Sabato 18 novembre 2017, Sala del Sole Globale, Villaggio Quadrimensionale – Troia (FG). UN CORSO DI “QUADRIMENSIONALISMO” PER SVILUPPARE I “GLOBCETTORI”: quinto ed ultimo giorno, prima settimana.

“Per viaggiare devi immergerti nell’acqua, dell’acqua ti sporchi, dell’acqua senti l’attrito, la resistenza, devi avere energie e coraggio per viaggiare.

Ma se per avere meno difficoltà ti metti sopra l’acqua, ti fermi in superficie, sei un vascello fantasma e ti illudi di viaggiare”.

– Mariano Loiacono –

Sabato 18 novembre 2017: quinto ed ultimo giorno, prima settimana.

Come si fa ad ampliare il proprio punto di vista?  Mariano ce lo sta spiegando in questo corso spingendoci ad andare sempre più in profondità, non solo con le parole ma dimostrandocelo in diretta. Infatti ci ha mostrato come, in prima persona, ha digerito l’ultima delle zone pellucide legate alle epistemologie che lo avevano condizionato: la zona pellucida dell’epistemologia mitico-religiosa. Così ha ringraziato pubblicamente, con uno scritto, tutti colore che hanno contribuito, con forti delusioni, al suo salto precipiziale verso l’Utero Quadrimensionale.  

Grazie alla teoria sulla gravidanza, capiamo che anche lo zigote non vorrebbe lasciare la tuba di Falloppio, ma questo è necessario per la sua sopravvivenza e per proseguire il suo viaggio: fermarsi significherebbe la morte per lui e per chi lo ospita. 

Quindi, dopo aver salutato serenamente e dolcemente (regalando ad Eliseo la Gioccolata) le vecchie telecamere, Mariano ci ha mostrato i sette ommatidi che il “telescopio ottico” possiede. 

L’intreccio fetogenetico rimane comunque necessario, sia tra la teoria della gravidanza e quindi i dieci comandamenti del Monte Cavo Ysteron e le unità didattiche, sia tra loro stesse, altrimenti rischieremmo di fermarci comunque ai singoli ommatidi e quindi a singoli punti di vista. 

Mettendoli insieme, ci ha fatto capire che ognuno di questi elementi fa parte dell’albero della vita in viaggio, metafora che ci spiega ancora meglio il significato di liberare e sciogliere le nostre radici dai trombi epistemologici che le possono ostruire. Speriamo quindi di poter godere del frutto quadrimensionale della seconda settimana, ancora più libero ma fortunatamente mai maturo.  

Intanto ci siamo gustati l’ultimo e speciale pranzo con pasta fatta in casa grazie alle cuoche che si sono spese con amore per noi in questa settimana. 

Inoltre, grazie anche al lavoro di Gi.Gi. (Giovanni e Gino) ai quali, prima del pranzo, è stata dedicata la “Casa Gi.Gi”, dove abbiamo potuto mangiare, oltre alla mensa “Non Di Solo Pane”.

Il progetto Nuova Specie è teoria e prassi insieme e questo lo vediamo non solo grazie alla cucina e ai lavori di costruzione del Villaggio ma anche alla “cucina” e ai lavori di scucitura e cucitura che Mariano ha fatto accompagnando alcuni dei partecipanti al corso, lavoro che continuerà a fare anche in questa settimana di pausa, partendo da se stesso.

Tutti hanno ricevuto l’attestato di partecipazione alla prima settimana di corsa ma l’unica a riceverlo personalmente da Mariano è stata Alba, che a soli dieci mesi sta partecipando al suo primo corso di Quadrimensionalismo.

Gioele e Annalisa

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