Sabato 2 dicembre 2017, Sala del Sole Globale, Villaggio Quadrimensionale – Troia (FG). UN CORSO DI “QUADRIMENSIONALISMO” PER SVILUPPARE I “GLOBCETTORI”: quinto e ultimo giorno, seconda settimana.
“Cara Zona Pellucida, è tempo che io ti benedica e digerisca… perché mi desidero ardentemente e voglio continuare a viaggiare!
Siamo grandi quando ci consentiamo di farci carico di una situazione, immergerci, operare e consentirci anche di sbagliare e vivere lo spettacolo del negativo. Tanto, male che va, va male.
Ti rialzi e riprendi a camminare in una nuova direzione”.
-Mariano Loiacono-
Siamo giunti all’ultimo giorno della seconda settimana del corso di Quadrimensionalismo tenutosi a Troia.
Come ogni giorno, la mattinata si apre ascoltando lo stato quiete dei partecipanti.
Per immergerci nella teoria e per proseguire al meglio il viaggio, è essenziale sciogliere le zone pellucide che ci tengono ancorati al passato. Mariano aiuta Amerigo a digerire la sua zona pellucida legata al padre e, grazie alla condivisione di un bellissimo contributo video-musicale, ripercorriamo la sua storia dall’infanzia alla scomparsa del padre.
Più tardi è la volta di Mario che, accompagnato da Mariano e dalla presenza di un suo caro amico e della moglie Adriana, si prepara ad affrontare un nodo storico e doloroso della sua vita: il rapporto ambiguo con le istituzioni religiose.
Grazie allo stormo e alla strategia messa a punto da Mariano, Mario non si sente più solo ma finalmente pronto per andare in fondo al suo dolore.
Annalisa, a tal proposito, dona alla coppia Mario-Adriana un quadro dipinto da lei come augurio di una vita dai colori pastello.
È il momento della pillola del giorno, che Mariano fa leggere ad Alberto e commentare a Graziana che, nel corso della settimana, ha vissuto cose profonde che le hanno causato uno svenimento e un forte aumento della temperatura corporea.
Grazie a Graziana, comprendiamo che i sintomi che il corpo ci manda sono messaggi più profondi dei nostri bisogni scoperti. La produzione di calore esprime il bisogno di tornare in un utero caldo e accogliente come nell’insieme madre-neonato.
Come augurio per rientrare nella teoria, Maria Gabriella dedica al gruppo una canzone di Battisti accompagnata dalla chitarra di Mario.
Mariano, dopo una breve sintesi delle prime due dimensioni, ci presenta le ultime due.
La terza dimensione unisce i due opposti (prima e seconda dimensione) come un ponte che permette la fusionalità, tramite movimenti-messaggio che comunicano all’esterno la prima dimensione.
Nell’insieme madre-neonato, quando il bambino ha fame inizia a piangere e a muoversi (movimenti messaggio) comunicando alla madre il suo bisogno aperto. La madre, che in questo insieme rappresenta la quarta dimensione, si carica dei vincoli e della separazione per decodificare e mobilitare la seconda dimensione (es. cibo) così da permettere al bambino di tornare nello stato quiete iniziale.
In altri termini, la quarta dimensione è l’incarnazione storica dell’In.Di.Co.
Dopo aver conosciuto le ultime due dimensioni, ci rechiamo verso la Masseria per rifocillarci con un buonissimo pranzo e prepararci al pomeriggio in cui si terrà l’accompagnamento di un’altra navigante del corso: Giorgia.
Mariano, con amore, si dedica alla storia di Giorgia la quale non riesce a proseguire il viaggio con piacere a causa di alcuni P.U.K. storici.
Prima di ascoltare i genitori di Giorgia, invitati da Mariano a partecipare all’incontro, c’è un momento commovente tra Chiara e sua figlia Giulia, le quali si benedicono a vicenda per segnare il passaggio dal rapporto simbiotico al legame covalente.
Dopo questo momento storico madre-figlia, Mariano si dedica a Giorgia e alla sua famiglia d’origine. Si aprono così prospettive inedite per Giorgia, che la invitano a recuperare i Me.Me. del suo territorio d’origine, tramite una convivenza con la zia e il cugino.
Il corso termina con un momento musicale di Mario e con la gratitudine espressa dai partecipanti nei confronti di Mariano, uomo di grande valore che, nonostante le difficoltà incontrate nel corso della settimana, è riuscito a sciogliere importanti zone pellucide, regalandoci momenti di alta teoria-prassi.
Paola e Simona