La vita al Villaggio Quadrimensionale: Troia, domenica 14 ottobre 2018: “ma è stato un giorno… o una settimana???”
Questa è la domanda con cui ho fatto il viaggio di ritorno da Troia verso San Severo, ripensando alle tante cose successe durante la giornata.
Erano le 8.20 quando sono arrivata al Villaggio Quadrimensionale.
Ero molto emozionata perché mi trovavo lì anche per fare un rito per me…Wow, un rito per me!!!
Ad accoglierci Mariano, sempre puntualissimo, con Rachele e Grazia Z.
Aveva in mano un cartoncino arrotolato…cosa sarà mai??
Arrivano piano piano anche gli altri che, come me, hanno dovuto fare un viaggetto in macchina di mezz’ora. Sì…siamo fortunati, è vero!
Arriva anche Mattia S. la co-commentatrice della pillola del giorno.
Sotto il bellissimo porticato della ex masseria, mettiamo qualche sedia in cerchio e ci sediamo…Che la pillola abbia inizio.
Man mano il porticato si riempie…Da dove arrivano tutte queste persone??? Ma ovvio, da tutta Italia! Erano i Rainbownauti che ci raggiungevano tutti assonnati dopo una nottata di feste e balli.
La pillola parla di “conigli”, ma non quelli carini, bianchi, con la coda a batuffolo… NO!
Parla dei conigli della vita. Noi che non abbiamo l’aggressività (da Ad Gradior: Salire Verso) per vivere la vita nello specifico di ciò che siamo e sentiamo. “Spesso gli altri ci tagliano proprio le cose che avrebbero voluto fare loro. Diventiamo cammelli per gli altri e viviamo di obblighi-doveri perché non sappiamo dove vogliamo andare”. Le parzialità religiose ci hanno trasmesso che l’aggressività è violenza e non è buona. Ci vuole solo la pace… porgere l’altra guancia!
Ma così non vivo per ciò che solo io sono! Dobbiamo riprenderci l’aggressività per vivere la vita al pieno della sua espressione ed evitare che diventi “vita repressa”… Violenza!
Il porticato è pieno di gente che si è riunita lì per ascoltare la pillola, ma ognuno avrebbe poi fatto cose diverse nel corso della giornata.
Proprio i Rainbownauti propongono un breve rito di passaggio per il nostro maestro mosaicista Dario, dal Rainbow al Villaggio Quadrimensionale/Mosaico. E’ qui che Mariano ci svela cosa c’è rappresentato su quel cartoncino arrotolato che portava amorevolmente con sé: il disegno di Alberto Re, quello presente nella pillola di Lunedì 8 ottobre.
Chiede a Dario e Gino, che insieme ad Alberto hanno rappresentato il trio che ha accompagnato molti di noi a fare mosaico, di posare il suo disegno nel mosaico, in modo da consegnarlo alla “Stalla della Teofondità” e lasciarlo andare per sentirlo come una “presenza dentro”.
E così Dario prende due pietre, le riduce in piccoli pezzi, come tessere del mosaico e le consegna ad ognuno di noi per essere “lapidato”. Un atto simbolico che rappresenta la vita che si scaglia contro di lui con aggressività, per farlo risvegliare in tutti i suoi codici. Ovviamente siamo stati molto delicati, chi più chi meno, ma è stato emozionante vedere come Dario ha vissuto questo rito sulla pelle… in tutti i sensi!
Cambiamo stanza e ci dirigiamo verso l’Uliveto in cui Mariano e Valentina L. ci presentano L’A.P.P. (Area Percorsi di Profondità), che va dal Pozzo di Agar, passa per la porta dell’uliveto davanti la quale nascerà una statua rappresentante Giano Bifronte (futura creazione dell’artista Simona B.), alla Iurtana (che sta prendendo forma), alla nascente Fontana dell’Eterno Ritorno a cui stanno lavorando, con passione, Valentina L. e Cristian O. Una fontana che rappresenterà il senso dell’esistenza come passaggio per nutrire la G.U.K. (Gravidanza Universale Kosmica).
La descrizione dell’ A.P.P. è parziale, lo so, ma non si può descrivere a parole…Vedere per credere!
Nell’A.P.P. sarà presente un nuovo amico: “Angelo Custode”
Chi è?!?!?
E’ la palma che ho piantato io! Per sancire l’inizio di un mio passaggio profondo.
Che bello che è stato il rito!
Almeno per me è stato bellissimo…
Questa palma rappresenta, attraverso la mia storia, ciò che tutti noi abbiamo vissuto nell’arco della nostra esistenza! In più, però, ci regala una prospettiva, una speranza. Porta un messaggio importante.
Vi racconto brevemente la sua storia:
Trent’anni fa, una giovane coppia di neo sposini, fece un viaggio alle Isole Canarie (un arcipelago spagnolo al largo della costa nord-occidentale dell’Africa) da cui tornarono con un seme di palma.
La piantarono nel piccolo giardino del loro condominio familiare, pensando che sarebbe nata una piccola palma di grandezza modesta.
Sorpresa delle sorprese, la palma nacque e crebbe moltissimo, toccando gli 8 metri di altezza e 3 metri di circonferenza. Una cosa maestosa!
Tutta la famiglia era orgogliosa e affezionata a tanta bellezza…! Ma nel corso degli anni qualcosa iniziò a non andare più bene! La coppia di sposini, da cui erano nate due splendide bambine, si sgretolò e tutta la maestosità della palma rischiava di distruggere il recinto in cui era nata e cresciuta. Così decisero di tagliarla! Di tutta quella bellezza, ormai, era rimasto solo un triste moncone usato per appoggiare vasi di pianticelle!
Ma come tutte le favole, dopo il massimo del negativo, c’è la svolta!
