Sorpresa! Buon compleanno Ruggero!
L’incontro con Melissa per festeggiare il compleanno di Ruggero è per le 17.30 a casa sua in zona Longuelo di Bergamo il 15 dicembre 2017.
È passata una settimana dalla tre giorni Lombarda, e in quell’occasione si è parlato anche molto della fase che sta affrontando Ruggero: è un momento in cui si manifesta con la sua voglia di giocare e di scambi semplici, e per questo si è pensato di fargli trascorrere il venerdì e il sabato, giorno del suo compleanno, con i pari e con la famiglia.
Melissa arriva un poco in ritardo, e poi andiamo a casa sua. Mettiamo giù le borse tra cui il gioco in scatola che gli regaliamo. Prepariamo i letti, e dopo poco arrivano il festeggiato e Amerigo, che accogliamo con un festone attaccato alla parete, candele e luci spente, solo per poter gridare: SORPRESA!
Decidiamo di uscire a mangiare in un locale che Melissa frequentava nell’adolescenza per mangiarci una pizza tutti insieme. Ci raggiunge anche Diego che completa il tavolo.
Ruggero, che si era già emozionato entrando in casa, si sente sempre più a suo agio.
Finito di mangiare decidiamo di andare a divertirci al bowling e facciamo tre partite e, per concludere la serata, una partita a biliardo a quattro: io, Ruggero, Amerigo e Melissa con Diego che segna i punti.
Ci siamo divertiti, impegnati e alleggeriti.
A casa, Amerigo e Melissa stimolano Ruggero a giocare ancora, ma concludiamo con una tisana.
….io mi sento un po’ un intruso, un testimone…
Al risveglio, dove faccio fatica a fare spin, c’è un po’ di difficoltà a ‘incontrarmi’ con Ruggero, ma poi riusciamo a fare una bella passeggiata nel freddo mattino di Bergamo.
Partiamo con le mie solite paranoie alla volta di Cinisello dove ci aspettano Giovanna, Rachele e Tonino che ci hanno preparato un bel pranzo-buffet con hamburger, patatine, verdure, bibite, etc.
Si aggiungono il nonno, la nonna, la zia e Ruggero sembra contento, di una gioia che ancora non si può esprimere a pieno.
Dopo la torta i discorsi si fanno profondi, di grande teoria, stanco anch’io dalla giornata mi addormento, ma poi mi sveglio e scambio delle battute apparentemente superficiali che esprimono ciò che ho dentro.
Nel viaggio di ritorno mi rendo conto di non essere radicato da nessuna parte tranne che per il ‘progetto’ del lavoro al terreno.
Sono smarrito, in colpa per non essere coinvolto seriamente e purtroppo per non amare nessuno profondamente a parte gli amici storici, ma devo farmene una colpa?
Come si fa ad amare profondamente se non si intreccia e condivide?
Che nostalgia di riuscire ad amare più che essere voluto bene…
Maurino