8 novembre 2019, quarta giornata Progetto Rainbow: conoscenza al di là delle apparenze.
Oggi la giornata è iniziata con una prima scialuppa di Gruppo in cui protagonisti sono stati i nostri corpi. Ieri nel laboratorio del body painting ci siamo approcciati all’ analogico con molta sacralità, oggi la stessa sacralità ha acquisito una maggiore densità poiché i nostri corpi si sono fatti da specchio, accogliendoli con emozione ed inoltrandoci in un andare oltre che ci libera dalle prigioni.
Sono piccoli ma significativi passi per arrivare a ciò che solo noi già siamo con la nostra storia inclusa. Ci siamo accompagnati a vedere, a sentire ed assaporare una conoscenza che va al di là delle apparenze. Belli, bellissimi i cambiamenti avvenuti con una dinamica semplice ma intensa.
Il pomeriggio è iniziato andando verso le scialuppe e Benedetta ha spiegato, con un ommatidio, che cosa è una scialuppa e il grande valore metastorico che contiene.
La scialuppa è un tentativo di formare un ambiente uterino semplice e intenso che ci spinge a fare dei passaggi. È come se in una gravidanza si passa ad una fase successiva necessaria per continuare il viaggio nell’arena esistenziale.
Sono partite le scialuppe basate sui desideri espressi dai partecipanti.
Le lacrime versate da F. dopo la scialuppa pomeridiana sono state un grande regalo dell’In. Di. Co. per me e per noi tutti.
È difficile affidarsi quando siamo stati delusi, quando il gioco dell’esistenza massacra i nostri desideri. Ci possiamo riuscire. È un sogno concreto.
Sul campo sono nati due laboratori: uno di danza classica e uno di tango. È possibile per noi arrivare a vivere la vita come una danza ondanza che ci trasporta nel fiume della vita. Come sarebbe semplice, eppure diventa tanto complessa quando con il simbolico creiamo rappresentazioni e non diamo spazio alle emozioni.