In una notte di segni “illuminati”, decido anche che il nuovo titolo della mia monografia sarà: CIELI NUOVI E TERRE NUOVE, OLTRE IL MASCHIARCATO E VERSO IL FEMMINARCATO. Dal racconto di Mariano, con i contributi di altri sognatori segnitivi di questo terzo millennio…

Correva la notte a cavallo tra il 17 ed il 18 ottobre 2019… una notte rivelatrice, una notte di segni, una notte illuminata… dalla penna e dal cuore di Mariano per tutti coloro che si sentono un po’ segnitivi, un po’ sognatori…

Mariano scrive:

“Sto nella mia cella contemplativa di Campomarino e scrivo a chi di voi si sente SEGNITIVO, come piace a me definire, con questo neologismo, chi sa cogliere i segni e dare un senso suo soggettivo ma che considera anche oggettivo, condivisibile da altri segnitivi.

Ieri sera avevo inviato ai conduttori dei due progetti di convivenza EVVIVA e Finestra di Babich, una mia teoria del 2004 dal titolo DOMINARE COL FEMMINILE.

Alle 02.43, dopo una ulteriore mia elaborazione sul maschile e femminile e sulla auspicata dominanza del femminile, sento di rivedere il titolo della pubblicazione che sto approntando.

Rifletto che i termini patriarcato e matriarcato sono una aggiunta ai termini maschile e femminile, su cui da anni lavoro e produco teorie globali. In pratica vengono riferiti ai ruoli genitoriali padre e madre che sono già esiti di schemi culturali che li hanno distinti e contrapposti, mettendo in ombra il senso originale ontologico di maschile e femminile.

Decido di coniare due nuovi termini: MASCHIARCATO E FEMMINARCATO. Decido anche che il nuovo titolo sarà: CIELI NUOVI E TERRE NUOVE, OLTRE IL MASCHIARCATO E VERSO IL FEMMINARCATO.

Sto a pensare se questo titolo comunicherà e le difficoltà che incontrerà proprio a causa dei due neologismi.

Decido che oso e che va bene questo titolo.

A questo punto un inspiegabile SEGNO LUMINOSO.

Come sanno Giovanna Barbara e Raniero, partecipanti ai due progetti, il nostro monovano ha una piccola finestra a vasistas che dà sulle scale e che, anche di notte, fa entrare dentro luce se qualcuno rientra tardi e la accende. Dura un paio di minuti e poi si spegne da sola.

Che è successo appena ho deciso il titolo con i due neologismi?

Girando lo sguardo, appena tornato a letto, ho visto la luce delle scale accesa.

Ho pensato che fosse entrato qualcuno anche se non avevo sentito aprire il portone né sentito rumori di passi che salivano.

Ho aspettato che la luce si spegnesse e tornare a dormire; ma la luce non si spegneva.

Ho pensato, timoroso, che fossero estranei entrati per scopi di furto o altro e, preventivamente, ho chiuso la porta con la serratura blindata. Ma non sentivo rumori e la luce stranamente non si spegneva.

Facendomi coraggio, ho voluto aprire la porta e verificare che la luce sulle scale era realmente accesa e che non c’era alcun rumore.

A questo punto l’ho interpretato come un segno luminoso, una specie di stella cometa di questo terzo millennio, che indicava la prospettiva verso cui andare e l’inizio proprio del FEMMINARCATO.

A questo punto ho deciso di raccontare questo inspiegabile segno a chi, come me, si sente segnitivo.

Confermo che ancora adesso, alle 04.26, la luce sulle scale è accesa.

Questo è quanto.

QUI VIVRA VERRA.

Ovviamente sono disponibile ad accogliere le spiegazioni-interpretazioni di chi non è segnitivo e dubita del mio stato di coscienza o, addirittura, mentale.

Per intanto torno a dormire più fiducioso e determinato in questa prospettiva del FEMMINARCATO che, sento, illuminerà e realizzerà con pienezza la Fetogenesi.

Al risveglio vi comunicherò se le scale sono ancora illuminate.

