Troia (FG), giovedì 18 febbraio 2016. “STA PER FINIRE IL MIO ANNO SABBATICO”. Editoriale del Dr. Mariano Loiacono.
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
UN ANNO PIENO DI COSE FORTI ED EVENTI CONTRASTANTI
Il sei aprile p.v. terminerà l’anno sabbatico che ho iniziato alla stessa data dell’anno scorso.
È stato un anno pieno di cose forti ed eventi contrastanti che hanno chiuso percorsi storici e ne hanno aperti di nuovi, anche se ancora non li sento già pienamente maturi.
È cominciato con l’intervento per ernia inguinale e con le sue inattese complicazioni che mi hanno prostrato fisicamente, e mi hanno costretto ad abbandonare, vistosamente malconcio, il bilancio Rainbow dello scorso anno a Sasso di Castalda.
Spinto, e in parte forzato, da persone a me vicine, ho deciso di non onorare gli impegni che avevo preso fino alla fine di maggio e sono precipitato nel dolore della completa separazione da ogni attività a cui ero abituato da quasi quarant’anni.
Ho interrotto anche le relazioni dirette di altri con me, facendole afferire al trio di protezione: Giovanna, Barbara e Francesca.
Dopo un periodo di sofferente prostrazione, mi sono rimboccato le maniche e, un po’ alla volta, mi sono dedicato all’attività di “A.STU.DI.”, cioè:
– all’Archivio (A.) ordinando un enorme materiale storico – circa una quarantina di scatoli di cartone – relativo ai quasi quarant’anni di attività del Centro di Medicina Sociale e iniziative collegate;
– allo Studio (STU.) di parte del vastissimo materiale che va sistematizzato, integrato e ampliato;
– alla Divulgazione (DI.), attraverso pubblicazioni, dell’interessante e originale Teoria-Prassi sperimentata e prodotta in questi cinquant’anni.
La prima pubblicazione da fare l’ho intitolata “Gravidanze a cielo aperto”, riguardante i quasi quarant’anni di mia presenza al Centro di Medicina Sociale, chiuso colposamente nel 2013 dalla giunta regionale Vendola.
Una seconda pubblicazione penso di intitolarla “L’esistenza come Gravidanza”, ovvero la presentazione del Globale Massimo che sta alla base del Progetto Nuova Specie.
L’attività di A.STU.DI. mi ha sollevato molto dalla iniziale prostrazione, per aver perso il vecchio stile di vita, e mi ha lentamente riportato a me stesso per cercare di costruire una nuova prospettiva e operatività adatte alle condizioni in cui adesso mi trovo.
Come è facile immaginare, però, data la vasta mole di materiale, ho appena iniziato a lavorare come A.STU.DI., e di cose concluse ancora non ce ne sono, anche perché negli ultimi tre mesi mi son dovuto aprire a diverse situazioni che hanno richiesto una mia presenza:
in primis, i lavori della masseria e la definizione della Foresteria della quale domenica 28 febbraio porremo, con chi vorrà, la “prima pietra forestiera“.
Certamente il lavoro richiestomi come A.STU.DI. è così ampio che ci vorrebbero molte persone ad affiancarmi e a sviluppare le competenze necessarie. Ma queste sono scelte difficili da fare e, se non sono fatte con piacere e spontaneamente, non durano molto; anzi, sono più i problemi che potrebbero creare rispetto al vantaggio che offrono.
“Qui vivra verra” dicono i Francesi.
E’ cresciuta la base
In questa mia assenza sabbatica, ho verificato con piacere che è cresciuta la base di persone convinte, attive a partire da sé, impegnate nei vari ambiti del Progetto Nuova Specie con un proprio stile e un arricchimento di strategie e di modalità operative.
Mi sono sentito felicemente rappresentato e serenamente deresponsabilizzato da attività in cui ero stato molto presente; mi conforta l’aver verificato che il Progetto Nuova Specie può essere incarnato da tante altre persone che sicuramente sapranno farlo crescere anche quando diventerò assente.
Infatti, giovedì 25 febbraio compio sessant’otto anni e sento che sto entrando nella parte finale della mia vita, per gli anni che mi sono dati ancora. Ciò mi spinge ancora di più a vivere un giorno alla volta ma anche a essere pronto a lasciare definitivamente il campo in quanto la vita prima o dopo va arresa alla morte.
Ringrazio, quindi, tutti quelli (e siete in tanti) che si sono rimboccati le maniche e hanno consentito questo mio positivo e fruttuoso periodo sabatico.
Tanti binari globali
Nell’ultima mia comunicazione del 10 ottobre 2015 “UN SEGNO DI TRANSIZIONE”, vi mostravo questa foto, fatta casualmente dal balcone di casa mia…
… E vi scrivevo:
“Le nuvole, nella loro parte centrale, hanno raffigurato un binario in costruzione in cui si sta definendo la branca sinistra del binario e gli assi orizzontali di collegamento tra le due branche.
