Prima edizione del Progetto “ARTE CUM CROSS SEGNITIVA”: lo Spettacolo tra Terra e Cielo.
5 maggio 2017
“TERRA-ARRTE”
La prima giornata del Progetto “Arte Cum Cross Segnitiva”inizia con la quinta.
Ci alziamo all’alba, iniziamo a leggere i Ricanti, i colori e le forme delle nuvole ci ispireranno per tutta la giornata. Il rosa delle nuvole e il rosso di un sole contento di avere noi come spettatori fa spostare le nuvole per farci guardare questo spettacolo; infatti noi, seguendo la rotazione della terra, ci inchiniamo ad esso che sorge trionfante.
Si continua con un’allegra passeggiata nel bosco, che viene accolta e percorsa con una piccola paranoia momentanea superata con modesta facilità.
Dopo una corsetta, Valentina ci propone di ricontattare la terra, di toccarla e sentirci figli di essa… Non a tutti piace, ma cerchiamo di proseguire.
Risalendo, troviamo dei caprioli che saltellano contenti nel lato opposto al nostro, e questo ci rallegra particolarmente.
Dopo un’abbondante colazione, ci dirigiamo al Peglio dove c’è il laboratorio di Valentina che ci fa un’introduzione sul posto e sui vari tipi di vetro che, pur essendo simili tra loro, a contatto con la luce hanno tutti un effetto diverso.
Finalmente iniziamo a tirare fuori la nostra parte creativa usando colori a tempera su diversi tipi di cartoncino, mischiamo i colori tra loro per ottenere opere uniche e irripetibili.
Ne sforniamo veramente tante!
Durante il bilancio, mentre illustriamo i nostri disegni, arriva l’ultimo componente di questo nostro CUM, Giada, che è veramente entusiasta di iniziare questo nuovo progetto.
Michele
06 maggio 2017
“IMMERSIONE NEI RICANTI”
Oggi è il compleanno di Franz, il padre di Valentina, antenato del progetto di 91 anni, ed è il secondo giorno.
Abbiamo deciso, come ieri, di iniziare la giornata muovendo il nostro analogico, immergendoci negli antenati, ma prima vengono a farci visita i due cani messaggeri.
La giornata comincia con una passeggiata in direzione del pineto a Nord di Ca’Marco.
Ci avventuriamo seguendo il sentiero, arriviamo vicino ad una tana di tasso e iniziamo la lettura di vari Ricanti. Ognuno di noi sta vivendo una fase specifica, ci immergiamo trovando negli scritti un fondo comune della vita.
A sorpresa, Valentina ci propone di dividerci dall’affiatato gruppo e di sperimentare ognuno di noi un cammino in solitudine, libero, prima di ritrovarci a casa per la colazione.
Anche se in maniera differente, ad ognuno questa dinamica ha mosso cose proprie mettendo tutti di fronte ad una scelta.
Dopo la colazione, Cristian consegna ufficialmente ad ognuno di noi il grembiule del CumCrossSegnitiva, da arricchire con un disegno ad acrilico e da lasciare alle future edizioni del progetto.
Arrivati al Peglio, alla seconda fase della giornata, iniziamo l’immersione nel lavoro.
Prima di iniziare, la padrona di casa ci fa un excursus storico sulla sua esperienza con il vetro, sia a livello tecnico, sia a livello di produzione, nonché a livello emotivo.
A differenza del giorno prima, il lavoro sarà di gruppo sullo stesso foglio e, sempre a sorpresa, Valentina ci propone dei doni della natura, frutto della passeggiata, serviti su un vassoio di corteccia: i nostri strumenti di lavoro in questa seconda fase di immersione, questa volta con i colori.
Io, Melissa, vengo invitata a coprirmi gli occhi, a dipingere come se fossi priva della vista, priva del mio controllo.
All’inizio vengo accompagnata da Margherita, mi viene concesso di scegliere e decidere che colore usare, che strumento e come, ma non potendo vedere devo credere e fidarmi.
Nella seconda fase, mi affido a Michele, il quale mi fa sempre scegliere i colori da cui partire, ma senza dirmi quali sono e facendomi cambiare strumenti di lavoro.
Nell’ultima fase invece Cristian sceglie per me: io posso solo “segnare”.
Il fatto di dover andare a tentoni, di non poter vedere cosa fosse il risultato e percepire ogni cosa, ogni suono e ogni sensazione amplificata, mi ha fatto immergere e anche perdere in quello che mi stavo vivendo, senza controllo razionale.
Ho pianto, ho gioito e ho sentito aprirsi un canale tra stomaco, cuore e mente, canale rimasto aperto anche nelle fasi successive.
Nel togliermi la benda, la mia vista si è annebbiata, come la mia mente, mantenendomi in quello stato di sospensione e sballo.
Contemporaneamente, noi del gruppo abbiamo iniziato a giocare con i colori, prima con timida curiosità e a mano a mano lasciandoci prendere dallo scambio, invadendoci, mischiando i colori, in una danza di schizzi, stampe, usando i supporti del bosco che ci hanno ispirato un rapporto più diretto e rompendo gli schemi, facendo fluire l’energia creatrice.
Contenti di questo insieme nello scambio segnitivo, ci siamo inchinati davanti al risultato inatteso, alle combinazioni insolite e inedite di lavoro che utilizzeremo come schemi di lavoro per la progettazione.
Espressione ed espressività, siamo partiti dalla meraviglia della natura che è, per arrivare ad una rappresentazione e sperimentazione di colori e forme che ci serviranno per elaborare la base della vetrata.
E passiamo adesso alla Teoria.