Con amore fetogenetico

Mariano della GUK”.

… e i segnitivi all’ascolto non hanno esitato a “manifestarsi” in tutto il proprio splendore…

   

Veronica:

Che bel racconto!

Buon risveglio,

Veronica

Emanuele:

Wawwww credo che ci si avvicini sempre di più a cambiamenti storici epocali, si allineano anche gli antenati elettroni, magari anche manifestando la loro semplice esistenza, liberandosi dal relè che li gestiva. Sarà anche un caso?  Forse sì, ma anche al momento giusto.

Valentina:

Per la GUK Mariano! Stamattina mi sono svegliata alle 6.00 e mi sono di nuovo addormentata fino alle 7.30. In quel lasso di tempo ho fatto un sogno stranissimo: ho sognato di stare sdraiata sopra una mucca gigante, grossa, comoda. Mi appoggiava sopra il suo capo come un cuscino e il corpo sul suo corpo. Lei si muoveva lentamente ed era contenta di avermi con sé e anche a me dava una sensazione piacevole. Mi sveglio e penso che ho fatto un sogno molto bizzarro e forse è colpa della cena fatta ieri sera da Sandro T. che ci ha fatto mangiare la lingua di vitello! Ma poi leggo la tua mail… È poi vado a leggere il significato del sogno su internet: sognare mucca grassa, che mangia, che pascola, che fa latte è un buon segno vedere la mucca che sta bene, che mangia, perché annuncia ricchezza, salute, benessere. Manifesta anche un buon rapporto con la figura materna e con il femminile. Mungere la mucca indica che avrai buoni risultati nel lavoro

La Madre: la mucca che vedi nel tuo sogno può ricollegarsi al rapporto con tua madre, con la figura materna; o più in generale può rappresentare la maternità, l’istinto materno, la femminilità generosa, che si dona, che si prodiga per gli altri. In India le vacche sono sacre perché danno nutrimento in abbondanza (il latte che esce dalle loro grandi mammelle) e sono un simbolo della Madre Terra.

Sessualità femminile, fertilità, energia femminile che è destinata ad unirsi a quella maschile per sviluppare la vita. A volte può essere sfruttata.

E allora ho pensato che è un segno… È il Femminarcato! Anche perché l’avrò sognata proprio verso le 6.35… Un bacio e una leccata di mucca… Un po’ pazza!

Ci vediamo oggi! Valentina

Grazia:

Buongiorno caro Mariano,

Tu sei quello che ha acceso la luce nella vita di tanti che in questi tempi difficili si interrogano e cercano risposte.

E l’In.Di.Co. ti conferma, con la luce, che la strada che proponi è buona, che va illuminata per permettere a chi vuole di procedere.

Ieri sera con Ottavio D. abbiamo lavorato fino a tardi per proporre a quante più persone di sostenere i tuoi studi e ricevere la monografia che con tanto amore stai preparando.

Siamo in tanti a volerti bene.

Un abbraccio,

Grazia

Pina:

Caro Mariano, leggo questa mail e, essendo una fifona, mi batte il cuore a pensarti solo in tutto il condominio anche alla luce di tutta la rabbia e cattiveria che anima sempre più persone. Ieri pomeriggio, per esempio, per la seconda volta hanno forzato la sede dell’ufficio a piano terra e hanno portato via un computer. Rispetto ai termini partoriti ti dico che ho fatto fatica a pronunciarli e che mi hanno fatto accapponare la pelle, li sento proprio graffianti, come se non rendessero merito alla tua opera che è frutto di una estrema sensibilità.

TVB

Ti auguro una buona giornata

Aggiungo:

E se la luce, oltre che illuminare, avesse voluto dire “non mi spengo perché puoi guardare meglio”.

