Aula didattica globale “Gianna Stellabotte” (FG), venerdì 9 ottobre 2015.Accoglienza dei partecipanti delle Conv.Inte.
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
ACCOGLIENZA
DEI PARTECIPANTI
DELLE
CONVIVENZE INTENSIVE.
Quante volte, dopo un’esperienza forte, avremmo desiderato essere accolti da chi ci vuole bene?
Secondo me tante.
Pensate al rientro dopo un progetto, una vacanza, dopo il “primo appuntamento”, dopo un esame all’università…tanti momenti che hanno caratterizzato la nostra esistenza e che, nel bene e nel male, tante volte ci siamo ritrovati a rielaborare in solitudine.
Ma sentirsi “accolti” vuol dire anche sentirsi al centro del mondo, sia pure per poco, e sentire che qualcuno vuole farti festa perché un altro passetto è stato messo in questo viaggio della vita.
Ed è con questo intento che, grazie alla spinta di Pina Pitta, venerdì 9 ottobre, nell’aula didattica Gianna Stellabotte, nel primo pomeriggio, è stato organizzato un incontro per festeggiare il rientro dei partecipanti delle due convivenze intensive che si sono tenute tra fine settembre ed inizi di ottobre ovvero: il Progetto La finestra di Babich e il Progetto E.V.V.I.V.A.
Il pomeriggio è stato condotto da Pina Pitta e Francesca Loiacono che hanno cercato di suonare proprio la “nota del LA” mettendo al centro proprio i diversi partecipanti dei progetti intervenuti all’incontro stesso.
Come ogni festa che si rispetti era stata preparata da Pina una bella torta con tanto di candeline che ogni “reduce”dal progetto ha messo sulla torta a ricordare gli impegni presi a fine progetto.
Il momento della presentazione della torta è stato per me denso di emozione in quanto Pina ha raccontato il senso che ha voluto dare a questa torta: ovvero un fare festa per i tanti giovani che hanno partecipato ai progetti; questa torta ha rappresentato anche per la stessa Pina un momento di passaggio importante in quanto la torta preparata era la preferita di Alessio, suo figlio e che dal momento della morte di Alessio, la stessa Pina non l’aveva più realizzata.
Il pomeriggio è stato piacevole, leggero grazie anche ai tanti aneddoti raccontati, alle canzoni ascoltate, alle foto e ai video delle due esperienze.
Ogni “embrione” ha espresso un po’ il senso dell’esperienza, gli impegni presi e le difficoltà del rientro.
A termine della serata, oltre ad aver mangiato le ottime torte preparate, ci siamo concessi un po’ di balli, grazie al DJ SET di Michele Amato.
Giusi