Dai disegni di ieri, elaboriamo singolarmente la nostra teoria, per poi dedicarci alla lettura di altri Ricanti di antenati del luogo, dei partecipanti, scritti o disegnati.
Questa fase è stata dedicata esclusivamente alla elaborazione figurativa della vetrata, passando dal selezionare parole chiave di fondo comune ed elementi di ispirazione per la vetrata del “Ricontattare se stessi”, che verrà collocata al primo piano della Foresteria.
Alla fine del “Teo-Storming” (Teo da Teo-fondità cit. Valentina docet), abbiamo fatto festa dando valore a Valentina e al suo lavoro di Mastra Vetr-Art-Tonauta.
Si rientra a casa, si cena e ci si dedica al bilancio serale.
Domani ci godremo un’altra alba.
Melissa & Veronica
7&8 maggio 2017
“DAL DONO REGALO PROIETTATI VERSO UN NUOVO SPETTACOLO”
Domenica, la giornata inizia molto presto, sveglia alle 5:30 sperando di ammirare l’alba.
Era nuvoloso e il sole non si è visto, ma è stato comunque bello immergerci nella camminata e nei Ricanti.
Dopo il nostro fondamentale ricontattarci, Valentina ci ha portati in bel bar bio.
Poi siamo tornati al laboratorio del Peglio e la nostra cara Mastronauta Valentina ha assegnato uno strato ad ognuno di noi ed abbiamo iniziato a fare i bozzetti per la vetrata.
A Francesco e Melissa è toccato l’abisso del mare, a me Giada il mare in superficie, a Cristian il sottoterra, a Margherita la terra in superficie e a Veronica e Valentina il cielo, mentre Michele si è impegnato ad elaborare un’unità didattica ispirata ai vari strati.
Abbiamo vissuto la mattinata con tanta creatività e all’insegna della scoperta delle nuove tecniche e colori che ci ha mostrato Valentina.
Ad un certo punto è arrivato Cristian che ci ha accompagnato con il suo spirito giocoso e ballerino.
Dopo una mattinata così ricca e intensa è arrivato un dono speciale da parte di Rosy e Franco che ci hanno preparato un ottimo pranzo domenicale/familiare.
Come viandanti in cammino, appena riposati e rifocillati, ci rimettiamo in viaggio verso il laboratorio artistico dove riprendiamo i lavori iniziati la mattina.
Ci sperimentiamo in varie tecniche: china, tempera, pennarelli acquerellabili: l’entusiasmo è il vero fondo comune, e il fatto di dipingere insieme è proprio uno sballo.
Non sentiamo confronti-differenza fra chi è più esperto e chi invece è ancora principiante, anzi, ognuna delle nostre specificità è uno stimolo che ci incoraggia, il clima è rilassato, ma anche eccitato.
Probabilmente ci troviamo nell’anello simbolico del Cummunitometro, alla voce dono-regalo che ci sta proiettando verso un nuovo spettacolo.
Oltre ai bozzetti, decoriamo le bottiglie fuse nel forno, personalizziamo i grembiuli da lavoro con disegni, simboli e lettere.
Liberare la creatività spesso bloccata, non espressa, è uno degli obiettivi del progetto che la nostra condottiera Valentina con coraggio ha proposto e sta portando avanti con Maestria e amore per-con noi primi fortunati.
Tornati a casa il DJ Cristian ci accoglie con musiche che ci hanno permesso di esprimere in maniera liberatoria il nostro codice analogico.
Con naturalezza ci siamo messi tutti a ballare con grande energia, e questo ci ha fatto sentire ancora più uniti.
Un giro ad Urbania a mangiare il famoso crostolo completa questa giornata perfetta.
Ecco arrivato l’ultimo giorno del progetto innovativo dell’Artista Globale Valentina Loffelholz.
C’è ancora allegria e voglia di creare nell’aria, ognuno di noi si sveglia presto determinato a rispettare il programma che ci siamo dati la sera prima: arrivare all’Università delle Arti (località Peglio) camminando in mezzo al bosco.
Ancora una volta facciamo squadra ad aiutarci tra di noi dove troviamo difficoltà nel procedere (salite, rovi, fango scivoloso, inediti vari).
Durante il cammino, abbiamo dato spazio ad una sosta per ricontattarci attraverso i Ricanti: anche questa attività fisica circondata dagli antenati è un modo per attraversare le nostre membrane e scendere nei codici più profondi.
Al nostro arrivo ci concediamo una sosta rigenerante al bar.
Essendo l’ultima mattinata di lavoro, ognuno di noi dovrà chiudere dei cerchi aperti nei giorni scorsi.
Oggi ci hanno fatto compagnia anche Ester e Emma, artiste in erba, che hanno portato ancora più colore e gioia al nostro laboratorio.
Arriva un altro dono da Rosy che porta una rosellina ad ognuno di noi, accompagnata da un pensiero scritto, per festeggiare la festa della mamma.
Il dono è rivolto anche ai maschi come augurio per sviluppare un buon femminile.
Salutiamo il laboratorio con un pensiero musicale di Francesco e ci dirigiamo a Ca’ Marco per il pranzo.
Concludiamo la giornata con i bilanci finali e i saluti.
Il primo grazie speciale va a Valentina, artista di serie A, che è riuscita a mettere insieme teoria e prassi stando su tanti livelli con maestria.
Grazie anche a Cristian che è stato un fedele spirito creatore.
Grazie anche a tutti noi Vitrartonauti.
Grazie a Mariano che ha spinto e sostenuto questo inedito progetto di arte Cum Cross Segnitiva!
Giada & Margherita