TVB

Davide:

Caro Mariano,

Innanzitutto grazie per aver condiviso questa tua esperienza è bello avere notizie sul tuo procedere in questa ricerca di studio e immaginarti alle prese con la luce, i possibili intrusi e via dicendo… Per quanto mi riguarda questo è un chiaro segno dell’In.Di.Co. che ti e ci sta aiutando, accompagnando perché ci sente vicini nel realizzare il suo progetto per la GUK, e oltre a sottolineare la tua corretta intuizione su femminarcato che condivido e mi piace molto, il fatto che la luce sia quella delle scale che conducono all’uscita. Sento che è un chiaro segno che l’In.Di.Co. ci sta spingendo verso l’esterno perché sia noi che i tempi sono maturi per accogliere la Fetogenesi e il nostro saper creare Fetogenesi… Io ci sono al vostro fianco!

Continua così e buono studio globale e circolinfatico, non vedo l’ora di leggere le tue nuove produzioni.

TVB,

Davide

Gaetano:

Per la GUK Mariano del Villaggio Quadrimensionale,

Fai bene ad ascoltare e recepire questi segni. Per me non son mai un sintomo di insanità mentale ma una connessione profonda ed una conferma del fatto che si è sulla strada giusta. Riconosciti una volta per tutte il tuo ruolo di Profeta. Di illuminato profeta. Io ci penso spesso e mi rendo conto che le cose che hai detto e scritto anni fa sono assolutamente verificabili e incontestabili. Capita anche a me di non dare ascolto ad alcune prospettive molto più “lontane” nel tempo che descrivi ed ipotizzi un po’ perché mi scomodano, un po’ perché ci devo e voglio arrivare da solo, un po’ perché sono così distanti nel tempo che preferisco vivere alla giornata.

Però tu fai bene a fregartene delle reazioni e diffidenze altrui.

Procedi così come senti buono per la tua vita e per la GUK. Perché sinora hai sentito bene.

Buona continuazione di lavoro al tuo saggio. È uno dei tuoi specifici forti quello di fare teoria e di farlo anche con parole nuove. Chi vuole approfondire e chi davvero si sente ricercatore o studioso non è che debba affrontare la decifrazione della stele di Rosetta per capirti. Magari tanti saggi fossero chiari come i tuoi scritti e soprattutto fossero così generosi nella condivisione del loro lavoro e nell’apertura dei loro segreti e dietro le quinte. E poi i libri sapienziali credo si prestino a tante interpretazioni, forse anche i tuoi, che non credo abbia senso preoccuparsi del fatto che qualcuno si possa fermare di fronte ad un neologismo.

Ti abbraccio forte forte

Victoria:

Caro Mariano della GUK,

Sono molto felice che ti stai dedicando allo studio e alla redazione di questo documento. Sento che questa tua “illuminazione” è un ulteriore passaggio di autodeterminazione rispetto al simbolico razionale dominante derivato dalla cultura classica. Le parole sono simboli astratti che dovrebbero essere al servizio del nostro punto di vista e della nostra necessità di esprimerci col simbolico e non il contrario. 

Sono veramente felice di questo tuo ritiro da studioso devoto, ti sta anche aiutando a produrre nuova linfa da spendere nell’arena esistenziale.

Penso che questo è solo l’inizio e che questi mesi a seguire ne vedremo delle belle!

Ti abbraccio con amore poi ci vediamo stasera.

Kuss,

Vickindica

Mariano:

Sono le 10.15 e sto per lasciare la mia cella contemplativa monovano e tornare a casa. La luce, ovviamente, è ancora accesa.

Il capo condomino sta per mandare un elettricista.

Non è venuto nessuno a verificare e dovete accontentarvi della mia segnitività, liberi di rimanere nel vostro stato Quiete.

Per me è stato un passaggio in compagnia degli antenati elettroni che non si stancano di regalarci la preziosa elettricità, così vitale per questo caotico ed entusiasmante mondo-villaggio in transizione fetogenetica.

Vi lascio con uno slogan tematico:

OLTRE IL MASCHIARCATO E VERSO IL FEMMINARCATO: COMANDARE CON LA GRANDEZZA DEL FEMMINILE.

VVTB

Mariano della GUK

Fiorella:

Per la GUK Mariano!

Originali gli antenati Elettroni!! Grazie per la tua condivisione, è incoraggiante il tuo sentire.

