Aspio (AN), da giovedì 24 a domenica 27 dicembre 2015. NATALE AL CENTRO ITALIA
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
Natale di nuova specie in Wonderland
Caro Babbo Natale,
Sono Giusi, non so se ti ricordi di me…
Mi avevi consigliato di partire per Natale e di andare ad Ancona, nel centro Italia, per trascorrere lì, in compagnia delle Associazioni alla Salute del Centro, i giorni delle festività.
Sicuramente non sono state le solite feste, quelle in cui impazzisci per trovare i regali giusti, in cui mangi sino a scoppiare e ti ritrovi magari a fare quei pranzi interminabili con i parenti che, in quei giorni, sembra vogliano spingerti a sposarti, fare figli, cambiare casa!
Il mio Natale, caro Nonnino dal cappello rosso, è stato proprio un Viaggio nelle dinamiche di Vita!
Il mio codice bio-organico ha avuto tante di quelle spinte, contrazioni, vibrazioni che… altro che abbuffate, ho persino perso l’appetito!
Sono state giornate intense, in cui si è cercato di dare valore allo stare insieme, senza grandi pretese, senza troppi sfarzi, senza eccessivi luccichii ma partendo dal nostro essere stelle, a volte anche “cadenti”.
E’ stato importante partire con un’immersione a contatto con gli antenati, grazie a Maurizio.
E’ stato un Natale anche creativo, in cui è stata festeggiata una piccola stella, una neonata specificità: Matilde.
E’ stata una sorpresa per me vedere come si possa anche fare festa a qualcuno che del codice simbolico non sa che farsene, ma che gode dei colori, delle musiche, del calore che tante persone le hanno donato.
E’ stato divertente per me vedere conduttori-adulti sballati nel loro viversi parti bambine…
Mi viene ancora da ridere nel ricordare il Brucaliffo e la sua pipa fumante, il Cappellaio Matto, Morgiada e Marlino e il loro magico pentolone!
E’ stato anche tempo di bilanciconsuntivi per chi, durante l’anno, ha provato a fare un salto rispetto ad alcuni nodi da sciogliere: così è stato per Flavio, Giada e Paola.
E’ stato importante assistere e vivere la fatica degli “inizi”, delle “partenze”, del “lasciar andare”, come per Francesca, Monica e Guido, e per la neonata Associazione alla Salute Toscana.
Diciamo che in questi giorni di Natale, niente è mancato sulla nostra tavola: i codici sono stati tutti serviti come pietanze prelibate da gustare, lacrime sgorgate come da bottiglie di spumante, calore scambiato attraverso i nostri corpi infreddoliti, danze latine nella nebbia…
Che dire, mio caro Babbo Natale, penso tu sia stato bravo nell’indicarmi questa strada per la mia “nascita” e per questo ti ringrazio, ma permettimi anche di dire grazie a tutti quelli che hanno reso questo mio “passaggio silente” speciale e unico…
Giusi