L’UTERO Ψ (PSI): IL GLOBALE MASSIMO PER PIONIERI SOGNATORI.
Carissime/i,
In vista del 24 settembre p.v., ultimo giorno di permanenza nella struttura sanitaria e ospedaliera, voglio definire meglio il GLOBALE MASSIMO mio e del PRO.NU.S. (Progetto Nuova Specie) in questo inizio di Fetogenesi.
Per la quasi totalità di voi, che ci siamo conosciuti grazie al disagio personale o familiare, il Globale Massimo è stato soprattutto il Metodo alla Salute, una nuova strada per superare il disagio, alternativa a psicofarmaci e psicoterapie.
Sono davvero grato al sanitario che mi ha permesso di operare per più di 40 anni nel “Centro di Medicina Sociale” dell’Azienda ospedaliero-universitaria “OO.RR.” di Foggia, vero nido del cuculo per il Progetto Nuova Specie.
Ora, alla vigilia di abbandonare questo provvidenziale ed efficace nido, sento il bisogno di definire il vero Progetto che fin dall’inizio ho inteso portare avanti, favorito dal mio essere medico, psichiatra e direttore del Centro di Medicina Sociale.
Sinceramente, vorrei essere da voi ricordato non come medico, psichiatra, fondatore del Metodo alla Salute, ma come il pioniere sognatore dell’Utero Ψ. Questo è il sogno nato nel ’66; poi, per caso e meno male, sono diventato medico-psichiatra, ma non mi sono mai sentito rappresentato da questa professione. E’ stato l’Utero Ψ (si legge “psi”), dal greco Ψύχἡ (si legge “psiché”), il senso e il fondamento di tutta la mia ricerca teorica (Epistemologia Globale, Quadrimensionalismo) e prassica (il Progetto Nuova Specie). Tutto ciò che ho realizzato in questi 51 anni sono solo tappe e mezzi che dovrebbero portarci a creare-realizzare l’Utero Ψ.
Mi spiego meglio.
L’utero è la soluzione che ha già trovato la vita per trasmettere in pochi mesi soluzioni e competenze maturate in quattro miliardi e mezzo di anni. Noi ci formiamo e nasciamo grazie all’esistenza dell’utero della nostra mamma: utero già messo a punto dai mammiferi che ci hanno preceduto e che, in appena nove mesi, ci trasmette l’essenza di tutto ciò che riguarda i codici antenati (pre-organico, bio-organico e analogico).
Che meraviglia, questo piccolo laboratorio metastorico che sa far nascere un essere umano nudo, completo di tutto, uguale nella diversità aldilà di ogni confronto-differenza creata dagli umanoidi!
L’utero delle nostre mamme lo possiamo chiamare “Utero embriogenetico”. Infatti, manca all’appello il codice simbolico-razionale, vanto della specie uomo. Questo codice, che è venuto all’esistenza appena tre minuti fa dopo precedenti 525.557 minuti dominati dai codici antenati, ha prodotto tantissime e diversissime soluzioni per cogliere il senso globale dell’esistenza e per regolamentare tutto ciò che in essa vive e viene alla luce.
Di questo codice e delle sue diversificate, e spesso contrapposte soluzioni, l’utero embriogenetico non ci trasmette nulla. Infatti, fino ad alcuni decenni fa, ogni territorio etno-culturale respirava e viveva le sue soluzioni e le trasmetteva sufficientemente come “me.me.” (mediatore metastorico) ai discendenti della propria etno-cultura. Questo compito viene svolto dai genitori, dalla scuola, dalla chiesa, dalla sanità, dall’economia, attraverso una “gravidanza a cielo aperto” che, quasi sempre, trasmette anche i debiti che portano gli educatori di quelle diverse agenzie e le loro esigenze di soddisfazione a scapito di chi vorrebbero accompagnare.
Una gravidanza a cielo aperto spesso si rivela una fogna a cielo aperto.
Personalmente, pur apprezzando le positività della mia gravidanza a cielo aperto, odio la vita che ho fatto perché, per non crollare e per prendermi anche piccole cose, mi sono svenato e ho fatto una esistenza miserevole e piena di buchi insidiosi e di ferite doloranti. E sono stato uno dei fortunati! Quante persone si sono smarrite e si sono perse!
