Dalla penna di Giada… il vuoto…
“Cos’è il vuoto per te?”
“… ma non lo so, un cassetto vuoto, una casa vuota… lo stomaco vuoto quand’ho fame, la testa vuota, un vuoto mentale?!”
“Per me il vuoto è quando sento un buco nero nello stomaco, nel cuore, un buco nero che parte da me e che si espande intorno, come se non ci fosse niente e nessuno vicino a cui aggrapparsi, il vuoto è un senso di dolore, di perdita, di solitudine, di silenzio…”
“… ma allora è una cosa brutta, fa paura!!?”
“Fa paura sì, ma non è brutta, anzi…”
Il vuoto è anche la possibilità di sentire solo se stessi, anche le nostre paure, ma anche i desideri più profondi… il vuoto è la possibilità di scegliere ciò che serve solo a noi, non condizionati da ciò a cui ci appoggiamo di solito…
Il vuoto è l’unico modo per ripartire da noi, anche dal niente… ci spogliamo del superfluo, ci denudiamo di maschere e ci troviamo soli con noi stessi… il vuoto ci permette di scoprire parti nuove nostre, che altrimenti non troverebbero spazio per essere accolte… altrimenti sarebbero solo un’illusione… le parti che emergono, che si aggiungono ad uno spazio già pieno, non possono essere realmente nuove, saranno ancora inquinate da ciò che già c’era… quando il vuoto arriva dobbiamo trovare il coraggio di starci, di viverlo, di dargli valore e tenerlo con noi, sarà un ottimo consigliere, quel silenzio, per farci scoprire cose che, nel rumore, non potremmo scoprire, sentire, vedere…”
“Ti è mai capitato di mangiare solo dopo che il tuo stomaco fosse veramente, completamente vuoto? Tipo dopo un giorno di digiuno? In quel momento senti dei sapori e delle sensazioni mai provate prima, uno sballo del palato e ogni senso si amplifica, non solo il gusto.
Provaci!… e allora è solo nel vuoto che riusciamo realmente a scegliere a partire da un sentire solamente nostro…”
Onore al vuoto che ci fa sentire il vecchio che muore e che lascia spazio al nuovo di crescere!!!
Giada Giallini a Castiglione della Pescaia