TRACCE: La tristezza “…ho alzato polvere verso l’esterno…”

                                                  

Ho sempre pensato che sentire la tristezza fosse un peccato mortale, ho sempre sentito sensi di colpa per essere una bambina, poi adolescente e poi cosiddetta donna con la tristezza nel cuore, come se poi il mondo, le persone non potessero accettarla e quindi accettarmi… Ed io eternamente in difetto verso gli altri e quindi verso me stessa.

È vero ho goduto poco nella mia vita, volevo che prima godessero gli altri, così magari lo insegnavano anche a me, ho sempre cercato esempi da imitare, donne che appagassero i miei bisogni di figlia e che mi facessero continuare a compiacere i loro, così anch’io ero

qualcuno, avevo la mia identità…

Ho confuso le mie amicizie coi maschi col desiderio di essere vista da un padre, ma oserei dire anche da un fratello, visto che all’anagrafe ne ho tre…. Ho provato dolore nello svelare nei miei meccanismi di ricerca tanta pezzenteria.

Nelle relazioni ho vissuto i vortici della svalutazione e del confronto differenza con un senso di inadeguatezza settanta volte sette.

Ho provato invidia, rabbia, e a volte anche un senso forte di rinuncia dentro questo viaggio esistenziale, e poi tutto svaniva e arrivava lei… la tristezza.

Sono fuggita da lei per tanto tempo anche se con prepotenza lei inondava i miei occhi, trasformava il mio viso, offendeva la mia libertà.

Non mi sono mai sentita libera da niente, prigioniera di me stessa combattevo, rimanendo sempre sulla stessa mattonella.

Ho alzato polvere verso l’esterno e a parte qualche bruciore agli occhi le cose rimanevano come imbalsamate.

Oggi la ringrazio, la tristezza, capisco quanto ascoltarla mi dà il senso del mio esistere, mi fa sentire più terrena, più vicina all’amore, alla dolcezza alla verità delle cose. La ringrazio come

una sorella che mi sa acquietare nei giorni di infinita frenesia, mi conduce nel silenzio e nel calore della mia anima, mi solleva dalla caduta della svalutazione, mi contiene con la sentenza delle lacrime.

Benedetta 12/08/2018

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