Dopo circa un anno, dall’altra parte del giardino in cui giaceva la vecchia palma ormai morta, una sorpresa: si videro spuntare, dal terreno, delle foglioline! Oddio!! E’ lei! Ma com’è possibile!! La forza della vita può tutto: l’aggressività con cui vivono la vita il vento, gli uccelli, la terra, l’acqua e il sole, ha permesso il viaggio di qualche semino, dalla vecchia palma al terreno! E così è nato lui: Angelo Custode.
Come ogni nuova vita e come è capitato a tutti noi, rischiamo, se non accompagnati, di replicare quello che hanno fatto i nostri genitori. Infatti, Angelo Custode, avrebbe fatto la stessa fine della vecchia palma: nascere e crescere in un posto troppo stretto per la sua potenza.
Per questo l’ho piantata al Villaggio Quadrimensionale, così potrà esprimere tutta la sua potenza ed essere accolta come un dono e non un fastidio o un pericolo!
Questa è anche la mia storia e la storia di tanti giovani che oggi si trovano a vivere in un mondo che non è più adatto!
Infatti ho scelto di fare il rito insieme ad alcuni dei giovani presenti, proprio in rappresentanza di questo. Ad accompagnarci c’è stato Francesco G., un uomo che, con la sua esperienza, ci ha indirizzati e guidati passo per passo nel piantare la giovane palma.
Angelo Custode porterà con sé il messaggio di ciò che di negativo abbiamo vissuto e di come, nonostante ciò e se accompagnati, è possibile continuare a vivere con AGGRESSIVITÀ.
La giornata continua….
Il Villaggio Quadrimensionale è in movimento!
La Comunità Globale raccoglie, tra una risata e un quiz di cultura generale, le olive che quest’anno l’uliveto è riuscito a generare (pochine rispetto all’anno scorso…ma sappiamo che il Ciclo Esistenziale Universale è composto anche dall’anello meiotico, catabolico…della perdita).
Valentina e Cristian continuano il loro lavoro tra il Pozzo di Agar e la Fontana dell’Eterno Ritorno.
I Rainbownauti, dopo due settimane di viaggio nelle loro profondità, risistemano la Foresteria del Villaggio che li ha accolti e ospitati.
Rachele che, con trapano alla mano, prepara il Planetario che sovrasterà le nostre teste nella “Stalla della Teofondità”… tra un pianto e una risata!
Luigi Antonio Tartaglia…è Luigi Antonio Tartaglia! Non c’è bisogno di commento…!
I bambini corrono e giocano come dei piccoli uragani che passano in tutti i punti del Villaggio, liberi e protetti!
E le donne della cucina… che meraviglia! Ci preparano un pranzo che sa di premio per tutto quello che ognuno di noi viveva fuori e dentro di sé!
Il Villaggio Quadrimensionale riposa un paio d’ore.
Ci risvegliamo e lentamente, quasi come se ci fosse una calamita, ci ritroviamo tutti nella stanza del mosaico.
In realtà la calamita è stata la proiezioni di un film che ha inaugurato il nuovo pannello che in futuro servirà per proiettare le Unità Didattiche… il Villaggio si modifica e cresce insieme a noi.
Il film, che si intitola “Domani”, ce lo ha proposto Filippo M. Un bel film/documentario che evidenzia come anche il pianeta Terra vive un enorme disagio a causa dell’inquinamento e di come vengono mal sfruttate le sue enormi risorse dall’economia finanziaria. Che tristezza! Questo film può essere un bello spunto per la Comunità Globale per riuscire a fare meglio a partire dal nostro Villaggio!
Chiudiamo la giornata con l’ultima storia:
La storia di Annarita e Francesco che festeggiano 20 anni di matrimonio!
Molti direbbero: “ah, che bello…auguri!”
Noi abbiamo fatto di più!
Ci siamo riuniti nella Casa Gi.Gi. e con la conduzione di Mariano, Annarita e Francesco ci hanno raccontato la loro lunga e travagliata storia d’amore, piena di ostacoli, incomprensioni da parte delle famiglie d’origine, dolori antichi e profondi, dipendenze pesanti da alcool e droga …in cui sono nati anche Martina e Giovanni che da subito hanno respirato il dolore. Una storia destinata a precipitare nel buco nero della morte.
Per fortuna la disperazione e la tenacia di Annarita l’hanno spinta a cercare fino a trovare il Metodo alla Salute in cui, accompagnati dalla rete e dalla famiglia ontologica, sono riusciti a mettere in discussione la loro vita fino a cambiarla. Oggi tutti e quattro danno tanto al Progetto Nuova Specie nei vari ambiti: Annarita è una delle referenti della Cucina, Francesco si occupa di dirigere i lavori nel Verde del Villaggio, Martina ha co-coordinato progetti di convivenze intensive e Giovanni è stato enzima in tante edizioni della Scholè Globale.
Questo abbiamo festeggiato ieri! L’AGGRESSIVITA’ DELLA VITA.
E allora…dopo tutto questo, voi cosa rispondereste?!?!
E’ stato un giorno… o una settimana?
Felicemente,
Serena
1 Commento/i
topcollection978
stavamo facendo il giro del villaggio con mariano per conoscere la iurtana l'area del quadrato aureo.. serena mi portò luigi c. da tenerlo abbraccetto per accompagnarlo insieme durante il tragitto ; un gesto che ho riflettuto in questi giorni tra chi condivide delle parti psicotiche verso un intero graal che è dovuto psicotizzarsi..io che sono molto appiattito nel codice della vita concreta ho percepito molta umiltà che io davo non mi sentivo affatto più privilegiato . Mila mi aveva confidato delle cose ad alcune mie domande, mi disse una frase toccante:<< ..no! errori culturali come i tuoi, solo che tu sei stato più fortunato