Sasso di Castalda (PZ), giovedì 4 febbraio 2016.VIII^ EDIZIONE DEL “PROGETTO RAINBOW”.
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
“FIGHT CLUB”.
DODICESIMO GIORNO.
La giornata inizia con lo scontro dello stato-quiete del gruppo con quello di Francesco, come è avvenuto spesso negli ultimi giorni.
La giornata di oggi era stata programmata per andare a visitare il “vecchio faggio” ma siccome piove si crea in modo spontaneo una specie di ring e Raffaele ci propone di fare delle “sfide fisiche”.
La cosa viene accettata con entusiasmo e le più solidali sono due donne:
Stefania e Betta che si battono senza risparmiarsi e l’incontro si conclude con una inaspettata vittoria di Stefania;
poi sul ring si sfidano altre coppie tra cui:
Guido contro Michele,
Gianpiero contro Alberto,
Gianfelice contro Antonio,
Sasha contro Roberto,
Francesco contro Raffaele, il quale dopo questo incontro, accetta anche la sfida contro Paolo che sulla carta sembra molto più forte, ma Raffaele con uno sforzo sovrumano riesce ad avere la meglio e ne esce stremato.
In seguito ci comunicherà che in questa ultima sfida ha visto una sfida con suo padre che ha sempre sentito come il più forte e quindi si è per la prima volta sentito che anche con il corpo poteva affrontarlo e tenergli testa.
Tutti i lottatori hanno visto “altro” in queste sfide oltre il semplice gioco, quasi una sfida con se stessi o con la propria debolezza.
Raffaele, dopo un momento di accoglienza, fa teoria sulla lotta che, dice, gli animali (come i lupi) usano per avere delle regole e per tenere il territorio non per fare veramente male.
Ognuno dei partecipanti ha espresso il suo sentire durante la lotta e quello a cui lo ha riportato.
Si è colta l’occasione con queste sfide di attivare delle scommesse, un po’ per gioco, un pò per esorcizzare una delle soluzioni di Francesco e giocando giocando… si sono raccolti cosi circa 200€ che sono finiti come donazioni nel salvadanaio della Fondazione Nuova Specie con la soddisfazione di tutti.
Dopo la pausa pranzo si riprende con un rito, anche questo spontaneo, dopo che Rosanna è caduta in una profonda prostrazione per aver visto la foto di sua figlia bambina in cui si è riconosciuta.
Si inscena una specie di cerimonia tra il serio e il faceto per far morire il mito del principe azzurro (che non esiste ) e far nascere il “principe arcobaleno” fatto di tanti colori, tra cui anche il nero. Questo porta ad un avvicinamento vero e profondo tra Rosanna e Gianfranco.
Il pomeriggio continua con l’ascolto di Antonio, che parla un po’ della sua situazione famigliare rimanendo però in sospensione, non prendendo posizione rispetto alla madre e al padre.
Da una comunicazione di Rosalba che si è sentita aggredita da Mirella emerge la difficoltà di alcune madri.
Su questo Raffaele fa una bella teoria partendo dalla “Homelife” di come molte madri essendo molto svalutate non sentono i propri bisogni, fanno solo cucina per gli altri, che però non le riconoscono, e così fanno solo cesso senza transitare nella parte metastorica ( della sala da pranzo e camera da letto).
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Homelife |
Una mamma ha comunicato di fare molta fatica ad esprimere i propri bisogni ed esprime il desiderio, prima della chiusura del Rainbow, di un massaggio che la faccia sentire amata e accolta.
Si ascoltano altri stati quiete, poi dopo il ringraziamento di Gianpiero all’accompagnamento devoto di Mila, Giuseppina fa una teoria sulla trasformazione di Mila da mamma-coltello a Madre-dono.
La serata si conclude con il festeggiamento del compleanno di Mattia che riceve molti apprezzamenti dai partecipanti al progetto Rainbow, nonostante lei faccia fatica a riconoscere il suo valore.
Concludiamo la serata tra balli e scherzi e con la degustazione di un buonissimo dolce preparato con amore da mamma Mila.
Mirella e Michele