura anche un luogo. Quindi la IV dimensione deve decodificare la I, mettere da parte i propri bisogni e attivarsi, mettersi in movimento. È fondamentale che la IV dimensione sia nella Storia e inoltre deve avere la caratteristica del contratto-relazione, cioè di decidere quale tipo di contratto attivare, considerando i vari valori del Cummunitometro (per chi volesse approfondire, sono disponibili e si possono richiedere al Centro Documentazione, gli atti integrali o il DVD dell’intero corso “Insieme Madre-Neonato”). 

Si conclude la serata asserendo che i gruppi alla salute fungono da IV dimensione, inclusi i gruppi delle Conv.Inte., perché oggi rispetto al passato emergono nuovi bisogni che hanno bisogno di IV dimensioni. 

E concludiamo pensando al motto: “Ogni volta che dici sì agli altri, dici no a te stesso”. Meditate, gente, meditate!

Luciana e Rosa

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