In realtà, per me, è proprio questa l’attuale situazione del “PRO.NU.S.” (Progetto Nuova Specie): una realtà di forte passaggio e transizione, perché stiamo costruendo il nuovo binario globale (albero della vita insieme all’albero della aonoscenza), che permetterà a tanti e tante entità di transitare verso la fetogenesi: il sole che sta sorgendo dopo tantissimi millenni e più di embriogenesi. Come sapete, per me la fase embriogenetica della gravidanza esistenziale è ormai tramontata: dobbiamo, sì, essere grati a questa importante fase, ma è ora che usciamo da questa terra psicotica e ci apriamo a una prospettiva globale.
Se si tratta di una transizione epocale e inedita, siamo chiamati a metterci in viaggio e ricercare nel concreto esistenziale le nuove terre e i nuovi cieli di oggi.
In ogni caso, questo è per me il Globale Massimo del Progetto che ho contribuito a mettere su.”
Alcuni giorni fa, Giovanni Chiariello mi ha inviato questa foto, fatta da lui di prima mattina, mentre aspettava il treno per andare a Bari.
L’ho interpretata come la concretizzazione del segno che ho riferito sopra: tanti binari globali (insieme vita-conoscenza), appena visibili, che sono orientati verso il sole nascente che sovrasta i binari stessi.
È come se il binario è sceso dalle nuvole, o segnale-progetto interiore, ed è ormai tracciato sulla terraferma per rappresentare una strada ferrata per motrici e vagoni che vogliono fare sul serio e intendono incamminarsi verso la Fetogenesi, il sole nascente.
Sento che, a conclusione dell’anno sabatico, intendo tornare con una forte determinazione a impegnarmi, con un mio passionale contributo, per favorire l’avvento di una fetogenesi nella storia della vita e aiutare persone e istituzioni a transitare, lasciando la propria organizzazione embriogenetica, che ha caratterizzato la precedente fase del viaggio della vita.
Gli impegni
Gli impegni che intendo assumere in questo anno sono questi:
– Il 28 febbraio parteciperò alla festa “Poniamo la prima pietra forestiera”, quale inizio lavori della costruzione della “Foresteria” nei terreni della Fondazione, dove stiamo ultimando la ristrutturazione della masseria, di cui potrete ammirare la bellezza e funzionalità. Mi aspetto la vostra concreta partecipazione per realizzare e portare a termine un sogno impegnativo ma non impossibile.
“Qui vivra verra!“
– Il 04 marzo un interessante “Salotto Letterario Globale” sul Libro di Giona alla luce del tema “Come accompagnare un accompagnatore dismaturo” (… E chi di noi non lo è!).
– Dal 10 al 15 aprile la prima S.I.R. (Settimana Intensiva Regionale) nel territorio delle Associazioni alla Salute Lombardia e Veneto, preceduta da un convegno a Lugano il 09 aprile.
Per il 2016, mi sono impegnato a fare tre S.I.R. per facilitare l’accesso al Metodo alla Salute da parte di persone appartenenti a territori o regioni limitrofe delle Alsa regionali, e per risvegliare situazioni e contesti dormienti e/o indecisi. Nel mese di ottobre dovrebbe svolgersi una S.I.R. in Sardegna.
– Dal mese di aprile conto di riprendere gli incontri periodici di “Racconto globale della mia vita”, prendendo spunto proprio da questo anno sabatico o anno di transizione tra la mia embriogenesi quarantennale e la fetogenesi che sto intravedendo dal mio binario globale.
– il 30 aprile Salotto Letterario Globale c/o l’Alsa Campania commentando la famosa canzone napoletana “Munasterio ‘e Santa Chiara”. Il 01 maggio, supervisione dell’Alsa Campania.
– A maggio il corso di epistemologia globale con interessanti novità circa il know how per ogni giornata.
– A luglio, supervisione Progetto Rainbow.
– Ad agosto, quasi sicuramente dal giovedì pomeriggio 25 a domenica 28, inizio del corso “L’ESISTENZA COME GRAVIDANZA” che poi continuerà mensilmente in successivi fine settimana. Questo corso è fondamentale per chi vuole avvicinarsi alle fonti e alla teoria-prassi del Progetto Nuova Specie: dopo una iniziale griglia globale, si passeranno in rassegna di volta in volta il pensiero filosofico e religioso quali precedenti rappresentazioni dell’esistenza da confrontare e intrecciare.
La mia privacy
Accanto a questi impegni con voi, rimangono i miei impegni come “A.STU.DI.”, il primo fra i quali è festeggiare il mio cinquantennio di teoria-prassi di nuova specie (1966-2016) con la pubblicazione del saggio
“Gravidanze a cielo aperto. Rapsodia di un quarantennio al Centro di Medicina Sociale di Foggia”.
Vi anticipo che, anche dopo il mio ritorno, permarranno le condizioni di privacy che già abbiamo sperimentato positivamente e fruttuosamente in questo anno. Non intendo tornare indietro, anche perché sono fortemente convinto di quanto già avete dimostrato di saper-voler fare in questi mesi di mia assenza.
Come dice il detto “Squadra che vince non si cambia”.
Continuiamo a crescere e a innamorarci sempre più di un Progetto buono, adatto ai tempi in cui viviamo.
