Primo appuntamento con il Corso MAESTREPOLO sull’esistenza, una bussola per navigare tra vita e conoscenza. PIU’ MORIAMO PIU’ INIZIAMO: Adal
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disegno di Francesco De Gregorio |
Caro
Mariano, mi è piaciuta molto la griglia che hai proposto per la conduzione del
corso Maestrepolo che, anziché partire dal codice simbolico, parte dai codici
più profondi e dalla condivisione di esperienze di profondità e di connessione
con l’energia di solo ciò che noi solo già siamo. Penso che questo sarà via via
di stimolo ad ognuno per cercare la propria Teofondità, la propria strada verso
una ricarica autoreferenziale, oltre a guidare e dare sempre una griglia
specifica ai momenti successivi del corso, che si può sviluppare armonicamente
lungo i codici superiori.
Stimolando
il racconto di passaggi della tua vita, ma anche di altri, la ricerca di Me.Me,
Ma.Ma. e infine l’intreccio con i Ma.Mi. sparsi per il nostro laboratorio
terrestre. Mi ha commosso molto quando, nel livello del biorganico, hai
riconosciuto il valore di tua figlia Barbara e le hai permesso di entrare,
attraverso le tue fragilità e i tuoi limiti e le hai permesso di iniziare a
sanare un desiderio che sento essere un fondo comune: il figlio che salva il
genitore (che mi ricorda molto un allievo che supera il maestro).
E
in questa dinamica, seppur spintaneamente grazie all’aiuto-contro del Corona
Virus, hai prima permesso a Barbara di entrare e poi saputo festeggiare,
donando a tutti i genitori in ascolto, una parte che davvero potrebbe togliere
tante catene invisibili ai nostri rapporti forti. Permettendoci di reinvestire
le tante energie, che investiamo per non farci trascinare nel pozzo da quei
vortici, davvero nella co-creazione che in tanti sogniamo.
Anche
se hai sentito la strada, non sarà facile poi attuarla davvero. Io ti auguro e
ci auguro che tu possa godere di tutte le prospettive che hai visto. Immagino i
tuoi occhietti commossi a veder realizzati i tuoi sogni, come un padre che può
davvero abbandonarsi a godere di suo figlio che cresce e che ti accoglie,
finalmente alla pari. E mi commuovo al pensiero di quegli occhi, che possano
vedere col codice simbolico, la stessa cosa che vedi con i tuoi glob-cettori
profondi. Un applauso di incoraggiamento a noi.
Adal
Makuru