Negli ultimi settant’anni, il Mondo-Villaggio globalizzato, attualmente imperante, ha vanificato la trasmissione delle varie competenze etno-culturali e richiede nuove soluzioni per la complessità derivate dalle globalizzazioni. Le stesse “Gravidanze a cielo aperto” non funzionano più e nascono sempre più persone dismature, prossime a manifestare varie forme di disagio fino al suicidio. Penso che ognuno di noi avverte l’inadeguatezza dei me.me. che gli sono stati trasmessi e, ancora di più, la babilonia caotica che si è creata dall’incontro confuso di tanti me.me. e dall’imperante economia finanziaria globalizzata, che sta portando a una diffusa perdita di me.me. (“smemeramento”). E’ per questo che, sin dal 1966, sentii che il disagio sarebbe divenuto diffuso, e avrebbe inondato e ricoperto tutti, come il diluvio.
Oggi chi ancora non vede-percepisce il dilagante “disagio diffuso” è occhio che non vuole vedere.
In questi 51 anni, dopo aver definito un nuovo punto di vista (epistemologia globale e quadrimensionalismo), sono stato il più solidale nel far nascere varie opportunità di incontri-scambi per rimediare a questo diffuso smemeramento e creare opportunità uterine, uteri grezzi in cui crescere, far crescere e far sviluppare le competenze che servono a una persona per vivere in maniera intera: settimane intensive, convivenze intensive, corsi di formazione, associazioni alla salute, gruppi di ricerca nei vari ambiti esistenziali, organi di comunicazione, il Villaggio Quadrimensionale, ecc.
Ma quanto tempo ci vuole e quante particolari condizioni e quanti specifici accompagnamenti necessitano, spesso per produrre solo piccoli topolini di cambiamenti a fronte di una montagna di impegno, sofferenze e ricadute!
Ancora non basta quanto abbiamo già realizzato, c’è ancora molto da fare, e ancora oggi mi sento interrogato dalle sfide che pone questo terribile e avvincente terzo millennio.
Fin quando non ci sarà un Utero capace di trasmetterci ciò che l’utero embriogenetico non può fare, ognuno di noi non risolve pienamente il proprio disagio e le proprie parzialità e contraddizioni conflittuali, quantunque siano eccellenti le sue condizioni esistenziali stando al modello imperante.
Oggi, se non arriviamo a creare situazioni uterine che ci fanno crescere e ci fanno arrivare a prenderci tutto l’albero della vita e tutto l’albero della conoscenza, purtroppo rimaniamo nel disagio in tutti i piani della nostra Piramide (Rapporto con se stesso, rapporti forti, rapporti con i gruppi, rapporti col Globale Massimo).
Occorre sognare e creare l’Utero Ψ o Utero Ψύχἡ (si legge “Psiché), cioè l’utero per la parte profonda della vita. Infatti, “Psiché” in greco significa “anima”; “anima”, dal greco anemos, significa “vento”; “vento” significa “aria, respiro”, cioè tutto le metafore che gli uomini hanno utilizzato per intendere qualcosa che non la vedi ma senza la quale non c’è vita profonda. Quindi stiamo parlando di una cosa fondamentale.
Questo è il GLOBALE MASSIMO mio e del Progetto Nuova Specie: riuscire a sperimentare, creare, forgiare, realizzare l’Utero Ψ.
L’Utero Ψ, una volta messo a punto a partire da ognuno che si sente vitonauta co-creatore, rappresenterà una seconda gravidanza che, in pochi mesi, ci regalerà tutte le competenze messe a punto dai vari laboratori etno-culturali e dalla ricerca teorico-prassica di nuova specie. Potremo vivere l’esistenza secondo un approccio globale e come spiriti co-creatori impegnati nella Gravidanza Universale.
Per chi desidera approfondire questo aspetto, consiglio di leggere gli atti integrali della prima tregiorni sulla coppia, svoltasi lo scorso 8-10 settembre.
Per non concludere.
Il 24 settembre sarà l’ultima giornata in cui vivremo nell’ex Centro dell’ospedale D’Avanzo e opereremo all’interno del sanitario. Dopo quasi 42 anni di sanitario, ci accoglierà la Fondazione e, appena disponibili, i nuovi locali del Villaggio Quadrimensionale a Troia (FG).
Dal 24 settembre, l’Utero Ψ sarà ufficialmente il Globale Massimo del PRO.NU.S., la Stella Polare che mi orienterà nello stare con voi e nelle iniziative alle quali parteciperò.
Spero che sarete in tanti a sentire vostro questo Globale Massimo dell’Utero Ψ perché l’esistenza di sempre ci ricorderà come i Vitonauta Pionieri Sognatori dell’ Utero Ψ.
Spero, in ogni caso, di avervi vicino in questo passaggio, per me, epocale.
Vi aspetto per la tesi di Gaetano, il 21 settembre pomeriggio, e per la tregiorni seminariale sulla Teo-fondità-spiritualità (22-24 settembre).
VVB,
Mariamo