15 novembre 2019, undicesima giornata Progetto Rainbow: verso la conclusione…
Oggi è il penultimo giorno del nostro Progetto Rainbow, in me vivono tante parti che corrispondono agli stimoli ricevuti che sono stati infiniti, dinamici, complessi, così come è la vita.
Farò prevalere in questo post soprattutto le emozioni che sto vivendo, la bellezza di nuovi spettacoli che sto vivendo anche di me stessa.
Spettacoli che un po’ mi confondono ma, come sappiamo, daranno origine ad un nuovo Pi greco del mio PiraGraal.
Il Progetto Rainbow incoraggia i tuoi cambiamenti, spinge amorevolmente parti tue ad emergere.
Lentamente, lentamente, vedi parti tue inedite che sentivi, ma che, difficilmente sarebbero emerse, senza un utero così potente e senza una varietà di intrecci, di stimoli, di specificità diverse.
Tra poche ore lasceremo l’utero, questo mi fa paura. Immergermi nell’ Arena esistenziale statica e ordinaria, non sarà impresa facile, perché mi occorrerà del tempo per fare Holding. In questi giorni ho vissuto una ondanza di holding ed exposing continuo. Ci sono stati momenti in cui mi sono raccolta e ascoltata molto, in altri momenti ho sostenuto, incontrato, incoraggiato, accompagnato…
Bella la vita se vissuta così… Come un’ondanza in cui includiamo i quattro elementi del DADO, includendo paure, ostacoli, non vita, gioie…
Salto precipiziale, salto quantico….
Nel pomeriggio c’ è stata la presentazione del libro di Angelo Vita ” La didattica del disagio”, in cui intreccia tre piani: il personale, il disagio del figlio e il suo essere docente interessato ad aspetti, ormai evidenti a tutti, relativi alle problematiche del mondo di oggi, frutto del mutamento antropologico in atto.
La nostra esperienza di Scholè all’ interno della Fondazione, ci sta dando la possibilità di sperimentare strade nuove, possibili tracciati che sentiamo in evoluzione verso una scuola devota.
Sabrina Cela