“Il viaggio dell’eroe” tra terra e aria.

Sepolta l’attesa, 

Rotto il digiuno d’un rumoroso silenzio.

Di candido bianco, fanciullo condito,

Leggera un’arma la mano accarezza,

Nel cielo sue le note,

Simile a fumo,

Un’emozione il profumo.

Donna gitana amata,

Semplice il gesto,

Mai nel profondo scontata.

Nero raso stringi, la platea dipingi.

Dolce musa divenuta ormai prosa.

Tra i vari eventi organizzati per festeggiare il compleanno dell’Associazione Alla Salute Marche, l’11 giugno è andato in scena lo spettacolo dal titolo “Il viaggio dell’eroe”, che si è tenuto ad Ancona al teatro dorico.

Il teatro è quasi pieno e contiene trecentocinquanta posti. 

Dal sipario esce per primo Guido che, dotato di leggio, introduce la serata. 

È molto emozionato e bravissimo ad in interpretare il personaggio.

Si apre il sipario e lo spettacolo inizia con musiche e danze: al centro Gioele, nella parte di un mendicante che, in mezzo a tanto caos, rimane spaesato e inconsiderato, e rappresenta a mio modo di vedere lo specchio della società attuale. 

Poi scendono dei teli e delle ballerine, tra le quali Michela, che si alternano in una danza aerea. 

E’ emozionante vederle volteggiare… dal mendicante, che ci ricorda un po’ la terra, il contatto con ciò che è arido, duro, difficile, alla leggerezza dell’aria, che ci ricorda invece il volo libero degli uccelli…

Lo spettacolo continua con un intervento di Paride che coinvolge gli spettatori e di seguito, insieme a Gioele, dà vita ad una scena drammatica, ma anche coinvolgente e spettacolare.

Paride sprona Gioele a reagire alla morte, lasciando arrivare il messaggio che solo noi, partendo da ciò che siamo, possiamo suonare tutte le note, così come in questa serata di spettacolo Vita-Morte, Terra-Aria, abbiamo potuto attraversare.

L’opera ha coinvolto emotivamente tutta la sala: lo si evinceva dai lunghi silenzi, rotti da fragorosi applausi.

Per me, lo spettacolo è stato di una bellezza infinita, che ora che scrivo mi riempie ancora.

Quando le emozione partono da noi, dai nostri vissuti, da ciò che solo noi siamo, le vibrazioni arrivano in profondità.

Ognuno di noi è l’eroe e il protagonista del proprio viaggio… unico, inedito, spettacolare…

Giampiero

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