Celle di San Vito (FG), 6 luglio 2016. IX edizione del progetto “Rainbow”: quarto giorno. Il rito tratto da “La mela Gimagiona”.

La giornata inizia con il rito tratto dalla favola “La mela Gimagiona” e condotto da Nadia e Titta.

La stanza è in penombra. Siamo scalzi e in piedi. 

Nadia spiega il significato dell’occhio dipinto ad ognuno di noi sulla fronte: rappresenta il passaggio dallo sguardo esterno dei genitori, della società, della cultura, allo sguardo interiore che ci vede e guarda dall’interno.

La voce di Titta, che recita in forma diretta brani della favola, accompagna il nostro muoverci nello spazio ad occhi chiusi, ci invita a sentire il nostro corpo, il contatto con quello degli altri…  a sentire… sentirci…

E da qui in molti fanno sentire la propria voce… anche attraverso il pianto… come micce innescate. 

Il rito continua…

Chi si sente, va da B. e da C., si impegna a lasciar andare qualcosa che tiene imprigionata la nostra parte sorgiva, e riceve una mela intera e spaccata che possiamo tenere spaccata e sanata, o con le parti ancora sepolte.

Ci viene donato anche un biglietto con una frase tratta dalla favola “La mela Gimagiona”.

Il rito sacro si compie con la musica che ascoltiamo uniti, tenendoci per mano.

Riprendiamo nel pomeriggio con gli auguri per Liliana, per il suo compleanno.

Daniele racconta di come ha vissuto fino adesso i compleanni della madre Liliana, non sentendola mai realmente presente. 

Infatti, anche in questa giornata, non sembra realmente gioiosa per questa sua festa: ascoltando il suo stato quiete, si vede come Liliana sia presa dalle preoccupazioni per l’altro figlio Davide.

Raffaele le fa notare come riesce a non viversi mai il presente, essendo sempre preoccupata per altro, e la invita quindi a apprezzare quello che ha vicino in quel momento; inoltre le chiede di dire con chi vuole condividere un ballo per il suo compleanno, e Liliana sceglie Daniele.  

Successivamente vengono accolte nella sala Dina, Lucia, Giovanna e Gina per poterle ringraziare del lavoro e della devozione con cui stanno contribuendo al progetto Rainbow. 

Viene infatti riconosciuto l’amore con cui si sono dedicate a queste attività: chi con la preparazione del cibo, e chi come Gina e Giovanna, con la creazione del materiale per fare il rito… egregiamente riuscito!

Chiara e Giorgia

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