Ti voglio bene,

Fiorella


Serena:

Caro Mariano segnitivo,

È stato bello leggere il racconto della notte scorsa. Io credo nei segni ed è bello che tu riesca a leggerli.

L’esistenza si vive attraverso i codici, quindi l’evento di ieri può avere una spiegazione razionale, certo! Però, se la si ascolta con più profondità, ti dà risposte diverse che il simbolico da solo non riconosce. Il FEMMINARCATO credo essere proprio un nuovo modo di vivere l’esistenza, con codici più profondi e con un senso più globale che ci permette di includerci in qualcosa di molto più ampio che contempla anche la presenza attiva degli antenati.

Grazie per aver condiviso il tuo vissuto ed essere così insegnante.

Ti voglio bene ❤

P. S. Sei stato coraggioso ad uscire nelle scale per vedere se c’era qualche ladro 😁😁😁😁

Francesca L.:

Mi piace molto il tuo modo di leggere i segni…

Condivido le cose che dici è mi rende felice sapere che tutto si allinea…

TVB,

FairyWitch

Giovanna V.:

Caro Mariano, che tu sei la luce, non ci sono dubbi.

L’In.Di.Co. questa volta te lo ha proprio detto con il suo linguaggio simbolico e analogico. Noi ci crediamo. Tu pensa che ci credo anche io che sono una miscredente. Questo è proprio il massimo.

Ti voglio bene.

Diego S.:

Caro Mariano per la GUK,

Stamattina al risveglio ho trovato con gioia la tua e-mail. Mentre facevo colazione con Elias l’ho letta, ed è stato emozionante sentirti immerso in questa tua dimensione di contemplazione/ricerca nell’albero della conoscenza. Anche io, come te, percepisco alcuni avvenimenti come SEGNI che l’In.Di.Co. ci trasmette in svariate forme e modalità. In modo particolare credo che gli antenati della vita siano i messaggeri che fanno da tramite tra il nostro laboratorio terrestre e la placenta dell’In.Di.Co..

Personalmente ho interpretato questo evento in questo modo: il titolo che hai dato, OLTRE IL MASCHIARCATO E VERSO IL FEMMINARCATO per la teoria dei due progetti, ha squarciato ulteriormente un caposaldo della cultura contadina (villaggio-mondo) dell’epistemologia religiosa, filosofica e scientifico/finanziaria in cui le logiche e i modelli sono tuttora prettamente quelli maschili/patriarcali. Le onde emanate hanno creato un’ulteriore crepa che ha certamente fatto entrare una luce che ci permetterà di vedere osservare contemplare (ecco perché si è accesa la lampadina) nella transizione tenebrosa/meiotica (ecco perché proprio in piena nottata e per tutta la nottata) che siamo chiamati oggi ad attraversare (mondo-villaggio) e che il disagio diffuso ci continua a spingere a fare. La lampadina è l’albero della conoscenza, è la fides che dovremmo conservare sempre per poter procedere verso la fetogenesi, ed alimentare il F.U.I.

Dopo aver letto la e-mail sono andato al lavoro, il cielo era freddo, grigio e nuvoloso come spesso qui al nord, dopo qualche minuto osservo una sottile striscia orizzontale color rosa che squarcia il cielo, un altro segno come a voler festeggiare nuovamente la teoria che stanotte hai inviato per i due progetti, OLTRE IL MASCHIARCATO E VERSO IL FEMMINARCATO.

Ti abbraccio forte

TVTB,

Diego S.

Monica G.

Per la GUK caro Mariano del Villaggio Quadrimensionale.

Ho desiderio di condividere una coincidenza segnitiva di giovedì notte.

Premetto che sto vivendo un forte anello diabolico su molti fronti, ma non mi voglio soffermare a scriverli in quanto quello che è avvenuto mi ha fatto fare uno spin. Da un po’ di tempo mi alzo la mattina sentendo un forte senso di solus, pensando se riuscirò mai ad affrontare la pesante giornata che ho davanti.

