Cascina Boscone, Monleale (AL), sabato 13 maggio 2017. X Edizione del Progetto “La Finestra di Babich”: ottavo e ultimo giorno di bilanci.

Oggi finalmente è una bella giornata di sole.  

Per dare inizio alle attività si prende spunto dal racconto del sogno di una delle partecipanti per fare teoria. 

Barbara precisa, riferendosi al sogno, la differenza tra solitudine e isolamento. Il termine solitudine viene dal latino cum-solus, ad indicare che io sono intero, sono solido, quindi ho un peso, e anche se sono solo, sto con tutte le mie parti. 

E’ proprio lo stare da soli che spesso ci crea difficoltà, soprattutto quando non abbiamo un buon rapporto con noi stessi, con il nostro solus e tendiamo all’isolamento. Questo avviene, ad esempio, quando gli altri ci allontanano e di conseguenza noi tendiamo a replicare lo stesso meccanismo sull’altro, come parte delle tante nostre difese-resistenze. Si può attuare il passaggio dall’isolamento alla solitudine nel momento in cui raggiungiamo un buon rapporto con noi stessi, che è frutto di un lavoro costante che ci porta alla crescita. 

Mariano Loiacono a tal proposito parla di  “Esodo nella nebbia” nel senso che, spiega Barbara, noi non vediamo, ma se cominciamo a fare qualche passo, riusciamo a raggiungere una prima tappa del nostro viaggio per poi  procedere verso quella successiva. 

Ombretta legge il messaggio che stamattina Mariano ha inviato ai coordinatori e ai partecipanti augurando una buona chiusura del progetto.

Nel messaggio, Mariano riconosce il valore dei coordinatori e la loro capacità di riuscire a far vedere il parabrezza alle donne partecipanti alla X edizione del progetto La Finestra di Babich. 

Essendo l’ultimo giorno del progetto, oggi è la giornata dedicata al bilancio dei partecipanti. 

A tal fine sono state invitate a partecipare dall’esterno Carla, Rachele e Giovanna B. 

Prima di iniziare, Mila chiede a Simona di leggere la pillola del giorno che riguarda il concetto di metastoria. La storia è ciò che viviamo, la metastoria è invece ciò che va al di là di quello che vedi e che sai. 

Dopo una breve pausa, si dà inizio al Bilancio. 

Barbara chiede ad ogni partecipante quali siano gli aspetti metastorici che la riguardano, se  si sono scoperte parti di sé che non si conoscevano in modo approfondito. 

Ad ogni partecipante, alla fine del singolo bilancio, i coordinatori, sulla base di quanto emerso durante lo svolgimento del progetto, hanno fatto una proposta per il proseguimento del viaggio.

I bilanci si sono conclusi prima della cena. 

Carla ha comunicato al gruppo che l’Associazione Lombardia ha organizzato per domenica 14 maggio una festa, in cui verrà consegnato ad ogni partecipante un foglio su cui indicare qualcosa che si vuole lasciare.

Dopo avere ringraziato i coordinatori, si conclude con la canzone “Le Mani” di De Crescenzo.

Marilisa e Cetti

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