Martedì 14 novembre 2017, Sala del Sole Globale, Villaggio Quadrimensionale – Troia (FG). UN CORSO DI “QUADRIMENSIONALISMO” PER SVILUPPARE I “GLOBCETTORI”: primo giorno, prima settimana.

Dal 13 al 18 novembre 2017 si è svolta la prima delle due settimane di formazione sul Quadrimensionalismo, un nuovo codice teoria-prassi globale proposto dalla Fondazione Nuova Specie onlus, a partire dalla ricerca sul campo dal 1966 del dottor Mariano Loiacono.

Un Corso di Quadrimensionalismo fetogenetico… un corso che va aldilà di quanto già fatto gli anni precedenti con l’introduzione dei “quadricettori” o i quattro livelli di teoria proposti dalla Fondazione Nuova Specie, una sintesi ampia e affascinante per chi ha scoperto e verificato l’importanza dell’albero della conoscenza.

“Nel legame covalente tutte le asimmetrie scompaiono perché quello che condividono gli atomi, l’elettrone in comune, diventa la certezza di una relazione, di un legame, ed è un legame forte. Rimangono distinti ma tutelano la relazione.

Così due atomi che normalmente si respingerebbero riescono a stare in relazione perché per loro è importante il legame. La forza covalente si basa sul condividere, non sul sostituire quello che io già sono, quindi mantenere la nostra identità è importante proprio per formare questo tipo di legame.

Nel legame covalente, da “cum valere”, il valore è uguale, il valore è insieme”. 

– Mariano Loiacono –

Martedì 14 novembre 2017: primo giorno, prima settimana.

“Non di solo pane vive l’uomo”

Detto, fatto.

La giornata si apre con il corso accelerato di canto di Mario che, con dedizione e pazienza, cerca di insegnarci il canto XX del deuteronomio in polifonia. Qualcuno parlerebbe di follia… ma bypassando i neonati tentativi, ci stiamo provando… e speriamo di riuscire entro la fine di questa settimana.

Altra novità è che da questo corso di Quadrimensionalismo lo stesso Mario si presterà a creare l’entertainment per i prossimi corsi.

Questa ricchezza aumenta il valore che lo stare insieme di per sé ha. Lo stormo acquista potenza e vibrazione che aumenta la propria portata, come un fiume in piena.

Ed è già attraverso la Pillolache riusciamo a sporcarci di alcune storie, conoscerci e conoscere un accenno della teoria che con impazienza ci sta aspettando. Siamo diversi, le storie sono diverse, ma la teoria permette di unire dolori di nuove nascite e vecchie ferite infette in un’unica strada che, percorsa insieme, odora di nuovo.

Ed è sulla scia di questa santa emozione che Giorgia ci presenta il Progetto Se.R.E.N.O. (SEssualità Ricerca Estesa Nuovi Orizzonti), progetto che nasce per accompagnare, in particolare, le situazioni cosiddette psicotiche, ma anche le situazioni asintomatiche che nel complicato mondo della sessualità, nelle parole e nel mercificato sistema sessuale si perdono e perdono parti proprie profonde.

Il presente non è pronto a ciò che le persone stanno attraversando in questo naufragio esistenziale, e di sicuro le Epistemologie vecchie hanno fatto tutto ciò di cui erano in potere. Conservare il buono, ringraziarle e aggiungere una teoria che parte dalla vita è la cosa che il Progetto Nuova Specie si propone di fare. 

Lo stesso Mariano decide di chiedere perdono alle Epistemologie che più ha sentito vicino e che per questo motivo ha più criticato e ironizzato: l’Epistemologia Filosofico-Culturale e quella Religiosa, esattamente come un figlio con una madre che almeno c’è stata, che ha fatto il possibile e che per questo va perdonata e alla quale va chiesto scusa.

E con lo scoccare delle 11:22 e al suono delle dolci parole cantate da Mario inizia la teoria.

Ed è bello iniziare al suono di queste parole, addentrandoci dal vertice della Piramide grazie al bel logo realizzato da Giulia “utero psichè”: il Globale Massimo della Fondazione Nuova Specie, qualcosa che odora di anticamera del Quadrimensionalismo.

Da un primo sguardo al logo, possiamo intravedere una maschera che, secondo l’etnia Bantu, serve ad accedere all’invisibile, invisibile come le radici che attraverso la terra si diramano, si fanno canale per l’in-conosciuto In.Di.Co. che percepiamo, come onde. Le onde, che sono l’infinitesimale essenza dell’esistenza, rappresentando la semplicità dell’infinito dinamico complesso esistenziale. Invisibile come le dimensioni profonde che si percepiscono dalla bella fotografia di Michele, che staticamente, ma profondamente, nello scuro e silenziosamente si unisce all’immagine archetipica dell’insieme madre-neonato, dell’utero che genera, crea, che ti appartiene a prescindere dalle razze, a prescindere dal colore e dal credo. Dovrebbe appartenere a ognuno di noi ogni me.me. del tutto.

Il Villaggio Quadridimensionale non nasce per chiudere, superare o rendere un sapere elevato, ma per creare un luogo che prescinde dal tempo e dallo spazio, che tenta di invertire lo storico processo di crocifissione, per tornare alla forma naturale dell’infinito, perfezione che è già in noi, possibilmente ancora più arricchito.

Questo ovviamente è un accenno alla grandissima teoria di Mariano a cui abbiamo assistito.

Ma i post servono a stuzzicarvi… ce l’abbiamo fatta? Bene! Comprate il video del corso, (Mila ha detto che lo compra 😊) di cui questa prima giornata ci fa intuire la potenza, ed è anche solo una parte dei canti ossessivi-compulsivi che si sono generati al termine della serata e si sono rivolti contro il nostro povero Mario che bagnato, ma felice (speriamo) è tornato verso casa.

Casa di Mila

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