Troia (FG), sabato 10 ottobre 2015. “UN SEGNO DI TRANSIZIONE”. Lettera di Mariano Loiacono alle Associazioni alla Salute regionali.
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
UN SEGNO DI TRANSIZIONE
Carissime/i,
il 17 settembre u.s. alle ore 06:59, mentre stavo sul balcone per svolgere vari lavori “A.STU.DI.” (Archivista Studioso Divulgatore), in cielo è apparso un segno, riportato nella foto che ho fatto e che vi allego alla presente.
La mia interpretazione, da visionario di segni, è questa. Le nuvole, nella loro parte centrale, hanno raffigurato un binario in costruzione in cui si sta definendo la branca sinistra del binario e gli assi orizzontali di collegamento tra le due branche.
In realtà, per me, è proprio questa l’attuale situazione del “PRO.NU.S.” (Progetto Nuova Specie): una realtà di forte passaggio e transizione perché stiamo costruendo il nuovo binario globale (albero della vita insieme all’albero della conoscenza) che permetterà a tanti e tante entità di transitare verso la fetogenesi: il sole che sta sorgendo dopo tantissimi millenni e più di embriogenesi. Come sapete, per me la fase embriogenetica della gravidanza esistenziale è ormai tramontata; dobbiamo, sì, essere grati a questa importante fase ma è ora che usciamo da questa terra psicotica e ci apriamo a una prospettiva globale.
Se si tratta di una transizione epocale e inedita, siamo chiamati a metterci in viaggio e ricercare nel concreto esistenziale le nuove terre e i nuovi cieli di oggi. In ogni caso, questo è per me il Globale massimo del Progetto che ho contribuito a mettere su. Ovviamente non è verità assoluta ed è giusto dubitarne o, consequenzialmente, cercare per sé altri progetti e percorre altre strade.
Per chi intende continuare a percorrere questa strada del nuovo binario, deve essere chiaro che siamo in transizione e che parte delle cose e del paesaggio, a cui eravamo abituati, adesso fanno parte del passato e di ciò che è morto e non si può più vivere come fenomeno vivo. Ovviamente, è transitato e morto anche un tipo di presenza che ha caratterizzato ognuno di noi.
So che non tutti condivideranno questa lettura e questa prospettiva ma, per me, sento che è così ed è questo che intendo comunicarvi.
So che nelle fasi di transizione molti si smarriscono e trovano buoni motivi per recriminare all’esterno e giustificare la propria dismissione, attribuendola anche a torti e discriminazioni subiti o a macchinazioni di chi rappresenta il progetto. Le verità, nella transizione, sono tante ed è giusto che ognuno creda nella propria e agisca di conseguenza facendo le proprie scelte.
In allegato, vi ho inviato un file “Tree’s check-up” che contiene la deregistrazione di una mia considerazione circa le tre fasi di appartenenza alla Fondazione Nuova Specie. Ognuno si faccia il proprio check-up e si orienti sulle proprie prospettive. [Ogni Ass.ne alla Salute regionale si occuperà di diffondere il file ai propri soci].
Per chi intende conservare la fiducia, vuole osare e intende continuare a essere presente e lavorare per completare il binario globale, sento di precisare queste cose.
Chi vuole rimanere, deve sapere che ci aspettano almeno altri due-tre anni di cose incerte, sperimentali, da costruire sul campo con flessibilità e creatività e, soprattutto, con lo spirito di “gruppo di lavoro” che vi è stato presentato nei corsi di epistemologia globale e nella prassi di alcuni di noi. Per rimanere, occorre sentire una certa fiducia di fondo e una grande capacità di individuare il negativo senza bisogno di spararlo fuori in maniera infantile-psicotica. Abbiamo tutti poche energie e queste vanno spese per la costruzione sperimentale del binario e non per contenere-accompagnare istanze psicotiche individuali. Per questi aspetti ci sono già le varie offerte di crescita e di formazione che il Pro.Nu.S. mette a disposizione di chi vuole.
Chi vuole rimanere deve saper stringere la cinghia e investire per costruire alcune premesse strutturali e logistiche del progetto.
Come sapete, la ristrutturazione e ampliamento della masseria è a buon punto (piace a chiunque venga a visitarla) e finora ha preso e sta prendendo molte risorse, la gran parte delle quali vengono dai risparmi fatti nelle Settimane intensive, nei corsi, nelle “Conv.Inte”, ecc. Il contributo delle donazioni individuali è abbastanza scarso come numeri di donatori e come entità. Da molti mesi, eccetto il gruppo di Cerignola, vengono fatte poche iniziative di raccolta fondi da parte delle singole Associazioni.
Vi comunico che, proprio giovedì sera, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha deliberato all’unanimità di procedere all’ipotesi di costruzione della “Foresteria”. In pratica, si tratta di costruire una struttura dove dare ospitalità ai “forestieri”, cioè chi viene da fuori e chi “sta fuori”. Sarà una struttura polifunzionale che, di volta in volta potrà adattarsi a esigenze varie, sia legate al trattamento ordinario e intensivo, sia ai corsi, alle Settimane intensive, a richieste “B & B”.
Il progetto di “Foresteria”, preparato da Gino – architetto globale, è molto bello e funzionale e rappresenta essenzialmente un primo modulo autonomo che, volendo e avendo i soldi, si può completare con altri due moduli: “La Piramide” e “La strada”. In questo modo si completerebbe il “Villaggio Quadrimensionale”. Ieri abbiamo deliberato che almeno la Foresteria “s’ha da fare” subito per completare la funzionalità della Masseria, la cui ristrutturazione dovrebbe terminare nel giro di qualche mese.
Capisco le perplessità, dubbi e critiche, come del resto sono già state fatte quando il consiglio di amministrazione decise per l’acquisto della masseria e per la sua ristrutturazione. Purtroppo, la maggior parte di noi guarda indietro e alle cose che pensa-teme di perdere. Ovviamente, sarebbe bello che queste perplessità-dubbi-critiche venissero allo scoperto direttamente, senza che nessuno si faccia portavoce di nessuno, tenendo conto che sono realizzazioni che andranno a beneficio di tutti e che stiamo lavorando, alacremente e senza tornaconti, per tutti. Chi sente di strapparsi le vesti ci pensi bene perché siamo entrati in autunno e presto verrà l’inverno.
Il mio anno sabbatico si concluderà il sei aprile 2016. Fino ad allora svolgerò l’impegno di “A.STU.DI.” e la preparazione della branca del binario globale che manca, per poi ritornare con le modalità che avrò maturato.
Spero di continuare ad avervi compagni stretti di transizione. Ma rispettatevi nelle vostre diverse vedute ed esigenze.
La porta è sempre aperta e il treno globale passa sempre per dove avete inteso dimorare e fermarvi.
Vi voglio bene di cuore anche se lontano dagli occhi.
Troia, 10 ottobre 2015 – San Daniele