Ieri notte però ho fatto un sogno che ha tradito questo mio sentire: c’erano diverse persone ed eravamo dentro una chiesa, più precisamente vicino all’acquasantiera.

Io mi avvicino a te per abbracciarti ma mi rendo conto che il mio era un abbraccio legato al negativo che stavo vivendo, ovvero un abbraccio bisognoso di essere abbracciato, di ricevere, o meglio ancora, un abbraccio consolatorio. Ne prendo consapevolezza e dico no, voglio fare un abbraccio alla pari, di vicinanza, come due persone che nonostante i FUK avuti, stanno percorrendo un percorso di cambiamento profondo. Da quel momento, io e te iniziamo a ondanzare, con movimenti semplici, ondulatori da destra a sinistra: passi molto semplici ma leggeri, con i piedi che sembravano sospesi dal terreno, una fusionalità forte a tal punto da svegliarmi dopo un pò. Le altre persone erano ferme e ci guardavano senza fiatare.

Era piena notte, apro gli occhi e provo una sensazione bellissima, mi sento tra le braccia dell’In.Di.Co.: ho pensato alla poesia “Orme sulla sabbia” dell’anonimo brasiliano e mi sentivo proprio nella fase in cui nella sabbia c’erano solo mie orme in quanto l’In.Di.Co. mi stava portando in braccio. Mi sentivo fuori dal tempo e dallo spazio, ma non perché mi fossi svegliata in piena notte, ero lucidamente nella quarta dimensione.

Nel frattempo, il gatto si avvicina e inizia a farmi un sacco di coccole. Mi sono dovuta alzare per andare in bagno e nella penombra non ho visto bene l’orario ma più o meno erano le 4,30. Ieri mattina poi mi sono alzata con i dolori del ciclo ma con una nuova fides e leggerezza. Avevo già pensato di raccontarti questo sogno, ma quando ho letto la tua mail che parlava della luce che si accendeva nello stesso orario del mio sogno, mi sono sentita come una bambina segnitiva piena di entusiasmo.

Ti voglio ringraziare perché in questo sogno tu hai rappresentato la personificazione concreta delle onde dell’In.Di.Co. che mi hanno aiutata a distanza.

Ti abbraccio forte e ti voglio benissimo.

Benedetta:

Per la GUK caro Mariano,

Ho letto la tua mail con piacere e speranza, e il tuo saper leggere i segni ogni volta mi rincuora e mi accompagna ad accogliere i tanti segni che l’indico ci regala.

Stiamo affrontando un trasloco, lasciamo la piccola casa/nido umida di mia madre, per entrare da stasera in uno spazio più aperto, luminoso e da scoprire.

Nelle ultime ore il dolore mi attraversa ed è importante per me sentire che lo vivo con dignità.

Stanotte ti ho sognato, mi succede quando affronto dei passaggi…

C’eri, eri silenzioso e attento a lasciare che io trovassi la mia strada…

Ti voglio bene Mariano.

Angela Q.:

Caro Mariano,

Ho appena finito di leggere la tua mail in cui descrivi con novizia di particolari il segnitivo.

Personalmente i segni mi piacciono anche se non sempre riesco a decifrarli… ci credo… nonostante qualcuno può dire che si è incantato il relè della impostazione dell’ora… e quindi è rimasta accesa…

Ma non è su questo che mi voglio soffermare piuttosto sul Femminarcato e Maschiarcato, un termine un po’ duro nell’essere pronunciato ma che subito dopo mi ha dato un senso di Imponenza e di Determinazione, come lo ha anche il termine Patriarcato e Matriarcato…

Pronunce forti e termini in cui si raccoglie tutto il potere che nei tempi passati hanno dominato e caratterizzato una cultura che ci ha dominato e segnato nelle nostre profondità…

Ed è per questo che benedico questi due nuovi termini.

Femminarcato e Maschiarcato. 

Possano essere ed avere tutto il potere di dominare nuovi cieli e nuove terre…

Possano questi due termini illuminare le scale che ci porteranno nelle nostre buie profondità!

Grazie e…

IP… IP…. IP… urrà per la GUK  

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