DAI DIARI DEI TRANSUMANTI: “…mentre qualcuno sonnecchia e qualcun altro si racconta…”

Il transumas abruzzese è iniziato lunedì 26/03/2018 con l’arrivo dei transumanti a Pescara. 

                                                   

Abbiamo pranzato insieme a casa di Chiara e poi subito qualche dinamica per iniziare a sentirci tutti a casa… Siamo usciti a passeggiare sul mare, chi dalla parte opposta in fuga e chi fermo in ribellione. 

                                                      

Subito ci è stato chiaro che era buono definirci meglio e procedere con una linea condivisa e lenta. Per l’accoglienza ci hanno raggiunto anche da Roseto e Martinsicuro. Dopo alcune canzoni e pensieri per annusarci e scioglierci con il corpo, iniziamo l’ascolto dei nuovi arrivi e degli ospitanti.

                                                      

 L’arrivo da Foggia è un po’ scombussolato, non è stata una settimana semplice per i nostri transumanti ma non si scoraggiano e sono tutti pronti a mettersi in gioco. Gli ospitanti trasmettono il calore e il desiderio di averli finalmente nelle loro case. Visitare ed essere visitati è una grande inedita ricchezza. A cena ci dividiamo, alcuni vanno nelle case di Martinsicuro ed altri rimangono a Pescara.

                                               

      

 Saranno fino a sabato due transumas paralleli. Decidiamo di non riempirci di attività ma di fare le cose gradualmente, giorno per giorno, partendo dai bisogni che emergono dal gruppo. Il primo giorno è impegnativo: il distacco dei parenti, quelli già presenti e quelli incontrati “per caso” crea difficoltà ad affidarsi o ri-affidarsi alla famiglia ontologica in viaggio. 

                                                      

Ma sia a Pescara che a Martinsicuro il gruppo unito, la pazienza, la devozione e le dinamiche di corpo ci permettono la transizione verso una serata più d’ascolto. Manteniamo tutti il globale massimo di suonare tutte le note dell’home life.

                                                     

 Così le giornate proseguono con la pillola mattutina, ascolti, bilanci serali, giochi, teoria, uscite, dinamiche, convivialità ed impariamo a conoscerci meglio, sporcandoci delle nostre vite. Una delle cose più belle che permette il transumas sono i tempi dilatati da condividere nel proprio ordinario che ci permettono di 

conoscerci sia nel gruppo che tramite interazioni singole. 

                                                      

Riusciamo a rispettarci dedicandoci momenti tutti insieme, ma anche in gruppi più ristretti o di solitudine.  Questo perché ognuno: transumers, transuman, transwoman, famiglie che accolgono, ognuno vive sia l’accompagnamento per fare “insieme il pane” che propri momenti di regressione, immersione, transizione e rielaborazione.

                                                    

 Così proviamo ad ascoltare lo stato quiete di ognuno ed insieme a frate negativo cerchiamo di procedere trovando il senso anche delle forti delusioni che ci regalano. Un altro aspetto importante oltre all’intreccio con le famiglie ospitanti e con gli altri componenti dell’associazione è  l arrivo di nuove energie tramite persone che dall’esterno vengono a farci visita portando ancora più ricchezza e creatività. Siamo tanti, le case sono piene ma l’energia non manca. L’utero siamo riusciti a crearlo e vengono fuori importanti verità di ognuno di noi.

                                                        

Il sabato finalmente ci si riunisce tutti a Martinsicuro per la presentazione del libro di poesie di Giampiero. Il pomeriggio è bello: musica, poesie, testimonianze e teoria. Alla fine siamo cotti e ognuno torna a casa per prepararsi alla Pasqua. 

La Pasqua finalmente passata con una famiglia che ti conosce, seppur ancora in parte, ma almeno per quello che sei ora e non per l’idea che si erano fatti di te.

                                                    

Continuiamo ad avere ospiti ma anche momenti semplici come stare in cinque/sei persona su un lettone a leggere tutti insieme le fiabe commentate da Mariano, mentre qualcuno sonnecchia e qualcun altro in cucina si racconta, scambia con dolci e risate. 

Alla fine non si dorme più come deciso all’inizio, ci si stringe per stare più insieme, in meno spazio e più vicini. Il penultimo giorno è la Pasquetta.

                                                    

 Allora… prima passeggiatona nelle bellezze abruzzesi, un bel pranzo e giochi all’aperto per goderci il sole e la primavera che inizia a fare capolino.

                                                      

 Nel pomeriggio ci riuniamo in uno spazio più protetto per fare i bilanci dell’avventura appena trascorsa. Iniziamo alle 17.30 finendo alle 24.30. Sono stati lunghi questi bilanci ma perché le cose emerse erano molte ed era importante dedicarci con devozione e gentilezza ai transumanti che si sono trasformati con il loro ed il nostro impegno. Il saltellare ed il sorriso dei transumers ci dà conferme. Ora devono riprendere il viaggio con spalle più leggere ed un bagaglio più ricco.

                                               

 

 Il martedì, ultime attività spontanee che sono nate dall’intreccio avvenuto e dalla curiosità di conoscersi ancora… pranzo… e partono per la nuova tappa della SIR anconetana. Un po’ di vuoto ce lo hanno lasciato… ma c’è un intera casa da rassettare, perché non si vede più che è una casa… anche lei è cambiata. Così ci diamo da fare e anche noi procediamo un po’ facendo, un po’ non facendo.

ALSA Abruzzo -love-

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