Pedaso (FM), 6 aprile 2016. VII^ EDIZIONE DEL PROGETTO “LA FINESTRA DI BABICH”. Sesto giorno.
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
…”Mariposa”…
La giornata di oggi inizia con un pensiero di Pina sui sintomi di malessere che avvertiamo nel nostro corpo che, direi, è fatto proprio perché in questa edizione della “Finestra di Babich” c’è stato un altissimo numero di persone che hanno avuto tanti acciacchi fisici: febbre, tosse, mal di gola, disturbi intestinali… insomma, di tutto e di più…
Poi è il turno di Swami, che ci fa ascoltare la canzone francese “Est-ce que tu m’aimes”.
A seguire, Giuseppina racconta come si è vissuta la spa di ieri, e legge un suo scritto che descrive gli stati d’animo di questo periodo, dimostrando di avere una grande vena poetica che commuove tutte!
Poi c’è stata la lettura della lettera che la madre di Francesca le ha scritto prima di partire, seguita da un rito per permetterle di assaporare la libertà auguratale.
Francesca è riuscita a viversi finalmente la parte di figlia, godendo anche della crescita di sua madre e affidandosi alle braccia di Pina e di altre madri che l’hanno accompagnata a volare!
La spagnola Beatrice ha esordito con una frase ilare: “Tiene una farfalla nel pelo!”, che ha portato allegria in tutte noi (il pelo sono i capelli… malpensanti! ;-P)
E il passaggio che ha fatto Francesca dalla tomba della famiglia di origine, all’utero suo e della molteplicità, ha aiutato anche tante di noi a lasciarsi andare e spostare lo sguardo dal suolo verso le nuvole e il vento, sentendoci delle farfalle in volo…
Anche Assunta ci ha deliziato e divertito con un suo ballo sorprendente!
Il pomeriggio è stato dedicato alla visione del film “Maleficent” che ci ha fatto riflettere sulla relazione che abbiamo con la nostra bambina interiore.
Ognuna di noi ha provato a fare teoria sul film, nel quale abbiamo rivisto tante nostre dinamiche di vita, che sono state poi spiegate ancora meglio dalla teoria globale di Pina e Marinella.
Da questa teoria sono venute fuori tante cose, tra le quali anche il fatto che ritroviamo la nostra bambina interiore quando impariamo ad amare noi stesse ed a fare un buon insieme del nostro maschile-femminile.
Inoltre è emerso che ogni personaggio del film può rappresentare una parte nostra se ci rapportiamo al Graal.
E’ stata una teoria illuminante che ci ha fatto vedere parti inesplorate, sia del film che della nostra vita.
È stata una piacevole giornata di gioia e teoria, che si è conclusa con una bella massima di Bea:
“Le favole sono fatte per far addormentare i bambini e risvegliare gli adulti!”
Ida e Giada