26 novembre 2017, Villaggio Quadrimensionale – Troia (FG). Prima Festa dell’Utero Psì.

“Non si può realizzare l’Utero Psì e non si possono affrontare le nascite altrui se non siamo stormo.

L’utopia dell’Utero Psì è un sogno realizzabile, una prospettiva ardente, eccitante, avventurosa… 

‘Caritas Utero Psì urget nos!’”

-Mariano Loiacono-


Stamattina, al Villaggio Quadrimensionale, c’era un gran fermento… Mariamo, lo special guest, è arrivato “stranamente” in netto anticipo, desideroso di celebrare il tanto atteso Utero Ψ. Lo Stormo, bardato di rosso (spille, magliette, sciarpette), è rimasto piacevolmente colpito dagli addobbi festosi della Sala del Sole Globale. 

Come di consuetudine, la mattina è iniziata con lettura e commento della Pillola del giorno che vi riportiamo di seguito (per chi non l’avesse letta!): “Vi auguro di accogliere e visitare le vostra Profondità Psicotiche, la terra più antica che ci regge, ci nutre e ci trattiene. Vi auguro anche di andare oltre le colonne d’Ercole delle vostra Profondità Psicotiche e rinascere vento leggero che vola, movimenta, genera pioggia e sole, asciuga ferire e sana debiti antichi incrostati di funzioni-ruolo e di obblighi-doveri”. 

È stata una mattinata emozionante soprattutto perché si è dato valore alle radici dell’Utero Ψ. Mariamo ci ha dato il senso profondo di una storia lunga ben trentotto anni, all’interno della quale ha ricordato i primordi delle sperimentazioni di quella che è diventata la Scholé Globale.  

La giornata, intitolata “Creiamo l’Utero Ψ per far nascere un infinito”, è stata introdotta da Cindy, Victoria e Antonio che hanno presentato la Festa inserita all’interno delle quattro feste di Nuova Specie e ricordato il Me.Me. religioso di Cristo Re che chiudeva oggi l’anno liturgico (per approfondire: chiedere gli atti!). 

Sono stati presentati due pensieri: il video-intervista ad alcune persone significative, tra cui i nipoti ontologici di Mariamo, alla vigilia della Festa e il logo tridimensionale in legno dell’Utero Ψ realizzato da Giulia Zaccari che verrà utilizzato dalla Missionauta nei corsi e nei riti. 

Dopo la pausa, Mariamo ha ricostruito, anche attraverso alcuni oggetti e foto storiche, l’origine dell’ipotesi dell’Utero Ψ. Era il 17 dicembre e correva l’anno 1979… 

All’interno del suo intervento, ha ampliato il senso dell’ “Eterno Ritorno”, insito nel logo e introdotto la teoria delle “due Montagne sacre”: quella embrio-genetica e quella fetogenetica (consultate sempre gli atti 😉!) 

Dopodiché, ha proposto la lettura della “II Lettera di Paolo ai Corinzi”, da cui ha estrapolato un conosciutissimo Me.Me.: “Caritas Cristi urget nos”, a cui ha donato un nuovo significato, trasformandolo in “Caritas Utero Ψ urget nos”. Diversamente di quanto potremmo immaginare, l’etimologia della parola “carità” è collegata al provare piacere e gusto nel fare le cose. 

Dopo un pranzo festoso nella sala “Non di solo pane” riccamente addobbata, ci siamo riuniti sotto il portico per dar inizio al rito-festa. 

Nel suo insieme, il rito condotto da Sandra e Graziana ci ha dato il senso di attraversare, anche con l’analogico, l’Utero Ψ. 

È stato bello ripercorrere e fermarci in quattro luoghi significativi del Villaggio, ripartendo da letture tratte dal libro di Verso una Nuova Specie, accolti in ogni tappa da persone dello Stormo. 

Siamo partiti dal terreno dove sorgerà la I.U.R.T.A.N.A. che ci ha dato il senso del ricontattarci al nostra specifica Teofondità. Ci siamo incamminati verso la Foresteria, dove tre donne ci hanno fatto vivere l’ospitalità e l’accoglienza (“hostis potis”). Nella Sala della Teofondità, terza tappa del rito, Mariamo è stato invitato ad aggiungere una tessera del marmo di Carraia 😊 al MosaiKaos.

Saliti sull’Agorà sospesa, si è apprezzato il valore della Teoria Globale e quanto questa sia necessaria alle persone per procedere nel Viaggio dell’Esistenza. Il rito si è concluso attorno all’antenato fuoco. Ci sono state consegnate delle lanterne (preparate da Giuseppina) dai bambini, protagonisti anch’essi della giornata, con cui abbiamo illuminato l’Uliveto. 

Il significato profondo della Festa è racchiuso nel messaggio che Mariamo ci ha dedicato a fine giornata: 

“Grazie per la bella ed emozionante giornata che ha avviato ufficialmente l’era fetogenetica dell’Utero Ψ. Insieme siamo uno Stormo che può fare lunghe ed inedite migrazioni. L’Uliveto, popolato delle nostre fiammelle pilota, ci donerà l’olio per la nostra lampada per illuminare le sempre più fitte tenebre di questo affascinante e inedito terzo millennio. Grazie per esserci e per rimanere a fianco in questo avventuroso parabrezza”. 


Angela, Cindy, Francesca, Giulia, Giuseppina e Giusy

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