Lo vedo pieno di speranza anche per le future generazioni che discenderanno dalle nostre crescite e dai nostri impegni personali.
Grazie al movimento di nuova specie, stiamo trasformando il caos sofferente e disagiato di questo mutamento profondo della vita in solida strada ferrata globale per le tante direzioni di viaggio in cui ci sta spingendo la incipiente Fetogenesi.
Vi saluto con affetto e riconoscenza
Mariano
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Gabriella Napolitao
Caro Mariano,
ti ringrazio per questa lettera con cui, con molta umiltà, ci racconti del doloroso percorso dell’ultimo anno.
Come ho già avuto modo di dirti, sei stato bravo: per uno come te, così immerso nella Vita delle persone e con il tuo fortissimo senso di responsabilità, separarti da un certo modo di essere presente e di accompagnare non deve essere stato per niente facile, merito anche delle donne della tua famiglia che tu hai accompagnato a crescere e che oggi sono state in grado di comprendere che era il momento di aiutare te a selezionare nuovi bisogni abbandonando le soluzioni che per una vita hanno prevalso, ti hanno permesso di riscoprire e dare voce al Mariano A.STU.DI. e di approfondire quell’Albero della Conoscenza che gli impegni pressanti non ti stavano permettendo di coltivare come volevi.
Tutti attendiamo il tuo rientro che gradualmente già sta avvenendo, ma sappiamo che la metamorfosi che in te è avvenuta in questo anno richiederà anche a noi che condividiamo con te il Progetto Nuova Specie di affrontare cambiamenti e fare nostra la prospettiva fetogenetica.
Sessantotto anni non sono pochi ma, rispetto a quando ti ho conosciuto, ti sei liberato di così tanti pesi storici che il fisico ne ha giovato … intanto, rispettare la Vita è anche continuare a dare il tuo contributo alla storia dell’Esistenza, un giorno alla volta.
Buon compleanno, caro Mariano!
Unknown
Sono contento di questo tuo lento rientro nella ordinarietà
Unknown
Ti ringrazio per aver pubblicato la mia foto. Un abbraccio
Silvio Boldrini
Questa sarà la quarta volta da ieri sera che provo a scrivere un commento ed ancora non riesco a visualizzarlo sul blog, riprovo…(LO AVEVO SCRITTO ANCHE PRIMA DI SILVIO EPPURE… SARA' IL SUO NOME PUM CHE FA LA DIFFERENZA), comunque anche questo avrà un senso…
è sì perchè questo ho potuto apprendere da te oltre tante altre numerose cose che tu metti in pratica per la tua vita.
Credo che alterare un equilibrio, uno stato quiete, metterlo in crisi e… iniziare un nuovo viaggio non è semplice, anzi… credo che sia la cosa più difficile. Spesso la metastoria manda segnali sottilissimi che se colti, ascoltati possono aiutarci nel procedere, eppure non sempre ci si pone verso di essi con apertura. Caro Mariano tu per me sei un maestro in merito al viaggio della vita, sei una persona che sento dentro lungo il mio andare, sei il mio antenato preferito a cui faccio riferimento e che mi da spunti e riflessioni su essa. La tua bellezza sta nel mettere insieme teoria e prassi, storia e metastoria in un procedere che non si ferma, va oltre le resistenze, ha il coraggio di viaggiare in ogni momento della vita, perchè questo rigenerarsi non ha una fine finchè si esiste e tu caro Mariano lo dimostri continuamente, mi-ci dimostri che è possibile ritrovarsi in cammino verso una nuova terra ferma pronta ad accoglierci ogni qualvolta si è sazi della precedente. Grazie Mariano ti voglio bene Michela.
Silvio Boldrini
Caro Mariano,
come ben sai sono ancora coinvolto in questo difficile e avventuroso passaggio verso la fetogenesi. L'embriogenesi di questi 12 anni di percorso mi ha salvato la vita e fatto innamorare dell'esistenza, quando io la vedevo e vivevo come negativa e pesante.
L'embriogenesi per me, come per tanti altri, è stata fortemente segnata dal tuo accompagnamento continuo che hai saputo dare con enorme amore nonostante, tu stesso, non hai avuto accompagnatori e vivessi lo stesso dolore di noi accompagnati. Questo ti rende ancora più grandioso. Per questo leggere il tuo post mi ha commosso, perché ho sentito che, pur se in un'età avanzata e dopo più di quarant'anni di continuo lavoro, finalmente puoi rallentare e godere i frutti del Progetto grandioso che hai saputo tramandare e che ancora moltissimo può crescere ed evolversi. Sono orgoglioso di te per ciò che sei, che hai fatto e per le prospettive che ti sei dato, nelle quali ho riconosciuto con gioia il tuo non voler tornare indietro in modalità precedenti e ormai non necessarie. Ringrazio la vita per il nostro incontro e di aver donato a questa terra un'anima come te. Anche la terra insieme a tutti i suoi antenati sento che è orgogliosa di te e ti sente come una speranza che dà ancora luce in una fase molto buia e fortemente travagliata.
Ti voglio bene
SILVI UAN